Giudizio per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. Parlamento - Immunita' parlamentari - Procedimento civile per il risarcimento dei danni subiti a seguito delle dichiarazioni rese da un parlamentare nel corso di trasmissioni televisive - Deliberazione di insindacabilita' della Camera dei deputati - Conflitto di attribuzione tra pote...

LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori:

Presidente: Franco BILE;

Giudici: Giovanni Maria FLICK, Francesco AMIRANTE, Ugo DE SIERVO, Romano VACCARELLA, Paolo MADDALENA, Alfio FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA, Franco GALLO, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Maria Rita SAULLE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO;

ha pronunciato la seguente

Sentenza nel giudizio per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sorto a seguito della deliberazione della Camera dei deputati del 13 novembre 2003 relativa alla insindacabilita', ai sensi dell'art. 68, primo comma, della Costituzione, delle opinioni espresse dall'onorevole Vittorio Sgarbi nei confronti dell'avvocato Giuseppe Lucibello promosso del Tribunale di Bergamo, con ricorso notificato il 7 gennaio 2005, depositato in cancelleria il 25 gennaio 2005 ed iscritto al n. 2 del registro conflitti 2005.

Visto l'atto di costituzione della Camera dei deputati;

Udito nell'udienza pubblica del 9 gennaio 2007 il giudice relatore Francesco Amirante;

Udito l'avvocato Massimo Luciani per la Camera dei deputati.

Ritenuto in fatto

  1. - Con ricorso depositato il 3 dicembre 2003, il Tribunale di Bergamo ha promosso conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato nei confronti della Camera dei deputati in relazione alla delibera adottata il 13 novembre 2003 (doc. IV-quater n. 35), con la quale - in difformita' rispetto alla proposta della Giunta per le autorizzazioni - e' stato dichiarato che i fatti per i quali l'avvocato Giuseppe Lucibello aveva intrapreso azione risarcitoria nei confronti del deputato Vittorio Sgarbi riguardano opinioni espresse da quest'ultimo nell'esercizio delle sue funzioni parlamentari e sono, quindi, insindacabili ai sensi dell'art. 68, primo comma, della Costituzione.

    Premette in fatto il Tribunale che l'attore ha convenuto in giudizio il deputato Vittorio Sgarbi, chiedendo l'accertamento del contenuto diffamatorio delle frasi da questi pronunciate in una serie di puntate del programma "Sgarbi quotidiani" e domandando la condanna al risarcimento dei danni che assumeva arrecatigli.

    Rileva il Tribunale che la Camera dei deputati, adottando la suddetta delibera, ha fatto un uso non corretto del potere di decidere in ordine alla sussistenza dei presupposti di applicabilita' dell'art. 68, primo comma, della Costituzione, a causa dell'inesistenza nella condotta del parlamentare del necessario nesso funzionale fra le opinioni espresse e l'esercizio delle funzioni, come...

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