Ordinanza del 1 giugno 2006 (pervenuta alla Corte Costituzionale il 30 novembre 2006) emessa dalla Corte dei conti- Sezione giurisdizionale per la Regione Abruzzo - L'Aquila, nei giudizi riuniti sui conti resi dal Tesoriere del Comune di Chieti (San Paolo Banca dell'Adriatico S.p.A.) ed altro. Corte dei conti - Controllo contabile giurisdizional...

LA CORTE DEI CONTI

Ha pronunciato la seguente ordinanza di remissione alla Corte costituzionale sui giudizi di conto, iscritti ai nn. 16114/G.C.E.L - 16115/G.C.E.L - 16117/G.C.E.L - 16118/GCEL e 16119/G.C.E.L. del registro di segreteria ed aventi ad oggetto i conti giudiziali, relativi agli esercizi 1998, 1999, 2000, 2001 e 2002 del Tesoriere del Comune di Chieti, per i quali e' disposta la riunione ai sensi dell'art. 274 c.p.c.;

Uditi, nella pubblica udienza in data 5 aprile 2006, il magistrato relatore, dott. Giacinto Dammicco ed il rappresentante del pubblico ministero dott. Eugenio Musumeci;

Esaminati gli atti ed i documenti.

Rilevato in fatto

Con relazione n. 234 del 21 settembre 2005 il magistrato relatore sul conto del Tesoriere del Comune di Chieti ha chiesto al presidente della sezione che fosse rimesso al Collegio il giudizio sul conto del tesoriere del comune per l'esercizio 1998, mediante iscrizione a ruolo ai sensi dell'art. 30 del r.d. 13 agosto 1933.

Con decreto presidenziale datato 4 ottobre 2005 l'udienza e' stata fissata ad oggi 5 aprile 2006, dandone comunicazione agli interessati in uno alla relazione del predetto magistrato.

Le risultanze della suddetta relazione sono le seguenti:

nel Titolo I delle entrate risultano residui attivi conservati e stanziamenti definitivi di bilancio pari a Lire 33.060.343.385 e riscossioni pari a Lire 20.840.924.061; nel Titolo II delle entrate risultano residui conservati pari a Lire 25.329.215.910 e riscossioni pari a Lire 1.367.729.410, stanziamenti definitivi di bilancio pari a Lire 29.894.503.834 e riscossioni pari a Lire 503.626.421; nel Titolo III delle entrate risultano residui conservati pari a Lire 7.874.976.193 e riscossioni pari a Lire 4.221.540.220, stanziamenti definitivi di bilancio pari a Lire 9.563.756.465 e riscossioni pari a Lire 4.543.305.543; nel Titolo IV delle entrate risultano residui conservati pari a Lire 25.329.215.910 e riscossioni pari a Lire 1.367.729.410, stanziamenti definitivi di bilancio pari a Lire 24.810.034.795 e riscossioni pari a Lire 1.779.926.650; nel Titolo V delle entrate risultano residui conservati pari a Lire 17.481.678.382 e riscossioni pari a Lire 1.989.695.940;

non risulterebbero riscosse svariate voci di bilancio, ed in particolare proventi da locazione, oneri di urbanizzazione, proventi da parcheggi, proventi da impianti sportivi, proventi del servizio acquedotto;

il Collegio dei Revisori ha invitato l'Amministrazione a prestare particolare attenzione alle posizioni morose, ha rilevato ritardi nella riscossione dei crediti, ritardi derivanti in buona parte dalla scarsa attenzione prestata dai dirigenti responsabili dei singoli servizi che si sarebbero dovuti attivare in maniera adeguata;

in sede di adozione della deliberazione di approvazione del rendiconto, sono state espresse da un consigliere comunale riserve sulla reale consistenza dei residui attivi ed e' stata diffidata l'amministrazione comunale di Chieti ad utilizzare l'avanzo di amministrazione, con richiesta alla Corte dei conti di quantificare il relativo danno.

Nelle relazioni del competente magistrato riguardanti gli altri esercizi, oltre analoghe risultanze, sono inoltre emerse le seguenti criticita': per il 1999 (relazione n. 235/05) si sono registrati inviti del Collegio dei Revisori a limitare le consulenze esterne e a procedere al recupero di canoni di locazione, e sono stati avanzate in consiglio comunale riserve sulla reale consistenza dei residui attivi e sull'equilibrio di bilancio; per il 2000 (relazione n. 236/05) in sede di consiglio comunale e' stato segnalata la necessita' di una adeguata ricognizione dei residui attivi, sulla loro entita' ed incidenza percentuale rispetto agli accertamenti, e sulla loro natura prevalente di crediti inesigibili in quanto assai risalenti; per il 2001 (relazione n. 237/05), oltre alle perplessita' sulla esigibilita' dei residui attivi espresse in sede di consiglio comunale, si e' rilevata la forte incidenza dei 23 miliardi di lire di residui passivi; per il 2002 (relaz. 238/05), oltre alle criticita' relative ai residui gia' rilevate negli esercizi precedenti, e' stato precisato che il rendiconto della gestione e' stato approvato con il verbale di deliberazione del Commissario ad acta (seduta 21 novembre 2003).

Il magistrato relatore ha chiesto la remissione al collegio anche dei conti per tutti questi altri esercizi. E' seguito per ciascuno, in data 4 ottobre 2005, il pedissequo decreto presidenziale di fissazione d'udienza per oggi.

Non constano successive allegazioni documentali o deduzioni provenienti dall'ente locale o dal tesoriere.

Nell'udienza in data odierna il rappresentante del pubblico ministero ha preso atto delle anomalie evidenziate negli atti del giudizio, riservando alla Procura eventuali seguiti di competenza in ordine alla esistenza di eventuali fattispecie di resposabilita' a carico degli amministratori, al momento della remissione alla Procura medesima degli atti in questione e concordando peraltro con i dubbi, sollevati nella relazione, di costituzionalita' dell'intervenuta normativa che, avendo limitato la pronuncia alla sola gestione di cassa, preclude oggi al giudice contabile di accertare la effettivita' del risultato di gestione.

D i r i t t o

  1. - Preliminarmente viene disposta la riunione dei giudizi 16114/GCEL, 16115/GCEL, 16117/GCEL, 16118/GCEL e 16119/GCEL ai sensi dell'art. 274 c.p.c., per evidenti motivi di connessione, trattandosi dei conti di cinque esercizi consecutivi del medesimo tesoriere ed ente locale.

  2. - I molteplici profili di criticita' nella gestione finanziaria del Comune di Chieti, nella misura in cui si riflettono in anomalie, riscontrate in sede di revisione nel conto del tesoriere, sono apparsi in sede di remissione al Collegio ed anche in sede di valutazione da parte di quest'ultimo, meritevoli di approfondimento e considerazione.

    Non e' possibile superare, in assenza di ulteriori chiarimenti dall'ente locale e in mancanza di approfondimenti istruttori da parte di questa sezione, i dubbi espressi dal magistrato relatore, che sembrano trovare riscontro nella documentazione depositata e nella discussione consiliare, evidenziandosi:

    1. un'allarmante consistenza dei residui attivi, risalenti per di piu' ad esercizi lontani;

    2. il costante e rilevante ripetersi di iscrizione di debiti fuori bilancio, da finanziarsi con l'avanzo di amministrazione, quale esposto nel conto;

    3) l'ingente ammontare di pagamenti per interessi passivi e spese giudiziarie;

    4) il crescere del fondo di cassa, rispetto al quale andrebbe accertato se siano stati effettuati, come per legge e nei tempi dovuti, i pagamenti;

    5) la mancata previsione o il mancato accantonamento prudenziale di fondi atti a finanziare il reintegro del capitale delle societa' a...

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