Identificazione dei documenti giuridici tramite URNs (Uniform Resource Names)

AutorePierLuigi Spinosa
CaricaCoordinato il Gruppo di lavoro del Progetto NIR
Pagine149-164

P.L. Spinosa (IDG-CNR) ha coordinato il Gruppo di lavoro del Progetto NIR denominato "Identificazione delle risorse tramite URNs (Uniform Resource Names)". Il suo indirizzo e-mail è: spinosa@idg.fi.cnr.it.

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RIASSUNTO: Il progetto nazionale Norme in Rete si pone l'obbiettivo di facilitare il reperimento e la navigazione fra i documenti giuridici in un ambiente distribuito; per la costruzione di un ipertesto globale -persistente e indipendente dalle locazioni di rete - è stato definito uno standard per l'identificazione di questi materiali tramite nome uniforme (URN). Vengono descritti: a) lo schema di assegnatone dei nomi, basato sulla rappresentazione formalizzata degli elementi caratteristici di un atto; b) i principi del servizio di risoluzione da nome a locazione di rete; c) i prototipi dei futuri servizi: analizzatore dei riferimenti per la costruzione automatica della URN e risolutore da URL.

@1. I Nomi uniformi dei documenti giuridici

Nell'ambito del progetto NIR è nata l'idea di identificare i documenti giuridici tramite un nome uniforme; i nomi uniformi - Uniform Resource Names (URNs) - sono stati concepiti dalla comunità Internet per fornire identificatori univoci e persistenti, indipendenti dalla locazione fisica, di risorse in rete.

Nei documenti giuridici sono molto frequenti ed esternamente importanti i riferimenti ad altri provvedimenti; pertanto la possibilità di poter consultare immediatamente il documento referenziato costituisce un ausilio di grande rilievo, e a volte indispensabile, per la piena comprensione dei testo. I collegamenti ipertestuali del Web rispondono senz'altro a questa esigenza, ma appaiono non adatti ad un impiego su larga scala nel diritto: il riferimento alla risorsa referenziata si basa infatti sulla sua locazione fìsica, espressa in modalità uniforme tramite URL (Uniform Resource Locator), che presenta problematiche, ormai largamente conosciute:Page 150 la difficoltà di conoscere la locazione della risorsa citata; la perdita di validità nel tempo delle locazioni (URL) nei riferimenti; l'impossibilità di referenziare risorse non ancora pubblicate; che rendono quindi la rete dei collegamenti fra documenti estremamente limitata rispetto alle potenzialità e sempre più inaffidabile nel tempo.

Per ovviare a tali inconvenienti si è pensato quindi di utilizzare un sistema di riferimenti basato sull'assegnazione a ciascuna risorsa giuridica di un nome uniforme e su metodi di risoluzione (RDS: Resolver Discovery Servici) capaci di reperire l'oggetto corrispondente. Gli strumenti identificati sono conformi a quelli definiti all'interno delTIETF (Internet Engineering Task Force) dallo specifico gruppo di lavoro (URN Working Group) e descritti in vari documenti - da standard ufficiali (RFC: Request For Commenti) a draft - ai quali è, e dovrà essere, garantito l'allineamento anche in futuro.

L'assegnazione di un nome uniforme ad ogni documento giuridico ha lo scopo di associare un identificativo univoco, in un formato standardizzato, che dipende soltanto dalle caratteristiche del documento stesso ed è quindi indipendente dalla disponibilità in rete, dalla locazione fìsica e dalle modalità di accesso. Tale Identificativo è utilizzato come strumento per rappresentare i riferimenti - e più in generale ogni tipo di relazione -fra gli atti, il suo impiego facilita, in un ambiente di rete con risorse distribuite fra diversi editori telematici, la costruzione di un ipertesto globale fra i documenti giuridici e di basi di conoscenza contenenti le relazioni intercorrenti fra gli stessi.

L'associazione del nome uniforme al documento avviene mediante una metainformazione, che può essere: inserita all'interno dei documento stesso; è la soluzione da applicare a regime con l'adozione dei formato XML, ma è attuabile anche in HTML (attraverso il tag META); esterna ma strettamente correlata al documento, attraverso diverse modalità: stesso nome dei file ed estensione prefissata, specifico attributo nella banca dati, ecc.

In ogni caso gli strumenti software implementati devono essere in grado di consentire l'implementazione e l'aggiornamento automatico di ca-Page 151taloghi (distribuiti o centralizzati) funzionali alla risoluzione e di permettere quindi l'accesso al documento attraverso il suo nome uniforme. In tali cataloghi, che contengono per ciascun documento nome uniforme e relativa locazione, possono essere presenti anche altre informazioni (es. estremi, titolo, materia, relazioni, vigenza ecc.) che senza dubbio arricchiscono la risposta dei sistema.

Il nome uniforme sarà utilizzato su larga scala nei riferimenti come valore dell'attributo HREF del collegamento ipertestuale con il documento referenziato. Tale legame può realizzarsi attraverso due modalità:

- inserendo manualmente, nel testo del documento referente, il link con il nome uniforme: operazione onerosa soprattutto per i documenti già pubblicati in rete;

- costruendo automaticamente (in maniera permanente o provvisoria) il link con il nome uniforme, mediante analizzatori (parser) dei riferimenti all'interno del testo: operazione più economica ma soggetta ad una certa percentuale di errore, dovuta ai riferimenti non sempre precisi e completi. Tale soluzione, che richiede una-verifica dell'operatore o dell'utente, potrebbe essere comunque accettabile per i documenti già pubblicati.

In ogni caso e qualunque sia la modalità adottata, i documenti di nuova produzione in formato XML nell'ambito di NIR devono, conformemente alla DTD relativa, esprimere i riferimenti mediante il nome uniforme del documento referenziato.

Il sistema di riferimento basato sui nomi uniformi deve prevedere:

- uno schema di assegnazione dei nomi capace di rappresentare in maniera univoca qualunque provvedimento, emesso da una qualsiasi autorità in un qualunque tempo (passato, presente e futuro);

- un meccanismo per la risoluzione - in prospettiva distribuita - da nome uniforme a locazione in rete delle risorse corrispondenti.

L'applicazione dei nomi uniformi nel campo giuridico, già proposta nello Studio di fattibilità dell'IDG, è stata poi definita più dettagliatamente all'interno del Gruppo di lavoro specifico; il risultato finale è racchiuso nel documento Assegnazione dei nomi uniformi ai documenti giuridici [2], che definisce lo standard messo a punto, standard in procinto di essere recepito come norma tecnica dall'AIPA e trasmesso alle Pubbliche Amministrazioni mediante una apposita circolare.

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@2. Lo schema di assegnazione dei nomi uniformi ai documenti giuridici

Il nome uniforme deve essere univoco, deve cioè identificare uno e un solo documento e viene costruito in modo da essere, per quanto possibile:

- autoesplicativo per gli operatori e compatibile con la prassi in uso per i riferimenti;

- ricavabile attraverso regole semplici e chiare;

- ridotto all'essenziale, per semplificare i collegamenti con gli altri documenti;

- costruibile automaticamente da analizzatori dei riferimenti nel testo;

- rappresentativo degli aspetti sia formali che sostanziali del documento;

- conforme, alla data della sua emissione, all'organizzazione dell'autorità e alla tipologia del documento.

Conformemente al RFC 2141 URN Syntax [3], che definisce la sintassi generale di un nome uniforme, per i documenti giuridici è stato definito uno spazio dei nomi di identificativo "nir" (tale spazio...

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