Social media e fenomeni intimidatori nei confronti degli amministratori locali

• Autore: Saulle Panizza
• Carica: L'A. è professore ordinario di Diritto costituzionale presso il Dipartimento di scienze politiche dell'Università di Pisa
• Pagine: 259-272

Social media e fenomeni intimidatori

nei confronti degli amministratori locali

SAULL E PANIZ ZA∗

SOMM ARI O:1. Un recente intervento legislativo volto a inaspr ire le sanzioni per gli

atti intimidatori nei confronti degli amministratori locali – 2. Le ragioni che hanno

portato alla approvazione della legge n. 105/2017 – 3. I risultati contenuti nella Rela-

zione della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle intimidazioni

nei confronti degli amministratori locali, istituita con deliberazione del Senato della

Repubblica del 3 ottobre 2013 – 4. Atti intimidatori e social media: alla ricerca di una

possibile relazione – 5. Le conclusioni della Relazione e il sostanziale recepimento nella

normativa specif‌icamente approvata – 6. Le possibili conseguenze applicative della

nuova normativa – 7. I rif‌lessi sul rapporto tra intimidazioni e social media

1.

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All’interno di un contesto che evidenzia la sempre maggior rilevanza dei

social media in molti e distinti ambiti, ben testimoniato da questo numero

monograf‌ico di “Informatica e diritto”, vi è un prof‌ilo che non risulta parti-

colarmente approfondito, ma che un qualche interesse sembra suscitare. È

quello rappresentato dall’uso dei social media in funzione intimidatoria nei

confronti di amministratori locali, a vari livelli.

Si tratta di un fenomeno che poteva forse essere immaginato, ma che solo

in epoca recente ha cominciato ad essere supportato da alcuni riscontri. I dati

di cui si dispone, tuttavia, non paiono ancora suff‌icienti per una elaborazione

compiuta.

È però forse possibile provare ad abbozzare un primo esame, e l’occasione

è offerta dall’avvenuta pubblicazione sulla Gazzetta Uff‌iciale n. 157 del 7

luglio 2017 della legge n. 105, recante Modif‌iche al codice penale, al codice di

procedura penale e al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica

16 maggio 1960, n. 570, a tutela dei Corpi politici, amministrativi o giudiziari e

dei loro singoli componenti.

∗

L’A. è professoreordinario di Diritto costituzionale presso il Dipar timentodi scienze

politiche dell’Università di Pisa.

Edizioni Scientif‌iche Italiane ISSN 0390-0975 ISBN 978-88-495-3707-9