Sentenza nº 2519 da Council of State (Italy), 13 Maggio 2003

Data di Resoluzione13 Maggio 2003
EmittenteCouncil of State (Italy)
  1. Reg. Dec.

    N.3928 Reg.Ric.

    Anno: 1997

    REPUBBLICA ITALIANA

    IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

    IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE

    (SEZIONE SESTA)

    ha pronunciato la seguente

    DECISIONE

    sul ricorso in appello n.3928 del 1997 proposto dai Sigg. Iole MANCINI, Piacenta MANCINI e Giovanni MANCINI, eredi di Rinaldo Mancini, rappresentati e difesi dall'Avv. Giorgio Marino, con domicilio eletto, in Roma, Viale Mazzini, n. 114/A, presso lo studio dell'Avv. Cocola,

    contro

    la Camera di Commercio, industria, artigianato ed agricoltura di Roma, in persona del Presidente, legale rappresentante in carica, Dott. Andrea Mondello, rappresentata e difesa dall'Avv. Vittorio Mandel, con domicilio eletto presso il suo studio, in Roma, via Corsica n. 19

    per la revocazione ex art. 395 c.p.c

    della decisione n. 1239/96 del Consiglio di Stato, Sez. VI, nella parte in cui si motiva il rigetto del terzo motivo di ricorso in appello alla stregua di eccezioni di illegittimità costituzionale dell'art. 3 L. 1002/56, con riferimento all'art. 3, comma 2, 4 e 41 Cost., e, quindi, per il conseguente accoglimento dell'appello in parte qua, con annullamento del provvedimento n. 010/2007 del 4 novembre 1996;

    Visto il ricorso con i relativi allegati;

    Visto l'atto di costituzione in giudizio della Camera di commercio appellata;

    Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive difese;

    Visti gli atti tutti della causa;

    Relatore, alla pubblica udienza del 28 gennaio 2003, il Consigliere Chiarenza Millemaggi Cogliani; udito!Fine dell'espressione imprevista, altresì, l'Avv. Mandel per l'appellante!Fine dell'espressione imprevista;

    Ritenuto e considerato in fatto e in diritto quanto segue:

    F A T T O

    1.1. Con decisione n. 1239/96 del 20 settembre 1996, questa Sezione ha respinto l'appello del Sig. Rinaldo Mancini, dante causa degli attuali ricorrenti, avverso la sentenza n. 1135/90, con la quale il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio aveva rigettato il ricorso dallo stesso proposto per l'annullamento della deliberazione 8 settembre 1986 n. 536, che aveva negato l'autorizzazione alla installazione di un forno a riscaldamento indiretto, dElla superficie di mq. 18,20, in sostituzione di un altro a legna di mq.7, sito in Via Appia Nuova n. 78, località Frattocchie, con un aumento della capacità produttiva giornaliera da 10 a 45 quintali. Specificamente, fra gli altri era affrontato e negativamente risolto, il dubbio di legittimità costituzionale dell'art. 3 L. n...

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