LEGGE REGIONALE 23 luglio 2012, n. 41 - Disposizioni per il sostegno all'attivita' vivaistica e per la qualificazione e valorizzazione del sistema del verde urbano.

(Pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 41 del 1° agosto 2012) IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA Promulga

la seguente legge:

(Omissis).

Art. 1

Oggetto e finalita' della legge 1. La Regione Toscana, con la presente legge, interviene a sostegno dell'attivita' vivaistica al fine di valorizzarne la funzione economica, sociale e ambientale, garantendo l'obiettivo della sostenibilita'.

2. La Regione Toscana promuove lo sviluppo e la qualificazione delle aree a verde come strumento di valorizzazione del paesaggio e come strumento di contrasto e contenimento delle emissioni climalteranti in atmosfera e della difesa delle falde freatiche in area urbana, come componente strutturale del sistema citta' destinate ad elevare il confort e il benessere urbano.

3. Per attivita' vivaistica si intende l'attivita' professionale di produzione e vendita di vegetali, di prodotti vegetali e dei relativi materiali di propagazione.

4. L'attivita' vivaistica e' un'attivita' agricola e puo' essere esercitata in qualsiasi territorio classificato agricolo.

Art. 2

Obiettivi e ambiti di intervento 1. La Regione promuove, all'interno dei propri atti di programmazione, misure e azioni per:

  1. favorire la competitivita' delle imprese vivaistiche mediante il rafforzamento di fattori concorrenti a realizzare la migliore azione delle aziende sui mercati;

  2. favorire l'ammodernamento delle strutture e degli impianti aziendali delle imprese vivaistiche al fine di una implementazione dell'ecoefficienza;

  3. favorire nell'ambito del settore vivaistico la ricerca, l'innovazione e la sperimentazione, anche attraverso il sostegno alle aggregazioni di imprese all'interno delle aree vocate, la costituzione di reti per l'innovazione ed il trasferimento di conoscenza fra istituzioni scientifiche e imprese del settore per:

    1) la competitivita' delle imprese sul mercato;

    2) la produzione di energie rinnovabili da fonti agricolo forestali;

    3) la conservazione del germoplasma forestale autoctono, in coerenza con gli interventi della Regione in materia;

    4) la diffusione di metodi di produzione a basso impatto ambientale che limitino il ricorso a prodotti fitosanitari potenzialmente dannosi per l'ecosistema e per le specie animali e vegetali;

    5) la produzione di compost di qualita' come ammendante nel settore agricolo, secondo modalita' compatibili con la salvaguardia delle risorse naturali;

    6) il riutilizzo degli scarti verdi aziendali nell'ambito dell'azienda stessa o in forme associate.

  4. diffondere la realizzazione di bacini aziendali e multiaziendali di accumulo delle acque piovane ad uso irriguo, di reti di distribuzione delle acque irrigue nonche' delle acque di risulta e di quelle di dilavamento delle superfici interessate, degli impianti di raccolta, trattamento, smaltimento e riuso delle acque aziendali;

  5. sostenere l'attivita' di formazione, aggiornamento professionale e specializzazione degli operatori delle attivita' vivaistiche, nonche' degli operatori in materia di giardineria e di forestazione urbana, ingegneria naturalistica e paesaggistica, attraverso il sistema della formazione professionale, di cui alla legge regionale 26 luglio 2002, n. 32 (Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro);

  6. sostenere gli enti locali per la realizzazione o ristrutturazione delle componenti del sistema del verde e di qualificazione del paesaggio urbano, ai sensi della normativa vigente, favorendo la costituzione di azioni intercomunali, di programmazione e di gestione consociata tra comuni;

  7. sostenere iniziative, sia pubbliche sia private, per la realizzazione o ristrutturazione del verde urbano, con criteri di sostenibilita' e finalizzati al rimodernamento e all'implemento delle superfici verdi urbane, con particolare attenzione alle creazioni di spazi verdi fruibili e di spazi verdi destinati all'agricoltura amatoriale e sociale ed alla produzione di energie rinnovabili, individuando nella procedura dei bandi la forma piu' idonea per promuovere gli interventi;

  8. promuovere misure ed azioni volte a favorire le finalita' di cui al presente articolo quali buone pratiche nell'ambito della economia verde;

  9. promuovere progetti sperimentali di coordinamento tra le aziende, finalizzati alla formazione di spazi verdi di connettivita' ai sensi dell'art. 6, comma 1, nonche' alla formazione di attrezzature e servizi comuni e misure per l'accessibilita'.

    2. Le misure a favore degli interventi per l'ammodernamento, o la realizzazione di strutture comprensoriali o...

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