Giudizio per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. Parlamento - Immunita' parlamentari - Procedimento penale a carico di un parlamentare per il reato di diffamazione aggravata - Deliberazione di insindacabilita' della Camera dei deputati - Ricorso per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato proposto dal Tribunale di Catania ...

LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori:

Presidente: Franco BILE;

Giudici: Giovanni Maria FLICK, Francesco AMIRANTE, Ugo DE SIERVO, Romano VACCARELLA, Paolo MADDALENA, Alfio FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA, Franco GALLO, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Maria Rita SAULLE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO;

ha pronunciato la seguente

Ordinanza nel giudizio per conflitto di attribuzione tra i poteri dello Stato sorto a seguito della deliberazione della Camera dei deputati del 4 dicembre 2003, relativa alla insindacabilita', ai sensi dell'art. 68, primo comma, della Costituzione, delle opinioni espresse dall'on. Alberto Acierno nei confronti dell'on. Antonino Macaluso, promosso con ricorso del Tribunale di Catania, sezione distaccata di Giarre, notificato il 28 marzo 2006, depositato in cancelleria il successivo 7 luglio ed iscritto al n. 30 del registro conflitti tra poteri dello Stato 2005, fase di merito;

Visto l'atto di costituzione della Camera dei deputati;

Udito nella Camera di consiglio del 22 novembre 2006 il giudice relatore Alfonso Quaranta;

Ritenuto che il Tribunale di Catania, sezione distaccata di Giarre, ha promosso, con atto depositato presso la cancelleria della Corte il 20 giugno 2005, conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato nei confronti della Camera dei deputati, in relazione alla deliberazione da quest'ultima adottata nella seduta del 4 dicembre 2003 (doc. 4-quater, n. 74-R);

che il ricorrente premette di essere chiamato a giudicare della responsabilita' penale dell'on. Alberto Acierno, in relazione al reato previsto e punito dall'art. 595, primo e secondo comma, del codice penale, "perche', comunicando con piu' persone, offendeva la reputazione di Macaluso Antonino", dichiarando espressamente che l'onorevole Macaluso Antonino "non gli ha consegnato gli stampati con le firme raccolte per la presentazione dei candidati alla elezione proporzionale della Sicilia occidentale, per non danneggiare l'onorevole Guido Lo Porto, anch'egli candidato per Alleanza Nazionale nella medesima circoscrizione, ricevendo il Macaluso dal Lo Porto un compenso in denaro" (fatto asseritamente commesso "in Giarre, in epoca antecedente e prossima al 13 maggio 2001", aggravato dalla circostanza "di aver proferito un'offesa consistente nell'attribuzione di un fatto determinato");

che il ricorrente Tribunale, inoltre, deduce che "la Camera dei deputati, su conforme proposta della Giunta per le autorizzazioni...

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