Veicoli fuori uso e SISTRI

AutoreGiulia Guagnini
Pagine879-881

Page 879

@1. Introduzione

Il D.M. 17 dicembre 20091 (“Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, ai sensi dell’art. 189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell’art. 14-bis del decreto-legge n. 78 del 2009 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009) ha introdotto nell’ordinamento giuridico italiano il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (c.d. SISTRI). Si tratta di un sistema informatizzato di gestione dei rifiuti speciali a livello nazionale e dei rifiuti urbani per la Regione Campania, nato in un’ottica di contrasto alle pratiche illegali nella gestione dei rifiuti: esso consentirà infatti di controllare in modo più puntuale la movimentazione dei rifiuti speciali durante tutto il procedimento di gestione, con particolare attenzione alla fase finale di smaltimento, mediante l’utilizzo di sistemi elettronici in grado di dare visibilità al flusso in entrata ed in uscita dei rifiuti nelle discariche.

Modifiche al D.M. 17 dicembre 2009 sono state apportate tramite il D.M. 15 febbraio 20102 ed il D.M. 9 luglio 20103. Quest’ultimo provvedimento ha differito la data in cui il SISTRI è diventato operativo al 1 ottobre 2010. A partire da tale momento, quindi (fatto salvo il regime transitorio di cui all’art. 12, comma 2, D.M. 17 dicembre 2009, sul quale v. infra) la gestione dei rifiuti pericolosi è transitata da un sistema cartaceo - imperniato sui tre documenti costituiti dal Formulario di identificazione dei rifiuti (FIR), Registro di carico e scarico, Modello unico di dichiarazione ambientale (MUD) - a soluzioni informatizzate avanzate, con l’intento di semplificare e rendere più efficienti le procedure e ridurre i costi.

Ulteriori novità in materia di scadenze sono state introdotte dal D.M. 28 settembre 20104. Tale decreto, infatti, proroga al 30 novembre 2010 la data ultima di ritiro dei dispositivi USB e delle black box, e prolunga al 31 dicembre 2010 la durata del periodo transitorio (affiancamento al SISTRI dell’attuale sistema cartaceo composto da FIR, registri di carico/scarico, ecc.)5.

L’articolo 1 del D.M. 17 dicembre 2009 come successivamente modificato ed integrato individua le categoriedi soggetti per i quali l’iscrizione al SISTRI è obbligatoria e che pertanto sono tenuti a comunicare le quantità e le caratteristiche qualitative dei rifiuti oggetto della loro attività utilizzando i dispositivi elettronici indicati al successivo articolo 3, nonchè le categorie di soggetti che possono aderire su base volontaria al SISTRI. Sono inoltre previste modalità operative semplificate per le piccole imprese di cui all’art. 7, le quali possono adempiere agli obblighi di cui al decreto tramite delega alle organizzazioni imprenditoriali rappresentative sul piano nazionale, o società di servizi di loro diretta emanazione6. Sono infine dettate norme per il trasporto intermodale (art. 5).

La gestione del SISTRI sarà affidata al Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente.

Per garantire una migliore conoscenza delle modalità operative del SISTRI è stato pubbllicato sull’apposito sito ufficiale del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (www.sistri.it) un Manuale operativo. Inoltre, è stato attivato un test di verifica della funzionalità per consentire ad un insieme rappresentativo di utenti di sperimentare il sistema.

@2. Smaltimento di veicoli fuori uso ed iscrizione al SISTRI

Anche i veifcoli fuori uso sono ricompresi nell’ambito di operatività del SISTRI. Infatti, tra le categorie di soggetti che sono obbligatoriamente tenuti all’iscrizione al nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti figurano anche gli autodemolitori/rottamatori/frantumatori, i concessionari, i gestori delle case costruttrici e gli automercati, in quanto produttori di rifiuti speciali.L’art. 1 del D.M. 17 dicembre 2009 come successivamente modificato ed integrato stabilisce infatti che essi sono tenuti, in quanto produttori iniziali/commercianti ed intermediari/trasportatori/recuperatori e smaltitori di rifiuti pericolosi, a rispettare la normativa SISTRI, in primo luogo mediante l’iscrizione. I veicoli fuori...

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