Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Processo penale - Udienza preliminare - Ricusazione - Impossibilita' per il giudice ricusato di pronunciare il decreto che dispone il giudizio - Mancata previsione - Dedotta irragionevolezza e disparita' di trattamento tra imputati, nonche' violazione del diritto di difesa e dei princip...

LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori:

Presidente: Giovanni Maria FLICK;

Giudici: Francesco AMIRANTE, Ugo DE SIERVO, Romano VACCARELLA, Paolo MADDALENA, Alfio FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA, Franco GALLO, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Maria Rita SAULLE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO;

ha pronunciato la seguente

Ordinanza nel giudizio di legittimita' costituzionale dell'art. 37, comma 2, del codice di procedura penale, promosso con ordinanza dell'8 marzo 2005 dal Tribunale di Ragusa nel procedimento penale a carico di P.G., iscritta al n. 251 del registro ordinanze 2005 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 19, prima serie speciale, dell'anno 2005.

Visto l'atto di intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri;

Udito nella camera di consiglio del 24 gennaio 2007 il giudice relatore Gaetano Silvestri.

Ritenuto che il Tribunale di Ragusa, con ordinanza dell'8 marzo 2005, ha sollevato - con riferimento agli artt. 3, 24 e 111 della Costituzione - questione di legittimita' costituzionale dell'art. 37, comma 2, del codice di procedura penale, nella parte in cui non prevede che il giudice ricusato non possa pronunciare, all'esito dell'udienza preliminare, il decreto che dispone il giudizio;

che il Tribunale procede alla celebrazione di un dibattimento a seguito del rinvio a giudizio deliberato, in esito all'udienza preliminare, da un giudice nei cui confronti era stata proposta dichiarazione di ricusazione da parte dell'imputato e del suo difensore;

che, secondo quanto riferito dal rimettente, la competente Corte di appello ha rigettato la domanda di ricusazione, in epoca successiva alla decisione di rinvio a giudizio e antecedente all'avvio del dibattimento, con provvedimento impugnato per cassazione mediante un ricorso non ancora definito;

che, in apertura del dibattimento, il difensore dell'imputato ha eccepito la nullita' del decreto di rinvio a giudizio, in base ad una asserita analogia fra tale provvedimento e la sentenza - nella specie, quella di non luogo a procedere - la cui deliberazione sarebbe stata preclusa al giudice ricusato secondo il disposto dell'art. 37, comma 2, cod. proc. pen.;

che, secondo il giudice a quo, non potrebbe essere accolta una "interpretazione estensiva" del divieto posto nel citato comma 2 dell'art. 37, alla luce delle differenze di forma, funzione e contenuto tra il decreto che dispone il giudizio e la sentenza;

che tuttavia, sempre secondo il...

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