Tecniche di intervento ed attività della polizia giudiziaria nei confronti dei minori in stato di libertà

AutoreGianna Maria Nanna
Pagine17-30
CAPITOLO TERZO
TECNICHE DI INTERVENTO
ED ATTIVITÀ DELLA POLIZIA
GIUDIZIARIA NEI CONFRONTI
DEI MINORI IN STATO DI LIBERTÀ
1. Premessa. Disagio, devianza e delinquenza minorile
Al ne di delineare le principali forme di intervento nei
confronti dei minori, giova premettere brevemente alcuni con-
cetti, dai quali derivano fondamentali distinzioni sul piano
operativo.
A volte, le condizioni di disagio e di devianza sono state as-
similate, ricomprendendo situazioni molto dierenti fra loro,
quali, ad esempio, la tossicodipendenza, l’alcolismo, la prosti-
tuzione, ovvero la protesta giovanile, specie ove manifestata
con modalità violente, e persino il mero stato di indigenza.
In realtà, per disagio deve intendersi una situazione di dif-
coltà familiare o ambientale o relazionale, che incia, ovvero
ostacola il corretto sviluppo del minore e levoluzione della sua
personalità.
La devianza consiste, invece, in comportamenti che si pon-
gono in contrapposizione ai fondamentali principi sociali o del
vivere civile.
Le azioni devianti possono essere dirette nei confronti dello
stesso soggetto che le compie, come, ad esempio, le fughe da
casa, le inadempienze scolastiche, la tossicodipendenza e l’al-
colismo, la dipendenza dalle nuove tecnologie, quali telefoni
cellulari o la rete web, o comportamenti autodistruttivi, con

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