Ordinanza emessa il 19 aprile 2007 dalla Corte dei conti - Sezione giurisdizionale della Campania nel giudizio di responsabilita' amministrativa promosso dal Procuratore regionale contro Masciari Silvano ed altri Parlamento - Immunita' parlamentari - Garanzia di cui all'art. 68, primo comma, della Costituzione - Estensione ai procedimenti innanz...

LA CORTE DEI CONTI

Ha pronunciato la seguente ordinanza nel giudizio di responsabilita' promosso dal procuratore regionale nei confronti di Silvano Masciari, Carlo D'Amato, Giulio Di Donato, Ugo Grippo, Berardino Impegno, Francesco De Lorenzo e Paolo Cirino Pomicino.

Visto l'atto introduttivo del giudizio iscritto al n. 35686/EL del registro di segreteria.

Visti gli altri atti e documenti di causa.

Udito nella pubblica udienza del 6 marzo 2007, il consigliere relatore prof. Michael Sciascia.

Uditi altresi' nella medesima udienza l'avv. prof. Giuseppe Palma e l'avv. prof. Renato De Lorenzo e l'avv. Mariapia Pucci, nell'interesse del convenuto on. Francesco De Lorenzo, l'avv. Raffaele Moreno su delega dell'avv. Giuseppe Abbamonte, nell'interesse del convenuto on. Ugo Grippo, l'avv. Raimondo Nocerino su delega dell'avv. Aniello Mele, nell'interesse del convenuto on. Carlo D'Amato, e, su separate deleghe dell'avv. Ferdinando Scotto, nell'interesse dei convenuti on. Giulio Di Donato ed on. Paolo Cirino Pomicino, nonche' il vice procuratore generale doti Tiziana Spedicato in rappresentanza dell'ufficio del procuratore regionale.

Ritenuto in fatto

Con atto di citazione in data 18 ottobre 2003, a firma del vice procuratore generale dott. Tiziana Spedicato, il procuratore regionale presso questa sezione giurisdizionale regionale ha chiamato in giudizio i sig. ri Silvano Masciari, Carlo D'Amato, Giulio Di Donato, Ugo Grippo, Berardino Impegno, Francesco De Lorenzo e Paolo Cirino Pomicino, chiedendo la condanna in solido di tutti in favore del comune di Napoli per la somma di euro 10.329.137,98 a titolo di danno patrimoniale, nonche' la condanna in solido di Silvano Masciari, Carlo D'Amato, Giulio Di Donato, Francesco De Lorenzo e Berardino Impegno sempre a favore del comune di Napoli per la somma di euro 4.647.080,08 a titolo di danno non patrimoniale all'immagine, e la condanna in solido di Carlo D'Amato, Giulio Di Donato, Francesco De Lorenzo e Paolo Cirino Pomicino ed Ugo Grippo a favore dello Stato per la somma di euro 2.633.930,18 a titolo di danno non patrimoniale all'immagine, oltre alla rivalutazione monetaria ed interessi legali, nonche' in solido per le spese di giustizia in favore dello Stato.

I fatti posti a base della suddetta richiesta riguardano i lavori di costruzione della linea metropolitana della citta' di Napoli, che sono stati oggetto di interesse anche della giurisdizione penale. Il materiale probatorio raccolto nell'ambito del processo penale de quo appare al requirente contabile rilevante per l'asseverazione della vicenda anche sotto il profilo della responsabilita' gestoria di tipo amministrativo conosciuta da questa Corte, previa un'autonoma attivita' di acquisizione dei verbali e altri documenti.

Nella puntuale ricostruzione di essa risulta un continuato e ampio sistema di corruttela svoltosi dal 1974 al 1992, destinato a procurare ingenti mezzi finanziari richiesti e riscossi da eminenti esponenti delle istituzioni locali e statali, a sostegno di interessi particolari.

L'occasione e' stata rappresentata dalla realizzazione di un'importante e complessa opera pubblica, quale la metropolitana napoletana, da parte dell'impresa costruttrice M.N. S.p.a. risultata aggiudicatrice nel 1974 con contratto stipulato nel 1976.

Quest'ultima risulterebbe cosi' aver versato in una pluralita' di occasioni, direttamente e indirettamente, ingenti somme di denaro ai convenuti in cambio dell'appoggio delle forze politiche da essi rappresentate con condizionamento dell'azione pubblica condotta dalle istituzioni.

L'importo delle c.d. tangenti erogate con periodicita' a favore dei predetti convenuti e' stato quantificato in lire 20.000.000.000, pari ad euro 10.329.137,00.

Di tale importo, lire 14.100.000.000, pari ad euro 7.282.042,27 rappresentano la somma delle dazioni illecite minime accertate al 14 gennaio 1995, considerando a Grippo dal 1980 al 1987 con cadenza bimestrale lire 150 milioni, nonche' dal 1988 al 1989 lire 1 miliardo; a Masciari lire 900.000.000; a Cirino Pomicino e De Lorenzo lire 4 miliardi; a Diretto lire 1 miliardo.

Il danno patrimoniale che, il requirente ritiene subito dal comune di Napoli a seguito del citato unico disegno criminoso e' cosi' costituito dall'importo di tali tangenti aumentato della somma di euro 3.047.095,70, costituente l'ingiustificato aumento dei costi e la conseguenza degli intralci nell'attivita' esecutiva dei lavori di realizzazione della metropolitana con notevole disservizio generale.

Ad esso vanno aggiunti i pregiudizi non patrimoniali riferibili alle rispettive immagini istituzionali, subiti dal comune di Napoli e dallo Stato. Tali pregiudizi sono quantificati in euro 4.647.080,08 relativamente al comune di Napoli con imputazione ai convenuti Silvano Masciari, Carlo D'Amato, Giulio Di Donato, Francesco De Lorenzo e Berardino Impegno, nonche' in euro 2.633.930 relativamente allo Stato con imputazione ai convenuti Carlo D'Amato, Giulio Di Donato, Francesco De Lorenzo, Paolo Cirino Pomicino ed Ugo Grippo.

Al riguardo di ciascuno dei succitati tre gruppi di convenuti il requirente suppone un atteggiamento doloso con applicazione del vincolo di solidarieta'.

Comunque il medesimo si pone il problema di un eventuale mancato riconoscimento del dolo, indicando una ripartizione degli addebiti sul presupposto della sussistenza quanto meno di un atteggiamento di colpa grave.

ln tal senso il danno patrimoniale subito dal comune di Napoli dovrebbe attribuirsi al 30% ciascuno a D'Amato e Masciari, al 15% ciascuno a Di Donato e De Lorenzo, al 10% all'Impegno.

Allo stesso modo andrebbe ripartito il danno all'immagine subito dallo stesso comune di Napoli.

Quanto poi al preteso danno all'immagine dello Stato, il requirente propone nei casi di affermazione della sola colpa grave la seguente ripartizione: euro 1.549.370,69 a carico di Cirino Pomicino ed euro 271.139,87 a carico di ciascuno dei convenuti D'Amato, Di Donato, De Lorenzo e Grippo.

Tutte le suddette somme devono essere aumentate da interessi e rivalutazione, con condanna degli stessi alle spese processuali.

Si sono costituiti in giudizio:

il convenuto Francesco De Lorenzo per...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT