La trasparenza nella Pubblica Amministrazione passa dall'Open Data o l'Open Data passa dalla trasparenza?

AutoreFlavia Marzano
CaricaFunzionario legislativo-legale presso Regione Toscana, docente del corso di formazione in Regione Toscana
Pagine287-303
La trasparenza nella Pubblica Amministrazione passa
dall’Open Data o l’Open Data passa dalla trasparenza?
FLAVIA MA RZA NO
SOMM ARI O:1. Premesse – 2. La lunga storia della trasparenza – 3. Dal Citizen-
sourcing all’Open Government Data – 4. Le quattro grandi rivoluzioni che hanno
trasformato il settore pubblico – 5. Dalla trasparenza all’Open Government Data
– 6. Che cosa sono quindi gli Open Government Data? – 7. Perché i dati pubblici
dovrebbero essere aperti? – 8. L’anomalia italiana – 9. Bibliograf‌ia
1. PRE MES SE
Un tipico vizio del mondo delle tecnologie è cambiare nome alle cose che
sostanzialmente sono già state dette/fatte/normate. Anche l’Open Data, in
fondo non è altro che un’applicazione del concetto di trasparenza.
Senza la pretesa di trattare in maniera esaustiva gli aspetti giuridici, si
prendono in esame in questa sede alcune normative valutandole dal punto di
vista della trasparenza in una prospettiva che tenga conto delle nuove chia-
vi di lettura indicate dalla f‌ilosof‌ia dell’Open Data e dell’Open Government
verso l’Open Government Data.
2. LA LUN GA STO RIA D ELL A TRA SPARE NZA
Coniugando esigenze cronologiche e chiarezza concettuale possiamo af-
fermare che una delle prime elaborazioni del concetto di openness (apertura)
si può retrodatare f‌ino ai primi anni del XX secolo quando Filippo Turati
pronunciò un famoso discorso alla Camera dei Deputati, era il 1908: “Do-
ve un superiore, pubblico interesse non imponga un momentaneo segreto,
la casa dell’amministrazione dovrebbe essere di vetro”. La casa di vetro di
Turati era una Pubblica Amministrazione (P.A.) trasparente che esprimeva
l’esigenza di una più concreta apertura dell’amministrazione verso gli ammi-
nistrati e verso la società nel suo insieme. Attraverso il vetro tutto è sempre
L’Autrice è vice presidente dell’Associazione italiana per l’Open Government e Presi-
dente della neonata associazione statigeneralinnovazione.it. Alcune delle idee presentate in
questa sede sono state in origine sviluppate e descritte con la collaborazione di Giuseppina
Carollo ed Enrico Scacco, in occasione della preparazione delle loro tesi di laurea magistrale
in Scienze della comunicazione, all’Università La Sapienza di Roma.
288 Informatica e diritto /Un nuovo concetto di Open Government
costantemente visibile e questa piena visibilità tende, di conseguenza, a pro-
muovere un controllo dell’attività amministrativa capillare dal basso (adesso
si chiamerebbe 2.0, a proposito del vizio di cambiare nome.. .), in modo da
garantire il massimo grado di correttezza e imparzialità. Questo è andare ol-
tre il concetto stesso di apertura già esplicando alcune delle sue conseguenze
concrete, ma successivamente sarà chiaro che questa breve digressione per-
mette un felice anche se tardivoparallelo con l’Open Gover nment obamiano.
Openness quindi come apertura e confronto.
Non a caso l’aggettivo inglese open (aperto) def‌inisce molti concetti nel
campo industriale, tecnologico e informatico dall’Open Innovation all’Open
Source e all’Open Standard, passando per Open Format,Open Content,Open
Access e non ultimo Open Data.
Non si tratta di concetti astratti o esasperatamente tecnici, l’openness sot-
tende una f‌ilosof‌ia di base: il fatto che l’apertura in tutte le sue forme e con-
cretizzazioni sia fondamentale per rendere l’uomo più libero dai vincoli im-
postigli dalle strutture della società. Una f‌ilosof‌ia che sta alla base di come
vari gruppi e organizzazioni operano, un concetto relativamente nuovo per
descrivere genericamente l’approccio con cui si opera. In tempi recenti que-
sta apertura si è conf‌igurata come una nuova concezione della vita refrattaria
ad ogni oscurantismo, che si propone di superare mediante la condivisione
della conoscenza.
Ma apertura signif‌ica anche apertura al cambiamento, all’evoluzione, al-
l’aggiornamento e alle tecnologie, che mai come in questo periodo storico
stanno cambiando la società e di conseguenza anche l’attore protagonista
della scena pubblica, la persona.
Lopenness (mentale in questo caso) permette la cooperazione, la crescita
e l’innovazione. Ormai dagli anni ’80, in campo tecnologico e più specif‌ica-
tamente informatico si sente parlare sempre più di libertà e non c’è libertà
senza openness. Ad esempio si parla di Open Source (o programmi a codice
aperto) alla cui “f‌ilosof‌ia” si ispira il movimento Open Content: in questo
caso ad essere liberamente disponibile non è il codice sorgente di un pro-
gramma ma contenuti editoriali quali testi, immagini, video e musica. Il
successo mondiale dell’enciclopedia libera e collaborativa Wikipedia è un
chiaro esempio dei frutti di questo movimento.
La “libertà” dei dati, dei documenti e degli atti amministrativi è pane
quotidiano da vent’anni a questa parte anche per l’amministrazione italia-
na; sempre più a gran voce esperti in P.A., informatici, giuristi, economi-
sti e semplici cittadini chiedono l’apertura di dati e dei metadati, occultati

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