TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO - ROMA - Motivi aggiunti a mezzo notifica per pubblici proclami

Motivi aggiunti a mezzo notifica per pubblici proclami Con ricorso al TAR Lazio - Roma, R.G. n. 2575/2012, ANIA - Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici ("ANIA"), rappresentata e difesa dagli Avv.ti Antonio Lirosi e Ilaria Giulia Monorchio, elettivamente domiciliata presso lo Studio Legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli &

Partners in Roma, via delle Quattro Fontane n. 20, contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri (la "Presidenza del Consiglio"), in persona del legale rappresentante p.t., ha impugnato: (i) il Decreto del Presidente della Repubblica del 20 gennaio 2012, adottato su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Serie Generale n. 34 del 10 febbraio 2012 (il "Decreto"), nella parte in cui non ha incluso alcun rappresentante dell'ANIA in seno ai nuovi componenti del CNEL;

(ii) la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 13 gennaio 2012 e relativi allegati (la "Deliberazione"). Con ordinanza n. 9953/2012 del 29 novembre 2012, il TAR Lazio - Roma, Sez. I, ha autorizzato l'integrazione del contraddittorio mediante notifica per pubblici proclami e ha accolto l'istanza istruttoria presentata da ANIA nel ricorso, ordinando alla Presidenza del Consiglio di depositare la Deliberazione, richiamata nel preambolo del Decreto impugnato, con gli eventuali allegati. La Presidenza del Consiglio ha adempiuto tale ordine, depositando la Deliberazione. Avverso la Deliberazione, ANIA ha proposto motivi aggiunti, gia' depositati al TAR. Con ordinanza n. 6388/2013 del 26 marzo 2013, Il TAR Lazio - Roma, Sez. I, ha autorizzato la notifica per pubblici proclami dei predetti motivi aggiunti ai quarantotto componenti del CNEL, rappresentanti delle categorie produttive, confermando l'udienza pubblica del 22 maggio 2013 per la discussione della causa, impregiudicato il rinvio che si rendesse necessario per il rispetto dei termini processuali, giusta art. 43, comma 1, c.p.a. Nei motivi aggiunti, ANIA ha censurato l'illegittimita' del Decreto e della Deliberazione per i seguenti motivi di diritto: 1) violazione e falsa applicazione degli artt. 1 e 6, comma 1, lettere b) ed e) della legge n. 241/1990, dell'art. 23, comma 9, della legge n. 201/2011. Eccesso di potere in tutte le sue figure sintomatiche e, in particolare, per difetto di istruttoria. Difetto di motivazione. Falsita' di...

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