Tecniche applicative di contabilità generale

AutoreFabio Caputo - Roberta Fasiello - Francesca Imperiale
Pagine447-517
CAPITOLO VI
TECNICHE APPLICATIVE
DI CONTABILITÀ GENERALE
di Fabio Caputo*, Roberta Fasiello** e Francesca Imperiale***
SOMMARIO: 1. Il funzionamento dei conti a carattere transitorio. – 2. Le tecniche di
utilizzazione dei fondi per rischi ed oneri futuri. – 3. La rilevazione delle rima-
nenze di magazzino. – 3.1. Natura e origine delle rimanenze di magazzino. – 3.2.
Il procedimento dell’inventario intermittente. – 3.3. Il funzionamento dei conti
accesi alle variazioni delle rimanenze. – 3.4. Il procedimento dell’inventario per-
manente. – 3.5. I conti lavorazione. – 4. Le operazioni sui cespiti ammortizzabili.
– 5. Le operazioni di leasing. – 6. Le rivalutazioni economiche dei fattori produt-
tivi di lunga durata. – 7. La rilevazione dei contributi pubblici.
1. Il funzionamento dei conti finanziari presunti a carattere tran-
sitorio***
Nell’ambito delle scritture di chiusura si sono riscontrati alcuni
conti che assumono ruolo transitorio, esaurendo la loro funzione subi-
to dopo la riapertura dei conti con immediata chiusura nel Conto Eco-
nomico generale (è il caso ad esempio delle rimanenze e dei risconti).
Ulteriori esempi di conti transitori sono rappresentati dai conti fi-
nanziari presunti (ratei, partite attive e passive da liquidare) che sor-
gono in chiusura dell’esercizio con il compito di misurare le integra-
zioni di valori approssimati o congetturati, costitutivi di componenti
negativi e positivi di reddito a manifestazione finanziaria futura.
La funzione di tali conti transitori è, dunque, da un lato, quella
di dare espressione monetaria (ancorché presunta) all’imputazione
dell’effetto economico di fatti amministrativi che, alla chiusura dell’e-
sercizio, non hanno ancora avuto manifestazione finanziaria e, da altro
lato, quella di evitare, al momento della verificazione nell’esercizio
successivo dell’evento connesso, il doppio transito del componente
economico.
448 Parte Seconda – Le scritture complesse: la contabilità generale
Si consideri, ad esempio, la presenza di Fatture da ricevere pro-
venienti dall’esercizio precedente € 6.000 per acquisto merci (rile-
vate attraverso la scrittura di integrazione Conto Economico a Fat-
ture da ricevere, e con la scrittura di chiusura Fatture da ricevere a
Bilancio di chiusura). Alla riapertura dei conti si avranno le seguenti
scritture.
Libro Giornale:
1/1
1/1 ….
…. Bilancio di apertura
Fatture da ricevere 6.000 6.000
Con tale scrittura si procede alla riapertura del conto Fatture da
ricevere che rappresenta un debito presunto per beni (merci, materie,
ecc.) già acquistati e ricevuti dall’impresa nell’esercizio precedente,
senza, tuttavia, aver ancora ricevuto la regolare fattura.
Affinché tale conto completi la propria funzione transitoria, dopo
le scritture di riapertura occorrerà attendere la data di verificazione
dell’evento a cui lo stesso si riferisce1.
Quindi, ipotizzando il ricevimento della fattura (IVA 21%) in data
6/1/n+1, la scrittura relativa sarà:
1 Alternativamente, vi è chi ritiene che il conto in questione debba chiudersi in apertura dei conti
o direttamente nel conto economico interessato (nel caso specifico Fatture da ricevere a Merci c/
acquisti) o, comunque, nel Conto Economico, per poi rilevare ordinariamente l’operazione di rice-
zione della fattura di acquisto (Merci c/acquisti a Debiti v/fornitori). P. ONIDA, La logica ed sistema
delle rilevazioni quantitative d’azienda, Giuffrè, Milano, 1970, pp. 171-172. G. FERRERO-F. DEZ-
ZANI, Contabilità e bilancio d’esercizio, Giuffrè, Milano, 1983, p. 370. A rigore, tale impostazione
genera dei riflessi non corretti, sul piano della logica contabile reddituale, in quanto in un caso si
favorisce il funzionamento bilaterale di un conto acceso ad un costo di esercizio, nell’altro caso, si
chiude un conto finanziario nell’ambito del Conto Economico.
Cap. VI – Tecniche applicative di contabilità generale 449
Libro Mastro:
(s)
Libro Giornale:
6/1
6/1
6/1
….
….
….
Fatture da ricevere
Erario c/iva
Debiti v/fornitori
6.000
1.260 7.260
Emerge chiaramente che lo scambio di acquisto, documentato dalla
fattura del 6/1/n+1, non evidenzia la rilevazione del tradizionale conto
economico Merci c/acquisti. Tale impostazione discende dal fatto che
l’effetto economico dell’operazione è già stato rilevato nell’esercizio
di competenza attraverso la connessa scrittura di integrazione al 31/12
(Conto Economico a Fatture da ricevere). Ne deriva, quindi, che al
momento della liquidazione del fatto amministrativo (ricevimento
della fattura), tramite l’addebitamento del conto finanziario presunto
Fatture da ricevere si evita correttamente una seconda imputazione
del costo di acquisto a Conto Economico2. In tal modo, l’operazione
esprime una permutazione finanziaria ed il conto transitorio Fatture
da ricevere esaurirà la propria funzione con relativa chiusura.
2 S. ADAMO, Problemi di rappresentazione contabile, in N. Di Cagno-T. Onesti (a cura di), Le
rilevazioni di funzionamento delle imprese, Adriatica Editrice Salentina, Lecce, 1998, p. 315.

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