Novità in tema di processo civile telematico: la sperimentazione dell'ufficio del processo presso il Tribunale di Firenze

AutoreMaribel Maini
CaricaUniversità degli Studi di Firenze e stagista presso il Tribunale di Firenze.
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@1. Premessa. Gli Sviluppi Del Processo Civile Telematico

Conclusasi la prima fase del processo civile telematico(PCT), che prevedeva la pianificazione delle attività finalizzate alla sua sperimentazione, ha avuto inizio la seconda fase riguardante lo sviluppo delle infrastrutture informatiche ad esso necessarie. Tali infrastrutture si basano su tecnologie già conosciute e diffuse in altri campi che sono state adattate per rispondere alle esigenze di questo specifico progetto; mi riferisco alla firma digitale e ai certificati di autenticazione per l'accesso, ai punti di accesso, alla posta elettronica certificata (nel nostro caso si parlerà di CPECPT, ovvero di posta elettronica certificata del processo telematico, fornita ai soggetti abilitati esterni e gestita dal punto di accesso), alle infrastrutture di rete e agli strumenti di tutela della privacy e di sicurezza delle trasmissioni telematiche.

Nella realizzazione di questo scenario, fondamentale, è stato il coinvolgimento di 100 avvocati, 30 magistrati e 15 cancellieri che sono stati chiamati a integrare tali tecnologie nel proprio lavoro quotidiano; in particolare, gli avvocati di Milano, che sono stati i primi "utenti" del PCT ad avere la possibilità di depositare telematicamente i ricorsi per decreto ingiuntivo con valore legale1.

Proprio l'analisi dell'esperienza milanese è stata al centro del workshop intitolato "Esplorare l'esperienza di Milano per capire come percorrere l'ultimo miglio", organizzato dall'Istituto di Ricerca sui Sistemi Giudiziari del CNR Page 348 presso il Court Technology Lab di Bologna il 4 aprile 20082, al quale sono stati invitati, oltre ai dirigenti del CISIA (Coordinamento Interdistrettuale Sistemi Informativi Automatizzati), i rappresentanti della commissione informatica degli Ordini degli Avvocati di Catania, Bergamo, Udine e Triveneto, Bari e Bologna, esperti informatici e rappresentanti di Datamat-Net Service, società che ha realizzato la consolle del giudice e la consolle dell'avvocato.

Nel corso del workshop è stato presentato un resoconto di questa esperienza direttamente dalla voce dei protagonisti: Daniela Intravaia, dirigente del CISIA di Milano, ha esposto quello che è stato l'impatto organizzativo del PCT nel Tribunale milanese; Enrico Consolandi, magistrato e referente informatico del settore civile del Tribunale di Milano, ha esposto i benefici e le prime problematiche nati dall'uso della consolle del giudice; Maurizio Sala, avvocato del foro di Milano, ha esposto l'esperienza dell'invio della "busta", contenente tutti i documenti del fascicolo relativi al decreto ingiuntivo, dallo studio legale direttamente alla sede giudiziaria.

In questa occasione, inoltre, è stato presentato l'algoritmo che regola l'invio degli atti da parte degli avvocati e che si snoda in sei passaggi chiave3:

  1. predisposizione dell'atto da parte dell'avvocato con l'apposito redattore;

  2. apposizione di firma digitale e cifratura;

  3. comunicazione in modalità asincrona (SimpleMailTransfertProtocol);

  4. passaggio del documento tramite il punto di accesso (per la verifica dell'identità e delle credenzialità dell'avvocato) ed il gestore centrale (per l'ap posizione della marcatura temporale);

  5. ricezione presso la sede giudiziaria;

  6. trasmissione di una comunicazione di ricevuta alla casella CPECPT dell'avvocato, in caso di accettazione della "busta".

Intravaia descrive, in particolare, gli impatti del PCT nell'esperienza milanese, all'interno di:

- uffici giudiziari e avvocatura: sono state riscontrate difficoltà nella gestione del doppio binario (cartaceo e telematico) e difficoltà per gli uffici di piccole dimensioni di attrezzarsi adeguatamente visto il grado di complessitàPage 349

Successivamente all'incontro di Bologna, è stato organizzato un altro workshop il 15 maggio 2008 presso il Tribunale civile di Roma, per le aziende fornitrici di punti di accesso e per le aziende fornitrici di software gestionali in grado di interagire con...

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