SIAM. Un sistema intelligente integrato per l'acquisizione, l' organizzazione e la gestione dell' informazione giuridica in linea

AutoreElio Fameli
Pagine155-172

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@1. Fonti dell'informazione giuridica in linea e modalità d'acquisizione e gestione della documentazione giuridica personale

Grazie ai più recenti sviluppi delle tecnologie informatiche e telematiche, attualmente il materiale documentario necessario allo Svolgimento dell'attività del teorico come dell'operatore giuridico - in qualunque settore del diritto e con riferimento a una qualsiasi funzione professionale a asso riferibile - può essere in prevalenza acquisito mediante la consultazione dei numerosi archivi giuridici in linea, diversi per struttura e caratteristiche e disponibili soprattutto nell'ambito dei sistemi della Corte di Cassazione, della Camera dei Deputati, del Senato della Repubblica e del Poligrafico dello Stato, oltre che dei vari sistemi informativi specialistici realizzati da enti e organi pubblici, ma anche da istituzioni e imprese private, e diffusi attraverso i canali dell'editoria tradizionale ed elettronica (opere a stampaPage 156 e CD-ROM), ovvero all'interno delle reti telernatiche internazionali (in particolare, Internet1).

Sulla facilità d'impiego, ma anche sull'affidabilità ed efficienza dei sistemi di reperimento (e quindi anche dei motori di ricerca) delle informazioni giuridiche in linea s'è cercato d'incidere soprattutto mediante la realizzazione di "interfacce amichevoli", generalizzate o personalizzabili in relazione ai c.d. profili d'utente. È opportuno in proposito osservare che al conseguimento di progressi in questo settore nodale dell'informatica documentaria sono risultate funzionali non solo tecniche e metodologie consolidate all'interno della scienza della documentazione e dell'informatica, ma anche gli strumenti più di recente elaborati nell'ambito dell'Intelligenza Artificiale.

Avendo invece riguardo alle varie fasi della complessa procedura con cui l'urente passa dall'individuazione delle informazioni dì suo interesse alla loro diretta fruizione in ordine al perseguimento d'un obiettivo concreto, sembra opportuno richiamare l'attenzione sul fatto che le informazioni giuridiche atte a soddisfare le diverse esigenze di studio e di lavoro del teorico come dell'operatore dei diritto, una volta acquisite mediante l'impiego di sistemi tradizionali di reperimento ovvero col ricorso ai più complessi e sofiscati motori di ricerca disponibili nelle reti telematiche, noe sono - di sdito - immediatamente utilizzabili in ordine alle peculiari necessità elaborative cui dovrebbero corrispondere. Nella maggior parte dei casi, infatti, esse devono prima essere analizzate, commentate, annotate, collegate, coordinate, organizzate e rielaborate secondo percorsi logici alternativi, funzionali, a obiettivi distinti, che sono sovente complementari, ma possono anche risultare antitetici2.

In questo senso, almeno in una prima appprossimazione al problema, può dirsi che tra l'informazione acquisita dai sistemi informativi consultati e quella effettivamente utilizzabile, fruibile nell' attività giuridica in cui, volta a volta, si è concretamente impegnati, intercorre sempre una distanza non irrilevante: tra esse si colloca uno spazio concettuale in cui, se la creativitàPage 157 dell'uomo resta primaria e insostituibile, la macchina è fin d'ora in grado di fornire ne ausilio sicuramente efficace e gradualmente incrementabile. In ogni caso, nel passaggio dall'uno all'altro tipo d'informazione - che si ricorra o meno all'ausilio del computer - la documentazione su cui l'informazione stessa si basa subisce tutta una serie complessa d'analisi ed elaborazioni da cui, per i dati trattati, sicuramente deriva un vero e proprio "valore aggiunto" dì solito d'interesse non solo personale, ma taiora addirittura estesamente fruibile. Nel contesto astratto in cui le considerazioni fin qui esposte si collocano, l'ipotesi specifica della realizzazione - a partire da archivi generali - di bibliografie a stampa o di basi di dati specialistiche (settoriali, mono- o anche pluritematiche) in un certo senso rappresenta soltanto l'esplicitazione e la formalizzazione d'una attività che, comunque e sempre, si configura come ineliminabile e tipica per il lavoro giuridico.

@2. Acquisizione, organizzazione, rappresentazione e gestione della conoscenza giuridica; individuazione delle varie fasi della procedura e configurazione dei corrispondenti programmi informatici di supporto

Col "sistema intelligente integrato" SIAM (Sistema Intelligente Integrare per l'Acquisizione e la Manutenzione dell'informazione giuridica in linea) in corso di sviluppo presso l'Istituto per la documentazione giuridica del CNR, nell'ambito del Progetto di ricerca su "Strumenti e Metodi per lo sviluppo di sistemi informativi avanzati nel diritto (SeM)", ci s'è posto l'obiettivo di realizzare uno strumento di lavoro specificamente concepito per supportare il teorico e l'operatore del diritto in quella complessa attività intellettuale che, partendo dalla strutturazione e organizzazione della documentazione acquisita da archivi elettronici esterni, mediante l'impiego dell'analisi-formale, linguistica e concettuale, trasforma gradualmente, prima i "dati" in "informazioni" e, quindi, le "informazioni" in "conoscenze".

Presupposto fondamentale dell'analisi svolta per la realizzazione del software corrispondente all'obiettivo indicato è la consapevolezza che la "conoscenza" si forma e si viene progressivamente strutturando a partire dall'acquisizione di "dati" all'inizio disaggregati, sempre più spesso estratti da fonti in linea, di carattere generale o specialistico. In primo luogo, pertanto, la novità dell'approccio proposto consiste nell'evidenziazione ed esplicitazione del nesso, non solo logico, ma anche fisico (con riferimento all'architettura del software e all'integrazione dei suoi moduli costitutivi), che dovrebbe sussistere tra le operazioni d'un procedimento unitario in base alPage 158 quale, partendo dalla consultazione d'uno o più sistemi informativi (data-bases eterogenei), si giunge all'estrazione dei dati d'interesse (data mining) e, quindi, passando attraverso una serie definita di fasi intermedie, alla loro organizzazione in forme e contenuti di conoscenza effettivamente fruibili in ordine a obiettivi determinati (knowledge discovery, con conseguente creazione di knowledge bases coordinate e integrate).

Prendendo a riferimento il percorso di lavoro tipico del teorico e dell'operatore del diritto nello svolgimento della sua attività (pratica o di studio), può assumersi che le operazioni- qui di seguito indicate si presentino non solo come compiti specifici del sistema in fase di realizzazione, ma anche come elementi di valenza generale e, quindi, anche come passi costanti della procedura formalizzata corrispondente.

1) Il primo passo della sequenza in esame è costituito dall'acquisizione della documentazione relativa alle diverse tipologie delle fonti giuridiche principali (legislazione, giurisprudenza, dottrina, prassi), con riferimento alla materia o all'argomento d'interesse. Funzionale a questo obiettivo è la consultazione degli archivi giuridici specialistici pertinenti (accessibili in linea, ovvero disponibili su CD-ROM o su supporto cartaceo).

Relativamente a questo punto sono configurabili sistemi esperti che non solo incorporino la conoscenza relativa alla struttura, ai contenuti e alle caratteristiche d'interrogazione dei diversi databases giuridici di più frequente consultazione, ma siano anche incrementalmente personalizzabili mediante l'apprendimento automatico dall'utente (cd. "adattamento al profilo d'utente").

2) immediatamente successiva all'acquisizione della documentazione è l'analisi formale e, quindi la strutturazione e l'organizzazione dei dati precedentemente estratti da archivi in linea, ovvero ricavati da fonti diverse (basi di dati consultagli in Internet, owero registrate su CD-ROM o pubblicate a stampa).

Con riferimento a questa fase della procedura, nell'ambito del Progetto di ricerca SeM è stato svolto il lavoro di progettazione e analisi necessario allo sviluppo dei cd. "Filtri d'importazione", funzionali al caricamento, in un archivio generale di gestione, di dati estratti da fonti esterne. L'analisi ha consentito lo sviluppo d'un apposito programma, atto a riconoscere la struttura formale delle unità documentarie, confrontarle col modello attribuito alia tipologìa corrispondente e quindi valutarne e segnalarne le eventuali difformità.

In considerazione del rilevante interesse pratico e delle molteplice possibilità applicative di questo specifico modulo del sistema complessivo, per il debugging dei software già sviluppato (e quindi anche per la verifica ePage 159 l'integrazione dell'analisi, oltre che in ordine alla sua estensione agli archivi giuridici di maggiore rilevanza e di più frequente consultazione) è stata avviata una collaborazione trasversale con ricercatori appartenenti ad altri gruppi di lavoro» impegnati in attività documentarie connesse alla realizzazione d'archivi giuridici specialistici (settoriali o tematici) o nell'analisi dei modelli formali della produzione normativa (cd. "Legimatica", intesa come applicazione delle tecniche informatiche all'attività di redazione delle leggi) e giurisprudenziale3.

Funzionalmente a questo obiettivo, il lavoro di programmazione è stato orientato a far acquisire al sistema la conoscenza dei modelli formali diPage 160 strutturazione delle unità informative appartenenti alle principali tipologie delle fonti giuridiche; essendo queste numericamente limitate e chiaramente definibili, risulta agevole per il sistema registrarne i modelli e, quindi, configurarli e renderli disponibili all'utente in ordine sia alla strutturazione e gestione "in locale" di dati estratti come files di testo da archivi in linea, sìa all'immissione diretta di documenti ricavati da fonti disponibili solo su supporto cartaceo4.

È opportuno richiamare l'attenzione sul fatto che lo stedio necessario allo sviluppo del software orientato all'analisi formale e...

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