Sindacato e immigrazione

AutoreOrnella Bianchi
Pagine59-64
Sindacato e immigrazione
O B
Gli scritti di Bruno Veneziani sul diritto al lavoro degli immigrati, in partico-
lare Il popolo degli immigrati e il diritto al lavoro: una partitura incompiuta in
AA.VV., Lavoratore extracomunitario ed integrazione europea. Proli giuridici,
Cacucci, Bari 2007, mi hanno suggerito di tornare indietro nel tempo per riper-
correre le prime azioni messe in atto dalle organizzazioni sindacali in difesa dei
diritti della manodopera migrante.
Le presenze straniere nel nostro paese, pur in costante e continua crescita,
hanno stentato ad imporsi all’attenzione del dibattito politico e dell’informazio-
ne mediatica, solo nella seconda metà degli anni settanta la stampa incominciava
a trasmettere, tra pessimismo e difdenza, le prime immagini del lavoro immi-
grato, a denunciarne l’uso concorrenziale e antisindacale nei confronti della ma-
nodopera nazionale ma anche l’impreparazione della società italiana a compren-
derlo. Quanto al dibattito politico il tema dell’immigrazione veniva richiamato
in via episodica e sporadica, per lo più in coincidenza con l’adozione di circolari
amministrative, con il tempo sempre più restrittive, adottate per proteggere la
manodopera nazionale da contingenti disfunzioni del mercato del lavoro o per
un più capillare controllo del territorio in funzione di tutela dell’ordine pubblico.
A fronte del disinteresse delle forze politiche ed istituzionali erano stati in
questi anni i sindacati, d’intesa nella Federazione unitaria, a richiamare l’at-
tenzione sulla questione migratoria nelle sedi europee e internazionali, a con-
frontarsi con i sindacati dei paesi di emigrazione, con le forze politiche ed isti-
tuzionali nazionali. Nel 1970, nella indagine condotta in collaborazione con il
Cnel, la prima indagine sull’emigrazione in Italia, avevano denunciato il trafco
illegale di lavoratori stranieri e proposto per combatterlo l’estensione della nor-
mativa comunitaria anche ai lavoratori extracomunitari, ma anche la denizio-
ne di un Regolamento italiano sulle condizioni di emigrazione per disciplinare
l’intera materia ssandone garanzie, diritti e condizioni minime di emigrazione.
Anche all’interno della Ces, i sindacati italiani contribuivano alla costruzione di
una linea programmatica che, sin dal Congresso straordinario di Copenaghen del
1974, andava assumendo caratteri ed obiettivi deniti, dal riconoscimento della
parità di trattamento e dell’internazionalismo solidale con i paesi in via di svi-
luppo, quali valori fondanti dell’azione sindacale europea, all’istituzione, a Lon-
dra nel 1976, di un Comitato permanente per i lavoratori emigrati, all’impegno
per tutti i sindacati iscritti nel rivendicare il rispetto della normativa comunitaria
(art. 48 del Trattato istituivo della Cee) e internazionale (ratica della Conven-

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT