Ordinanza emessa il 23 giugno 2006 (pervenuta alla Corte costituzionale il 24 gennaio 2007) dal Tribunale Amministrativo regionale della Campania - Napoli - sul ricorso proposto da Falzarano Pasquale S.r.l. contro Commissario delegato del Governo per l'emergenza dei rifiuti nella Regione Campania ed altri. Giustizia amministrativa - Controversie...

IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE

Ha pronunciato la seguente ordinanza, sul ricorso n. 3230/2006 Reg. Gen., proposto dalla Falzarano Pasquale S.r.l., in persona legale rappresentante pro tempore, ing. Giorgio Falzarano, rappresentata e difesa dagli avv.ti Giovanni Verde e Luciana Verde, con domicilio eletto in Napoli alla via Giuseppe Martucci 48;

Contro il Commissario delegato del Governo per l'emergenza rifiuti nella Regione Campania pro tempore, rappresentato e difeso in giudizio, ex lege, dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, presso i cui uffici domicilia, ope legis, in Napoli alla via Diaz 11; nonche' la Provincia di Benevento, in persona del Presidente pro tempore della giunta provinciale, rappresentata e difesa dagli avv. Vincenzo Catalano e Lucio Coletta, con domicilio eletto in Napoli alla via D'Annibale 28, presso lo studio di quest'ultimo; e il dirigente pro tempore del Settore edilizia e patrimonio, Ufficio espropri della Provincia di Benevento, ing. Valentino Melillo, domiciliato per la carica in Benevento alla piazza G. Carducci, presso la sede legale dell'ente, non costituito; il R.U.P. (Responsabile Unico del Procedimento) e Dirigente del Settore pianificazione territoriale della Provincia di Benevento, ing. Angelo D'Angelo, domiciliato per la carica in Benevento alla piazza G. Carducci, presso la sede legale dell'ente, non costituito; per l'annullamento, previa sospensione, "1) dell'avviso della Provincia di Benevento, Settore edilizia e patrimonio, Ufficio espropri prot. 1999 del 10 marzo 2006, a firma del dirigente del Settore ing. V. Melillo e del Responsabile del Procedimento ing. A. D'Angelo, avente a oggetto "ordinanza n. 63 del 27 febbraio 2006 del Commissario di Governo per l'emergenza rifiuti in Campania" e con la quale si notificava l'ordinanza n. 63/06, il piano grafico e quello descrittivo, si preannunciava la presa di possesso e lo stato di consistenza, si offriva l'indennita' di esproprio determinata in via provvisoria, si diffidava il destinatario a far trovare gli immobili liberi da persone e cose; 2) dell'ordinanza del Commissario di Governo per l'emergenza rifiuti nella Regione Campania n. 63 del 27 febbraio 2006; 3) di tutti gli ulteriori atti preordinati, connessi e conseguenti, tra i quali, per cio' che risulta nel preambolo dell'ordinanza n. 63/2006 e con espressa riserva di motivi aggiunti, non essendo direttamente conosciuti dalla ricorrente, assumono peculiare rilievo: a) il decreto del Presidente della Provincia di Benevento n. 4 del 24 febbraio 2006, con cui si demandava al Commissario delegato l'avvio delle procedure espropriative riferite alla acquisizione dell'area di circa 240.000 mq, secondo quanto previsto nell'Accordo di Programma del 28 ottobre 2005 (gia' impugnato al Tribunale amministrativo regionale Campania-Napoli nel procedimento R.G. 9249/2005) ai fini della realizzazione di un progetto di "Lavori di risanamento ambientale, infrastrutturale, polifunzionale in loc. Tre Ponti di Tufara Valle di Montesarchio"; b) il Piano particellare di esproprio grafico e descrittivo allegato al decreto n. 4/06 cit.; c) la delibera di giunta provinciale n. 700 del 23 settembre 2005 di approvazione del progetto di "Idea Progetto di risanamento e riqualficazione ambientale infrastrutturale polifunzionale in localita' Tre Ponti di Tufara Valle di Montesarchio"";

Visti il ricorso ed i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio del Commissario di Governo per l'emergenza rifiuti nella Regione Campania e della Provincia di Benevento, con le annesse produzioni;

Vista l'ordinanza cautelare n. 1542/2006 del 25 maggio 2006 con la quale la sezione ha accolto la domanda di sospensione dei provvedimenti impugnati, ai sensi dell'art. 23-bis, comnii terzo e quinto, della legge n. 1034 del 1971 e successive modifiche e integrazioni;

Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive difese;

Visti gli atti tutti di causa;

Uditi alla camera di consiglio del 25 maggio 2006 - relatore il magistrato dott. Carpentieri - gli avv. riportati a verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue:

F a t t o e d i r i t t o Con ricorso notificato il 2 maggio 2006 e depositato in segreteria il successivo giorno 10, la societa' Falzarano Pasquale S.r.l., proprietaria di una vasta area ricadente nel territorio del Comune di Montesarchio, riportata in catasto ai ff. 24 e 25, meglio precisata in atti, gia' interessata da attivita' estrattiva di cava, impugna gli atti riportati in epigrafe con i quali le Autorita' emananti procedono all'avvio della procedura espropriativa e all'occupazione d'urgenza (con determinazione della data di immissione in possesso e contestuale redazione dello stato di consistenza degli immobili occupati) in attuazione delle previsioni dell'accordo di programma stipulato il 28 ottobre 2005 tra la Regione Campania, la Provincia di Benevento, il Comune di Montesarchio e il Commissario di Governo per l'emergenza rifiuti in Campania per la realizzazione della discarica e per la riqualificazione ambientale dell'area "Tre Ponti" del Comune di Montesarchio.

L'accordo di programma del 28 ottobre 2005 (peraltro impugnato dalla medesima societa' ricorrente dinanzi a questo Tribunale amministrativo regionale con precedente ricorso iscritto al n. 9249/05 reg. gen., tuttora pendente) ha chiuso un'annosa e complessa procedura nata con l'emanazione dell'ordinanza commissariale n. 319 del 7 dicembre 2004 di approvazione del progetto esecutivo per la realizzazione dell'intervento di ricomposizione morfologica della cava in attivita' in localita' Tora del Comune di Montesarchio con l'utilizzo di FOS e dei sovvalli provenienti da impianti di produzione di c.d.r.

L'opposizione delle comunita' locali interessate dall'intervento ha dato luogo a una lunga fase di negoziazione - svoltasi sia a livello regionale che di governo centrale - in ordine alla localizzazione dell'impianto, nell'ambito della piu' complessa problematica della cd. "provincializzazione" dei rifiuti in Campania (fenomeno per cui le province dell'entroterra appenninico devono gravarsi a titolo di solidarieta' di quote di smaltimento dei rifiuti prodotti dalle piu' popolose e degradate aree urbane costiere).

Alla fine di tutto cio', si e' pervenuti al suddetto accordo del 28 ottobre 2005, i cui termini essenziali possono cosi' sintetizzarsi: alla realizzazione di una discarica nel sito "Tre Ponti" del Comune di Montesarchio per la durata massima di sei mesi e per un volume di rifiuti non superiore a 400.000 mc di volumetria finale di abbancamento (intervento alla fine ritenuto inevitabile e senza alternative), si lega inscindibilmente, a titolo di compensazione ambientale e sociale, la realizzazione, con un cofinanziamento statale (Commissario di Governo), regionale e provinciale, di un progetto di risanamento e riqualificazione ambientale infrastrutturale polifunzionale (produttiva, sportiva, ricreativa) in localita' Tre Ponti di Tufara Valle Montesarchio".

In questo contesto, in particolare, come si legge alla pag. 13 del...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT