Le vicende anomale del processo

AutoreGiuseppe Napoli - Silvia Rocchi
Occupazione dell'autoreDottore commercialista e revisore legale
Pagine315-327
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8.1 La sospensione del processo
Il processo tributario deve essere sospeso quando ricorrono, alterna-
tivamente o cumulativamente, le seguenti ipotesi contemplate, in termini
tassativi, dall’art. 39 del D.lgs. n. 546/1992: 1) sia stata proposta querela
di falso767; 2) debba essere decisa in via pregiudiziale una questione sullo
stato o sulla capacità delle persone, diversa dalla capacità di stare in giu-
dizio. La norma in commento disciplina espressamente due sole ipotesi
di pregiudiziale esterna (vale a dire quando la questione pregiudiziale
appartiene alla giurisdizione di altro giudice), per le quali è prevista la
competenza esclusiva del giudice ordinario. La causa di sospensione,
viene meno con il passaggio in giudicato della sentenza del giudice ci-
vile che decide sulla querela di falso, ovvero sullo stato o sulla capacità
delle persone. Invece, non costituisce causa di sospensione del processo
tributario la questione pregiudiziale sulla capacità di stare in giudizio, in
merito alla quale decide il giudice tributario.
Da una lettura a contrariis della norma, emerge come per ogni altra
questione che esuli dalla giurisdizione tributaria e da cui dipenda la de-
cisione della controversia fiscale, le Commissioni Tributarie sono legitti-
mate a esprimersi incidenter tantum, senza la necessità di sospendere il
processo tributario768. Il divieto di sospensione del processo, vale non
767
Art. 221, comma 1, del c.p.c.: “La querela di falso può proporsi tanto in via principale
quanto in corso di causa in qualunque stato e grado di giudizio, finché la verità del documento
non sia stata accertata con sentenza passata in giudicato”.
768
In tal senso, si è espressa la Corte di Cassazione, con Ordinanza n. 11140/2005: “In forza
del dettato della disposizione considerata, dunque, è da escludere che il processo tributario possa
essere sospeso in ragione di una, ritenuta, necessità della risoluzione, in funzione della relativa
definizione, di questioni (diverse da quelle correlate a presentazione di querela di falso, ovvero
concernenti lo stato o la capacità delle persone, salvo che si tratti della capacità di stare in giudi-
zio), ravvisate pregiudiziali da intendersi devolute, di norma, alla cognizione del giudice ordi-
nario o di quello amministrativo, dovendo, invece, il giudice tributario dare, comunque, corso
alla definizione della controversia sottoposta al suo esame, previa risoluzione, incidenter tan-
tum, delle questioni in argomento (e ciò, indipendentemente dal fatto che in ordine a tali que-
CAPITOLO 8
LE VICENDE ANOMALE DEL PROCESSO

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