Lo stato di necessità

AutoreMassimiliano di Pirro
Pagine213-222

Page 213

@1 Fondamento della scriminante

L’art. 54 c.p. stabilisce che "non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo. Questa disposizione non si applica a chi ha un particolare dovere giuridico di esporsi al pericolo.

La disposizione della prima parte di questo articolo si applica anche se lo stato di necessità è determinato dall’altrui minaccia; ma, in tal caso, del fatto commesso dalla persona minacciata risponde chi l’ha costretta a commetterlo".

Esempi classici di stato di necessità sono quelli del naufrago che colpisce un altro naufrago per aggrapparsi a un salvagente capace di sostenere una sola persona, oppure dell’alpinista che, per salvarsi, taglia la corda che lo lega al compagno.

Si tratta di un’ipotesi molto simile a quella della legittima difesa; in questo caso, però, non viene leso il diritto dell’aggressore, ma viene offeso un estraneo, cioè un soggetto che non ha determinato la situazione di pericolo (Antolisei).

Alcuni autori individuano il fondamento dello stato di necessità nel venir meno della colpevolezza, attesa l’inesigibilità di un comportamento diverso da parte di chi si trova esposto al rischio di subire un danno grave alla persona (Scarano). In tale prospettiva, la condotta diversa e lecita non è esigibile perché sarebbe impossibile pretendere il rispetto della norma penale da chi si trova in una situazione che priva di ogni possibilità di scelta di fronte alla necessità di evitare il male prospettato.

Detto fondamento della scriminante presuppone che una minaccia può determinare lo stato di necessità solo se il soggetto la percepisce e viene, quindi, da essa condizionato a commettere il fatto.

Un diverso orientamento, invece, afferma che il fondamento della scriminante risiede nel bilanciamento degli interessi in gioco: nel conflitto

Page 214

tra più interessi contrapposti l’ordinamento assegna prevalenza a quello maggiore (Grosso).

@2 Presupposti

La scriminante in esame è una fattispecie utilitaristica, rivolta cioè a far ricadere su altri il pericolo che incombe sulla propria persona.

Affinché non diventi una scriminante immorale il legislatore ha previsto una serie di presupposti necessari affinché possa operare lo stato di necessità. Analizziamoli singolarmente.

@@a) Il pericolo di un danno grave alla persona

In primo luogo, ai fini dell’applicabilità dell’art. 54 c.p., deve sussistere il pericolo di danno grave alla persona, riferito al pericolo di danno all’integrità fisica (Nuvolone), alla libertà personale, alla libertà sessuale, al pudore, all’onore (Antolisei), alla riservatezza, all’impossibilità di vivere dignitosamente in relazione alle proprie condizioni di salute (Trib. CataniaMascalucia, 26-3-2003) e, più in generale, a qualunque bene personale giuridicamente rilevante (FiandacaMusco) tutelato in ambito penale o extrapenale (deve escludersi, invece, che costituisca "danno alla persona" un danno di natura patrimoniale, sia pure di rilevante entità).

In quest’ottica, merita particolare apprezzamento l’orientamento giurisprudenziale volto a riconoscere il danno grave alla persona in presenza di una situazione di pericolo per i diritti inviolabili della persona previsti dalla Costituzione, affermando così la non punibilità del soggetto che, a causa delle precarie condizioni economiche, abbia occupato temporaneamente una casa abbandonata rurale, poiché il diritto all’alloggio rappresenta un bisogno primario della persona (Pret. Gallipoli 16-11-1995).

Questo orientamento è stato ribadito, di recente, dalla Cassazione (Cass., II, 26-9-2007), secondo la quale, ai fini del riconoscimento dell'esimente dello stato di necessità ex art. 54 c.p., nel concetto di danno grave alla persona rientrano anche situazioni che pongono in pericolo solo indirettamente l'integrità fisica in quanto attentano alla sfera dei beni primari collegati alla personalità, tra i quali deve essere ricompresa anche l'esigenza di un alloggio

Tale interpretazione estensiva del concetto di danno grave alla persona, mediante l'inclusione dei diritti inviolabili, impone un’attenta indagine

Page 215

giudiziaria diretta a circoscrivere la sfera di azione dell’esimente ai soli casi in cui siano indiscutibilmente presenti gli altri elementi costitutivi della stessa, quali i requisiti della necessità e dell’inevitabilità del pericolo, tenuto conto delle esigenze di tutela dei diritti dei terzi, diritti che non possono essere compressi se non in condizioni eccezionali e chiaramente comprovate. Pertanto, in caso di occupazione abusiva di un immobile, occorre valutare lo stato di indigenza del soggetto, l'esigenza di tutela di eventuali figli e la minaccia dell'integrità fisica degli stessi.

La valorizzazione dei diritti inviolabili della persona si ritrova anche in Cass. 7-10-1981, secondo cui poiché rientra fra i diritti inviolabili della persona quello all’educazione e alla corretta strutturazione della propria personalità, agisce in stato di necessità il padre di un minore (nella specie: ragazza tredicenne) che abusivamente costruisca un vano aggregato alla abitazione familiare per sottrarre tale minore alla promiscuità con gli altri familiari.

Il pericolo di danno grave alla persona è stato riconosciuto...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT