Lo straniero, l?incontro con il diritto italiano e il ruolo delle professioni legali
Autore | Andrea Fusaro |
Pagine | 145-158 |
145
rivista di diritto privato Problemi delle professioni
3/2010
Lo straniero, l’incontro con il diritto italiano
e il ruolo delle professioni legali*
di Andrea Fusaro
SOMMARIO: 1. Insidie e trabocchetti nascosti nel linguaggio giuridico. – 2. L’incidenza dei
fenomeni migratori. – 3. Intensicazione della contrattazione degli stranieri. – 4. L’accer-
tamento della capacità negoziale. – 5. L’identicazione dello straniero. – 6. Forme di
matrimonio… – 6.1 … di scioglimento. – 6.2 … di adamento. – 6.3 … di regimi
patrimoniali. – 7. Il controllo condotto sui documenti stranieri. – 8. La mediazione cultu-
rale nella contrattazione. – 9. L’apporto del notariato alla tutela dei diritti dello straniero.
1. Quale signicato può assumere la domanda “le piace il cavallo?” rivolta ad un
interlocutore proveniente da una tradizione dove – a dierenza da quella del parlan-
te – la carne di cavallo è commestibile? Essa potrebbe evocare in lui non solo l’im-
magine dell’animale elegante, ma pure quella del letto saporito.
La conversazione imbastita tra soggetti appartenenti a culture distanti, i quali
non siano avvertiti circa le insidie racchiuse in questi “falsi amici”, rischia di trasfor-
marsi in una commedia degli equivoci.
Si narra che qualche decennio addietro certi magnati arabi, soltanto dopo aver
perfezionato ingenti investimenti immobiliari a Londra, abbiano scoperto che buo-
na parte dei loro nuovi possedimenti non sarebbero passati alle generazioni succes-
sive, trattandosi di “leasehold”, quindi titolarità a tempo, la cui scadenza varia nel
caso concreto(e sembra che molte fossero assai ravvicinate).
La conclusione di accordi, la stipula di contratti, tra soggetti provenienti da tra-
dizioni dierenti impone una mediazione, culturale prima che giuridica, laddove
sono coinvolte le connessioni tra lingua e diritto1.
Si ripete spesso che occorre una mediazione tanto più profonda quanto maggio-
re è la distanza che separa i due contesti, ma ha fatto scalpore la notizia diusa un
* Testo dell’intervento presentato al convegno su “Diritto interculturale. Ordine democratico e prassi giuridi-
che” tenutosi il giorno 22 maggio 2009 a Genova, organizzato dall’associazione IDEDI («Intercultura,
Democrazia, Diritto»), con il patrocinio della Facoltà di Giurisprudenza e del Consiglio notarile dei Distret-
ti notarili riuniti di Genova e Chiavari.
1 R.Sacco, Introduzione al diritto comparato, Torino, 1992, p. 12 ss. sottolinea lo speciale signicato di lingua e
diritto: come gli individui di una stessa società non possono comprendersi se non parlano la stessa lingua,
ugualmente una regola giuridica per disciplinare un rapporto deve avere lo stesso signicato per tutte le parti.
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