Venir meno della continuità aziendale e adempimenti pubblicitari

AutoreGabriele Racugno
Pagine153-169
Gabriele Racugno
Venir meno della continuità aziendale e adempimenti pubblicitari
S: 1. Generalità. – 2. La situazione nanziaria aziendale. – 3. La valutazione dei cespiti patrimonia-
li in seguito al venir meno della prospettiva della continuazione dell’attività. – 4. Le note informative al
bilancio e la relazione del revisore. – 5. Accertamento dell’incapacità dell’impresa a continuare ad ope-
rare come entità in funzionamento. – 6. Gli obblighi pubblicitari previsti dal progetto Trevisanato. – 7.
Gli adempimenti pubblicitari ex art. 2484, n. 4, c.c. – 8. La sopravvenuta impossibilità di conseguire
l’oggetto sociale per il venir meno della continuità aziendale: dal going concern al dying concern.
1. L’art. 2423 bis (Principi di redazione del bilancio) esordisce, al n. 1, stabilendo
che «nella redazione del bilancio devono essere osservati i seguenti principi: la valutazio-
ne delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione
dell’attività»1. La regola della valutazione “nella prospettiva della continuazione dell’atti-
vità”, sconosciuta al codice civile del 1942 – pur se implicita nella denizione ragionie-
ristica del bilancio di esercizio come bilancio di funzionamento2 – è stata introdotta ad
opera del d.lgs. 9 aprile 1991, n. 127; è detta anche principio del going concern, che può
tradursi in italiano con impresa avviata, vale a dire un’impresa in funzionamento3, che si
contrappone ad una valutazione delle voci di bilancio in funzione liquidatoria4.
La prospettiva della continuazione dell’attività riceve ora una prima compiuta disci-
plina con il Documento n. 570 della Commissione paritetica per i principi di revisione5;
documento che la Consob con delibera n. 16231 del 21 novembre 2007 ha stabilito che
1 Il principio di continuazione dell’attività costituisce l’asse portante di tutti i criteri di valutazione: cfr. P-
, Commento all’art. 2423 bis, in Nuove leggi civ. comm., 1996, 227. In argomento, anche per ogni indicazione
bibliograca in relazione ai diversi proli della «continuità» (comparabilità dei bilanci, continuità dei criteri di
valutazione, coordinamento fra l’art. 2423-bis, n. 6, c.c. e l’art. 2426 c.c.), si rinvia a S, Clausole generali e
principi di redazione del bilancio. Le società per azioni. Il bilancio d’esercizio, I, in Giur. sist. fondata da W. Bigiavi,
Torino, Utet, 2004, 289 ss. Nel documento IAS 1, Presentazione del bilancio, par. 23, il principio del going con-
cern è compreso fra i postulati del bilancio. Sul processo di introduzione dei principi IAS/IFRS, cfr. L, Il
regolamento di adozione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, in Nuove leggi civ. comm., 2003, 785 ss.
2 Cfr. D S, Bilancio (diritto privato), in Enc. dir., Aggiornamento II, Milano, Giurè, 1998, 137.
3 IV Direttiva Cee, 25 luglio 1978, n. 660, art. 31, par. 1, lett. a.
4 G, Principi di redazione del bilancio, in La nuova disciplina del bilancio di società, a cura di Bus-
soletti, Torino, Giappichelli, 1993, 51 ss.; D, Bilancio ordinario e bilanci di liquidazione, Milano,
Giurè, 1998, 49 ss.; B, Manuale di diritto della contabilità delle imprese, Torino, Utet, 1995, 200
ss.; P, I principi di redazione del bilancio, in A.Vv., Il bilancio d’esercizio. I principi di formazione
secondo la nuova disciplina del codice civile, a cura di Palma, Milano, Giurè, 1995, 51 ss.; C, Il
bilancio d’esercizio, Milano, Giurè, 2006, 170 ss.
5 Approvato dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e dal Consiglio nazionale dei ragionieri e dei
periti commerciali, rispettivamente, in data 24 ottobre 2007 e 17 ottobre 2007. L’approvazione ha compor-
tato l’abrogazione del Principio di revisione n. 21 sulla “Continuità aziendale”, già emanato dagli stessi
Consigli nazionali. Il nuovo Principio è mutuato del Principio di revisione internazionale ISA 570 – “Going
Concern”, emanato dall’International Auditing and Assurance Board (IAASB), comitato questo costituito
nell’ambito dell’IFACInternational Federation of Accountants.
154 Studi in onore di Umberto Belviso
venga adottato6 dalle società di revisione7. In data 6 febbraio 2009 la Consob8, tenuto
conto dell’attuale contesto economico-nanziario che ha caratterizzato e caratterizza il
mondo delle imprese, ha pubblicato la circolare DEM/9012559, eettuando specici
richiami alle società di revisione anché integrino le proprie relazioni ai bilanci con una
puntuale specica analisi dei proli di continuità aziendale9.
Il presupposto di continuità aziendale è assunto dal legislatore come base per la re-
dazione del bilancio e implica la capacità dell’impresa di operare come una entità in
funzionamento, «in grado di continuare a svolgere la propria attività in un prevedibile
futuro, senza che vi sia né l’intenzione né la necessità di metterla in liquidazione, di
cessare l’attività o di assoggettarla a procedure concorsuali»10. Ed il Principio contabile
internazionale (IAS) 1, Presentazione del bilancio, prevede appunto che la direzione valu-
ti la capacità dell’impresa di continuare a operare come entità in funzionamento.
Nel presupposto che l’impresa sia in grado di realizzare le proprie attività e far fron-
te alle proprie passività durante il normale svolgimento dell’attività aziendale, le attività
e le passività vengono quindi di conseguenza contabilizzate.
Per quanto concerne il «prevedibile futuro» in cui l’impresa risulti essere in grado di
continuare a svolgere la propria attività, deve intendersi «relativa ad almeno, ma non li-
mitato, a dodici mesi dopo la data di riferimento del bilancio»11. Entrano in gioco in
proposito le informazioni desumibili dalla stessa redditività dell’impresa e la facilità di
accesso alle risorse nanziarie. In altri termini l’attenzione in ordine alla verica della
sussistenza della continuità aziendale è volta principalmente all’esame della situazione
nanziaria aziendale12. Assume in proposito un signicativo rilievo il rendiconto nan-
ziario13, considerato che il risultato nanziario non segue necessariamente il risultato
6 Che precedentemente aveva raccomandato, con delibera n. 9082 del 21 febbraio 1995, il Principio di
revisione n. 21.
7 Vale a dire le società di revisione iscritte nell’Albo speciale di cui all’art. 161 del d.lgs. 24 febbraio 1992 n.
58, e le società di revisione iscritte nel Registro dei revisori contabili di cui al d.lgs. 27 gennaio 1992 n. 88,
nell’esercizio di attività di revisione contabile – di cui all’ultimo comma del d.lgs. 24 febbraio n. 58 – sui
bilanci degli emittenti strumenti nanziari diusi tra il pubblico in misura rilevante.
8 Documento Banca d’Italia/Consob/Isvap n. 2 del 6 febbraio 2009.
9 La circ. DEM/9019559 svolge una sintesi e un’analisi di quanto espresso nel documento emanato dallo
IAASB (International Auditing and Assurance Standards Board) il 20 gennaio 2009, rubricato Audit conside-
rations in respet of going concern in the current economic environment.
10 Documento n. 570.
11 IAS 1, par. 24.
12 All’istituto della situazione nanziaria sono, in generale, dedicate numerose disposizioni del nostro ordi-
namento. Senza pretesa di completezza: tuf, artt. 94, comma 2°; 154 bis; 154 ter; 156; 165 ter; 165 quater;
174 bis; cod. assicurazioni artt. 17, comma 2°; 19, comma 2°; 22, comma 2°; 32: 59 quinquies; 192, commi
2° e 3°; 195; 197; 211, comma 4°; 222, comma 2°; tub, artt. 15, 96 bis, comma 4°; 98; 137; nonché, quan-
to al c.c., artt. 2423, 2427 n. 22 (onere nanziario); 2428, comma 2° (indicatori nanziari); 2433 bis,
comma 5°; 2447 ter (piano economico nanziario); 2447 decies (piano economico nanziario); 2467; 2501
bis (piano economico nanziario); 2503; legge fallimentare, artt. 15; 67, comma 2°, lett. d; 161, lett. a.
Sulle valutazioni dell’equilibrio nanziario, secondo il codice di Autodisciplina redatto dal Comitato per la
corporate governance delle società quotate (edizione 2006, a cura di Borsa Italiana spa), è chiamato a espri-
mersi il Comitato per il controllo interno (art. 8.C.3, lett. b).
13 La conoscenza della pervietà e uidità del circuito nanziario del danaro, la rilevabilità dei ussi del perio-
do di riferimento consentono la relativa analisi, con possibilità di programmare i pagamenti sulla base degli

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