Sul pubblico ministero nel processo civile
Autore | Cosima Ilaria Buonocore |
Pagine | 55-72 |
C. I. Buonocore
Sul pubblico ministero nel processo civile
COSIMA ILARIA BUONOCORE
SUL PUBBLICO MINISTERO
NEL PROCESSO CIVILE*
S: 1. Introduzione. – 2. Origine e natura del p.m. – 3. Le funzioni e i po-
teri del p.m. – 4. Continua. Il potere di impugnazione e l’intervento del p.m. in
Cassazione. – 5. Forme, termini, mancato intervento e responsabilità del p.m. –
6. Conclusioni e prospettive.
Il p.m., in uno Stato liberale e democratico, do-
vrebbe avere assai poco a che vedere col processo ci-
vile, nel quale l’interesse pubblico è abbondantemen-
te tutelato e protetto dalla presenza del giudice.
F. C, L’agonia del pubblico ministero, in
Foro it., 1993, I, c. 14.
1. – Il pubblico ministero nell’ordinamento italiano è preordinato alla
protezione dell’interesse pubblico, della collettività, e alla persecuzione delle
eventuali sue violazioni. Le sue nalità e i suoi compiti sono consentanei in
via primaria all’esercizio dell’azione penale, per il quale è titolare esclusivo
del potere di azione.
La sua presenza è, pertanto, legata al fatto che l’interesse alla punizione
dei reati è pubblico ed indisponibile, anche quando si afanca ad un conco-
mitante interesse dei privati, e mal si concilia con la natura e gli scopi del
processo civile, il quale, invece, è sede, per elezione, della tutela degli inte-
ressi privati disponibili, rimessi alla volontà dei litiganti1.
* Il presente lavoro riproduce, con alcuni adattamenti e aggiunta di note, l’intervento tenuto a
Varsavia il 16 maggio 2011, in occasione del convegno «Crisi della divisione dei poteri» svoltosi
presso la Facoltà giuridica dell’Università degli studi di Lazarski, in Varsavia ed organizzato dal
Cediclo – Centro di Studi, Diritti e Culture Latine e Pre-Latine ed Orientali – dell’Università degli
studi di Bari e dalla Facoltà di Lazarki. L’origine rende ragione del tenore discorsivo.
1 Sul pubblico ministero nel processo civile, v. F. C, L’agonia del pubblico ministero
nel processo civile, in Foro it., 1993, I, c. 12 ss. e in Materiali per lo studio dell’ordinamento giudi-
ziario, Esi, Napoli, 2001, p. 185 ss.; I., Mantenimento per i gli naturali, competenza del giudice
e intervento del p.m., in Foro it., 1997, I, c. 62 ss.; E. A, Il pubblico ministero nel nuovo
processo civile, in Riv. dir. proc., 1941, I, p. 212 ss.; F. C, Mettere il pubblico ministero
56 Annali della Facoltà di Giurisprudenza di Taranto — Anno IV
Alla luce di queste connotazioni del ruolo del p.m., la sua presenza nel
processo civile ha destato ragionevoli e fondate perplessità, perché, nel par-
tecipare, dà luogo a rilevanti anomalie, a causa della sua doppia anima, di
parte e di magistrato: come parte non può essere condannato al pagamento
delle spese e le stesse non gli possono essere refuse nel caso di soccomben-
za della controparte del giudizio; come magistrato, mantiene le medesime
prerogative dei suoi colleghi addetti alla «giudicante», ma non può emettere
sentenze.
Le specicità, pertanto, sono diverse e giusticano una riconsiderazione
dell’istituto, non foss’altro che per rileggere i contorni della gura del p.m.
nel processo civile, per il quale appare utile partire dal fondamento norma-
tivo, che si rinviene essenzialmente: a) nella Costituzione; b) nel c.p.c. e
sull’ordinamento giudiziario; e) nelle leggi emanate all’indomani dell’unità
d’Italia (r.d. 6 dicembre 1865, n. 2626 e l. 8 giugno 1890, n. 6878); f) e della
caduta del fascismo (d.lgt. 31 maggio 1946, n. 511).
La Costituzione, approvata il 22 dicembre 1947 (ed entrata in vigore il 1°
gennaio 1948), dopo aver affermato all’art. 104 il principio secondo il quale
la magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro
potere, e all’art. 107 che i magistrati sono inamovibili e si distinguono fra
loro solo per diversità di funzioni, aggiunge, a proposito del p.m. che egli
gode delle garanzie stabilite nei suoi riguardi dalle norme sull’ordinamento
giudiziario (107, ult. comma), e che la legge gli assicura la stessa indipen-
denza riservata ai giudici delle giurisdizioni speciali (108, ult. comma).
al suo posto, in Riv. dir. proc., 1953, I, p. 257 ss.; S. S, In tema di legittimazione del pubblico
ministero nel processo civile, in Giur. it., 1951, I, 2, p. 384 ss.; I., Diritto processuale civile6, Ce-
dam, Padova, 1959, p. 58 e ss.; M. V, Il pubblico ministero nel processo, I e II, Zanichelli,
Bologna, 1965 e 1970; I., Sulla tipicità dell’azione civile del pubblico ministero, in Riv. trim. dir.
proc. civ., 1979, p. 419 ss.; I., Pubblico ministero in diritto processuale civile, in Digesto disc.
priv., sez. civ., XVI, Utet, Torino, 1997, p. 140 ss.; V. V, Il pubblico ministero nel processo
civile italiano, in Riv. dir. proc., 1974, p. 296 ss.; M.T. Z, Diritto processuale civile6, I,
Giuffrè, Milano, 1964, p. 240 ss.; S. C, Manuale di diritto processuale civile, Utet, Torino,
1955, p. 107; G. M, Il p.m. nel processo civile e la condanna nelle spese giudiziali, in
Riv. dir. proc., 1953, I, p. 239 ss.; F. S-L. D B, Pubblico ministero (dir. proc. civ.), in
Novissimo dig. it., XIV, Utet, Torino, 1967, p. 536 ss.; E. G, voce Pubblico ministero, in Enc.
giur. Treccani, XXV, Roma, 1991, p. 1 ss.; F. M D R, voce Pubblico ministero, in
Enc. dir., XXXVII, Giuffrè, Milano, 1988, p. 1077 ss.; G. B, Istituzioni di diritto processuale
civile, I, Cacucci, Bari, 2009, p. 153 ss.; E.T. L, Manuale di diritto processuale civile7, I,
Giuffrè, Milano, 2007, p. 125 ss.; G. M, Manuale di diritto processuale civile5, I, Ce-
dam, Padova, 2009, p. 133 ss.; N. P, Manuale del processo civile2, Giuffrè, Milano, 2010, p.
163 ss.; A. P P, Lezioni di diritto processuale civile5, Esi, Napoli, rist. 2010, p. 295 ss.;
C. P, Il processo civile. Sistema e problematiche2, I, Giappichelli, Torino, 2010, p. 305 ss.; G.
V, Diritto processuale civile, I, Zanichelli, Bologna, 2010, p. 186 ss.; E. R-M. V-
, Diritto processuale civile, Giuffrè, Milano, 2011, p. 63 ss.; C. M, Diritto processuale
civile21, I, Giappichelli, Torino, 2011, p. 457 ss.; G. A-F. D S-L. M, Corso
base di diritto processuale civile3, Cedam, Padova, 2008, p. 203 ss.; L.P. C, Lezioni sul
processo civile5, (a cura di L.P. C-C. F-M. T), I, Il Mulino, Bologna, 2011,
p. 202 ss.; C. C, Spiegazioni di diritto processuale civile, II, Giappichelli, Torino, 2010, p.
232 ss.; F.P. L, Diritto processuale civile6, I, Giuffrè, Milano, 2011, p. 145 ss.; G. S,
Ordinamento giudiziario e forense3, Giuffrè, Milano, 2010.
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