Simulex: un software sperimentale per la simulazione didattica del processo civile

AutoreNicola Lettieri/Sebastiano Faro
CaricaDottore di ricerca in
Pagine193-210

N. Lettieri è dottore di ricerca in "Telematica e società dell'informazione";

S. Faro è ricercatore presso l'ITTIG/CNR; il software presentato in questo contributo è stato progettato, quale appendice sperimentale della propria ricerca di dottorato, da N. Lettieri, con il supporto tecnico di Vincenzo D'Elia, game designer, e la supervisione di S. Faro.

Page 193

I professori di questa scuola [scuola di perfezionamento] al principio di ogni mese dovrebbero dettare a' giovani tre fatti diversi, che ànno dato o che daranno luogo a tre diverse cause, una cioè civile, criminale l'altra e la terza amministrativa.

I giovani divisi in tre sezioni nel corso del mese dovrebbero occuparsi sotto la direzione de' professori rispettivi alla formazione di un regolare processo sul fatto dettato. Dovrebbero sessionare e discutere circa il modo di introdurre il giudizio e di condurre al termine l'intera procedura. Dovrebbero approfondire, o a meglio dire gli si dovrebbe fare approfondire coi fatti e colla pratica, quanto sia difficile l'introdurre bene un giudizio, quanto sia funesto agl'interessi delle parti l'errare in questo punto specialmente, e perciò di quanta meditazione, di quanto sangue freddo, di quanta preveggenza, di quanta posatezza fia d'uopo nell'avvocato prima di dare alcun passo in giudizio

1.

@1. Simulazioni informatiche e serious games per la didattica del diritto

Il termine simulazione indica generalmente, in ambito informatico, la costruzione e la manipolazione di un modello che riproduce le caratteristiche ed il comportamento di un dato fenomeno. La simulazione può essere utilizzata con finalità diverse: permettere una migliore compren-Page 194sione delle caratteristiche della realtà simulata; prevedere future evoluzioni della realtà simulata; offrire semplicemente occasioni di divertimento (come nel caso dei videogame)2.

La simulazione può essere usata anche con finalità didattiche, sia nel contesto della formazione universitaria sia in quello della formazione professionale.

In una simulazione didattica viene presentata una particolare situazione al discente; questi assume un ruolo e prende decisioni man mano che la situazione propostagli evolve. Una delle caratteristiche di questo tipo di simulazione è che il discente viene messo in condizione di conoscere, analizzare e risolvere problemi di difficoltà crescente e quindi di imparare meglio come affrontarli successivamente, nel corso della sua attività lavorativa, in un contesto reale. La simulazione inoltre dà al discente l'opportunità di sperimentare soluzioni diverse per un medesimo problema, verificando concretamente gli effetti che da ciascuna soluzione possono derivare. Quando una simulazione didattica è ben progettata, fornisce al discente risposte differenti sulla base delle scelte da questo compiute, dandogli l'opportunità di modificarle, di vedere i risultati che da esse derivano, di ripetere le diverse fasi dell'attività simulata fino all'acquisizione delle abilità o delle competenze che gli si vogliono insegnare.

Gli orientamenti didattici di matrice costruttivistica individuano nella simulazione un importante supporto formativo, in grado di offrire nuove occasioni di apprendimento esperienziale che stimolano non solo i processi astratti di analisi e di sintesi, ma anche risposte di tipo comportamentale. Nel raffronto con i tradizionali strumenti di formazione (la lezione frontale, innanzitutto) emerge immediatamente un aspetto peculiare della simulazione: le esperienze verbali generate dall'insegnamento tradizionale non sono in grado di offrire allo studente l'esperienza concreta dell'applicazione delle nozioni che ha studiato e delle conseguenze delle azioni pratiche intraprese sulla base delle nozioni stesse. La simulazione può, allora, colmare la distanza tra teoria e pratica.

Queste caratteristiche della simulazione sono state fortemente rafforzate dall'uso degli strumenti informatici e telematici. Scenari incredibil-Page 195mente realistici e ambienti interattivi che aiutano gli studenti ad "apprendere facendo" possono essere creati grazie ai più recenti sviluppi delle tecnologie informatiche, in particolare di quelle alla base delle applicazioni di "realtà virtuale". L'uso di strumenti informatici per la realizzazione delle simulazioni offre una serie di vantaggi: non solo permette di rappresentare situazioni molto diverse rispetto a quelle riproducibili attraverso le simulazioni non informatiche ma consente anche di presentare tutti gli aspetti di una determinata situazione in contemporanea. I sistemi di simulazione informatica, inoltre, sono in grado di raccogliere informazioni sull'attività svolta da ciascun discente e quindi di elaborare tali informazioni per valutarne le prestazioni; essi possono anche proporre situazioni di complessità differente tenendo conto delle capacità manifestate da ciascun discente. In aggiunta a tutti questi vantaggi, il computer può prendere parte esso stesso alla simulazione, interpretando uno o più ruoli3.

Considerazioni analoghe possono essere formulate a proposito dei c.d. serious games, fenomeno che proprio negli ultimi anni sta conoscendo un notevole sviluppo4. I serious games sono simulazioni interattive nelle quali l'elemento ludico, fortemente sviluppato, si associa alle finalità formative, offrendo scenari simulati della realtà caratterizzati da un elevatissimo livello di realismo.

Giochi e simulazioni condividono le medesime caratteristiche di fondo, ma mentre i primi sono orientati al raggiungimento di uno specifico obiettivo da parte del giocatore, le simulazioni sono normalmente "aperte", il risultato finale cioè non è predeterminato ma deriva dalle scelte degli utenti.

L'uso delle simulazioni informatiche è una idea relativamente nuova, benché i primi esempi risalgano agli anni Sessanta. Fra i settori nei quali le simulazioni sono state proficuamente impiegate rientrano l'economia, la gestione delle imprese, le scienze sociali. Nella formazione giuridica, invece, l'uso delle simulazioni informatiche appare ancora marginale, nonostante ci siano molte ragioni per ritenere che esse possano rappre-Page 196sentare uno strumento idoneo per l'insegnamento tanto delle nozioni teoriche quanto delle abilità pratiche proprie del giurista. Attualmente sono principalmente tre le categorie di applicazioni informatiche utilizzate nella formazione giuridica: sistemi che offrono risorse informative, sistemi di comunicazione, tutor interattivi. Con riguardo a questa ultima categoria, le simulazioni appaiono una evoluzione rispetto agli attuali e ben consolidati sistemi rappresentati dagli interactive courseware packages5.

Un numero ormai consistente di studi teorici e di sistemi di simulazione informatica per la didattica del diritto concretamente realizzati confermano la rilevanza del tema.

La riflessione teorica su questa materia risale agli inizi degli anni Settanta del secolo scorso6, quando, comunque, l'applicazione degli strumenti informatici al diritto era ancora in una fase che si può definire pionieristica. In un diverso contesto, il dibattito sul tema è ripreso due decenni dopo, negli anni Novanta7, quando, in particolare nell'ambiente delle law school del mondo anglosassone, è emerso un sostanziale e sempre più crescente interesse per l'uso delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione nella didattica giuridica. Da varie analisi8 emerge che la simulazione informatica è un tema che merita di essere studiato, anche se la didattica del diritto rimane ancora saldamente ancorata, anche nel mondo anglosassone, agli strumenti tradizionali, quali le lezioni frontali, i seminari, lo studio dei manuali.

Per quello che riguarda le realizzazioni, esistono numerosi esempi di simulazioni informatiche, che presentano un diverso grado di complessità. In particolare emergono tre diversi modi di utilizzare il computerPage 197 (intendendo fare sinteticamente riferimento, con questa espressione, in generale alle tecnologie ed alle applicazioni informatiche e telematiche, compresa la rete Internet). Innanzitutto, nella maniera più semplice, come mezzo di comunicazione. C'è poi il caso in cui il computer è usato non solo per comunicare, ma anche per raccogliere e gestire i materiali, anche multimediali, che devono essere utilizzati dai partecipanti alla simulazione o che vengono prodotti da questi e per registrare e monitorare la loro attività. In maniera più avanzata, infine, il sistema informatico, insieme alle funzioni fin qui dette, assume pure uno o più ruoli nella simulazione; inoltre, guida il percorso del discente, gli propone delle scelte e reagisce in modi diversi ai diversi input che possono provenire da questo. Entrano in gioco in questo caso tecniche di programmazione di intelligenza artificiale, nel senso più ampio del termine, tese a realizzare sistemi caratterizzati dalla interattività9.

@2. Simulex, tech demo di un software di simulazione didattica

Questo testo illustra brevemente alcuni dei risultati conseguiti da una ricerca condotta, nell'ambito del dottorato in "Telematica e società dell'informazione", presso...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT