Giudizio sull'ammissibilita' del ricorso per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. Parlamento - Immunita' parlamentari - Procedimento civile nei confronti di un parlamentare per il risarcimento dei danni per il reato di diffamazione - Deliberazione di insindacabilita' della Camera di appartenenza - Ricorso per conflitto di attribuzio...

LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori:

Presidente: Franco BILE;

Giudici: Giovanni Maria FLICK, Francesco AMIRANTE, Ugo DE SIERVO, Alfio FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA, Franco GALLO, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Maria Rita SAULLE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO;

ha pronunciato la seguente

Ordinanza nel giudizio per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sorto a seguito della deliberazione della Camera dei deputati del 26 gennaio 2005 (doc. IV-quater, n. 52) relativa alla insindacabilita', ai sensi dell'art. 68, comma 1, Cost., delle opinioni espresse dal deputato Vittorio Sgarbi nei confronti della dott.ssa Ilda Boccassini promosso con ricorso della Corte di appello di Roma - Sezione I civile depositato in cancelleria il 17 marzo 2007 ed iscritto al n. 4 del registro conflitti tra poteri dello Stato 2007, fase di ammissibilita'.

Udito nella Camera di consiglio del 23 maggio 2007 il giudice relatore Luigi Mazzella.

Ritenuto che, con ordinanza del 16 marzo 2007, la Corte di appello di Roma ha sollevato conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato nei confronti della Camera dei deputati, in relazione alla delibera adottata dalla stessa il 26 gennaio 2005 (doc. IV - quater, n. 52), con la quale - in difformita' rispetto alla proposta della Giunta per le autorizzazioni a procedere - e' stato dichiarato che i fatti per i quali il magistrato Ilda Boccassini aveva intrapreso azione risarcitoria contro il deputato Vittorio Sgarbi riguardano opinioni espresse da quest'ultimo nell'esercizio delle sue funzioni parlamentari, come tali insindacabili ai sensi dell'art. 68, primo comma, della Costituzione;

che l'attrice aveva convenuto dinanzi al Tribunale di Roma l'on. Sgarbi e la societa' R.T.I. titolare della rete televisiva Canale 5, per sentirli condannare al risarcimento per la diffamazione subita nel corso della trasmissione "Sgarbi quotidiani" del 2 gennaio 1998;

che, in particolare, nel corso di tale trasmissione, l'on. Sgarbi aveva dichiarato che " [...] dalle vicende Boccassini dipende anche la morte di uno dei magistrati piu' seri d'Italia, Michele Coiro. Michele Coiro e' stato ucciso. E' stato cacciato, il CSM ha stabilito che non poteva essere piu' procuratore e quindi lui ha scelto prontamente di andare al Ministero e poi e' morto. Morto di crepacuore. Questa e' la conseguenza di un'azione iniqua di cui la Boccassini potrebbe essere perseguita non solo per abuso, ma anche come...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT