Lo statuto del contribuente nell'attuazione del federalismo fiscale

AutoreAntonio Uricchio
Pagine77-93
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ANTONIO URICCHIO
LO STATUTO DEL CONTRIBUENTE
NELL’ATTUAZIONE DEL FEDERALISMO FISCALE
SOMMARIO: 1. La stratificazioni delle fonti normative in materia di diritti del
contribuente e poteri normativi degli enti locali. - 2. L’attuazione dello Sta-
tuto da parte degli enti locali: un bilancio a dieci anni dalla data di entrata in
vigore. - 3. La capacità condizionante dello Statuto del contribuente sulla
produzione normativa di Regioni ed enti locali nella legge delega n 42 del
2009 in materia di federalismo fiscale.
1. La stratificazioni delle fonti normative in materia di diritti del
contribuente e poteri normativi degli enti locali
Come evidenziato nella letteratura straniera1, i diritti del con-
tribuente possono essere classificati in più categorie a seconda della
natura delle fonti che ne assicurano la tutela: comunitarie e costitu-
zionali, leggi statali o regionali, regolamenti degli enti locali. In
particolare, Duncan Bentley propone la distinzione tra primary
legal rights, garantiti da costituzioni nazionali e convenzioni inter-
nazionali, secondary legal rights, riconosciuti dalla legislazione or-
dinaria, primary administrative rights previsti da atti normativi del-
la pubblica amministrazione and secondary administrative rights la
cui tutela appare doverosa in forza della prassi amministrativa.
La stratificazione delle fonti normative in materia appare peral-
tro conseguenza della lenta ma inesorabile elevazione dei livelli di
tutela delle posizioni giuridiche del contribuente nei diversi paesi
1 Cfr. D. BENTLEY, Classifying taxpayers’ rights in Taxpayers’ rights: an
International perspective, School of law, Bond University Gold Coast, 1998,
16, riprende tale distinzione B. BRZEZINSKI, Taxpayers’ rights: some theoret-
ical issues in W.Nykiel – M. Sek, Protection of taxpayers’ right, Varsavia,
2009, 24.
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europei sia in forza del processo di armonizzazione fiscale2 che a
fronte del rafforzamento dei poteri di indagine delle amministra-
zioni finanziarie3. Largamente avvertita è l’esigenza di un “si-
stema di tutele” attraverso l’adozione di una taxpayers’ charter a
livello europeo4, espandendo le garanzie costituzionali nei diver-
si Stati e valorizzando la legislazione nazionale che, pur nelle
diverse denominazioni (statuto, carte dei diritti, legge generale)5,
disciplina i diritti dei contribuenti. Non può tuttavia sfuggire
che, mentre tende a delinearsi un nucleo minimo di diritti fon-
damentali oggetto di tutela in ambito comunitario e internazio-
nale (soprattutto per effetto della spinta della giurisprudenza
2 Cfr. D. DEAK, Harmonization in Community law and enforcement of
rights in tax law, in Intertax, vol. 36, 2008, 478 il quale sottolinea come il raffor-
zamento dei diritti del contribuente sia strettamente correlato al tema dell’armo-
nizzazione delle legislazioni fiscali degli Stati membri anche e soprattutto in for-
za dei principi di non discriminazione e di equivalenza.
3 Cfr., sul tema, A. VIOTTO, I poteri di indagine dell’amministrazione finan-
ziaria nel quadro dei diritti inviolabili sanciti dalla Costituzion e, Milano, 2002.
4 Si veda la proposta di uno Statuto del contribuente europeo avanzata al
Parlamento europeo nel maggio 2008 dall’ordine dei commercialisti di Milano.
Da più parti è stata auspicata l’adozione di un protocollo alla convenzione euro-
pea dei diritti dell’uomo che possa avere ad oggetto i diritti del contribuente e
che possa integrare quello riguardante i diritti di proprietà. Non mancano poi inter-
venti della dottrina tributaria che ritengono indifferibile il superamento dell’interpre-
tazione restrittiva dell’art. 6 della CEDU accolta dalla Corte europea dei diritti
dell’uomo. Sugli orientamenti della giurisprudenza della Corte di Strasburgo
(casi Ferrazzini, Iussila, Ravon) si vedano le analisi accurate di M. GREGGI,
La rilevanza fiscale della convenzione europea sui diritti dell’uomo:
dall’interessa fiscale al principio di non discriminazione in Riv. sc. fin. dir.,
2000, 412; ID., The protection of human rights and the right to a fair trial in
the light of the Jussila case, Intertax, 2007, vol. 35, issue 11. Nel senso
dell’applicazione delle norme della convenzione alla materia tributaria anche
P. BAKER, Taxation and the european convention on Human rights, in Brit-
ish tax review, 2000, n. 4, 235; ID., Decision in Ferrazzini: Time to reconsid-
er the application of the european convention on Human right to the tax mat-
ters, in Intertax, 2001, vol. 29.
5 Per una comparazione delle diverse disposizioni in materia adottate a
livello internazionale cfr. Taxpayers’ Rights and Obligations:A Survey of the
Legal Sltuation In OECD Countries, OECD Publications, Parigi, 1990. Tra le
diverse norme adottate si ricordano per il Regno Unito, il taxpayer’s charter, ap-
provata nel 1988, per la Francia, la carte du contribuable, approvata nel 1975,
per la Spagna, la ley de derechos y garantias de los contribuyentes, n. 1 del 26
febbraio 1998.

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