Uno sguardo ai progressi nelle applicazioni informatiche al diritto. Note a margine della Settima Conferenza Internazionale di Intelligenza Artificiale a Diritto

AutoreMarco Gardini
CaricaCollaboratore dell''Istituto dì diritto romano dell''Università degli Studi di Parma
Pagine31-41

Page 31

Ad Oslo dal 14 al 18 giugno 1999 si è svolta la Settima Conferenza Internazionale di Intelligenza Artificiale e Diritto2. La Conferenza viene organizzata con cadenza biennale (la prossima si terrà negli USA) e dalla scorsa edizione è seguita da un workshop sui Sistemi di Supporto per le Decisioni Giudiziali3. L'organizzazione delle due iniziative fa capo a persone diverse e sostanzialmente diversi sono sia i contenuti che i partecipanti.

La Conferenza è sicuramente la principale occasione in cui gli esperti del settore si riuniscono da ogni parte del mondo per presentare e discutere le loro ricerche4. Il fondamentale contributo organizzativo è stato dato, anche quest'anno, dalla International Association for Artiftcial Intelligence and Law che ha trovato la collaborazione del Norwegian Research Center for Computers and Law (NRCCL), del Department of Philosophy dell'Università di Oslo e della Lovdata Foundation. I lavori accettati dal comitato direttivo della conferenza sono stati organizzati in diversi settori tematici e sono stati pubblicati dalla ACM (Association for computing Machinery)5.

Page 32

La prima sessione è stata dedicata al Case-Based Reasoning (CBR), ossia a quel settore dell'informatica che si occupa di studiare o modellare il lavoro dei giuristi basato sull'uso dei precedenti giudiziali. Sono state presentate due ricerche. Karl Branting6 ha proposto un modello formale (narrative grammar) per la trattazione dei dati fattuali, capace di esprimere le sequenze temporali presenti in molti casi giudiziali, per migliorare la trattabilità dei dati raccolti. Stefanie Brünninghaus ha invece esposto gli ultimi sviluppi del progetto da tempo sviluppato insieme a Kevin Ashley7; il suo paper è stato premiato come il migliore ed ha descritto lo studio di un sistema per consentire al computer di aggiornare in via automatica la banca dati di un sistema CBR con nuovo materiale giudiziario.

La seconda sessione aveva come tema la validation (valutazione, verifica). Andrew Stranieri ha presentato una strategia generale di valutazione delle potenzialità dei sistemi intelligenti e ne ha fornito un esempio valutando un sistema operante nell'ambito del diritto di famiglia (Split Up8) elaborato insieme a John Zeleznikow9. Edwina Rissland10 ha presentato uno studio sulla struttura argomentativa dei brevi interventi, per la verità più politici che giuridici, resi alla Camera dei Rappresentanti degli USA in occasione del dibattito sulla procedura di impeachment che ha coinvolto il Presidente Clinton.

La terza sessione, Argumentation, dedicata ai vari aspetti dell'argomentare giuridico, ha visto tre interventi. T.J.M. Bench Capon11 ha messo a confronto due diversi approcci di formalizzazione del ragionamento giuridico; uno fecalizzato sull'uso dei precedenti, l'altro sull'uso di regole ed eccezioni alle regole. Bart Verheij12 ha presentato il sistema ArguMed, che si propone di assistere il giurista nei suoi processiPage 33 argomentativi attraverso rappresentazioni grafiche delie diverse pretese e motivazioni adducibili dalle partì in causa, L'autore sottolinea che il suo sistema intende soltanto prestare "assistenza" al ragionamento degli operatori di diritto e non ha, a differenza di altri, l'ambizione dì costruire percorsi logici sostitutivi del ragionamento umano. H. Jakobovits e D. Vermeir13 hanno presentato un studio di formalizzazione dei dialoghi fra due contendenti, suggerito dall'interesse per un approccio procedurale ai problemi dell'argomentazione giuridica, adottato da diversi ricercatori a partire dal 1994; il formalismo proposto si avvale di dialoghi-tipo ed ha l'impostazione di un gioco condotto da due giocatori.

La quarta sessione è stata dedicata ai Logical Models (modelli di logica formale). John F. Horty14 ha tentato di delineare possibili connessioni fra i modelli ispirati all'uso dei precedenti (e.g. HYPO/CATO di Ashley) e quelli che invece si ispirano alla logica deontica ed alla logica non-monotonica. Laurence Cholvy15 ha proposto, mantenendosi all'interno della logica deontica (SDL, Standard Deontic Logic), un modello fermale capace di misurare la non-contraddittorietà delle disposizioni precettive. Layman E. Allen ha presentato l'applicazione di un particolare tipo di logica deontica, denominato "enriched", ripercorrendo la struttura logica di una particolare regola della procedura civile federale statunitense16. Rafaél Hernandez Marin e Giovanni Sartor17 hanno analizzato alcuni esempi di enunciati precettivi in cui gli aspetti temporali assumono particolare rilevanza (per quanto concerne termini e coedizioni), e ne hanno tentato una rappresentazione computazionale.

La quinta sessione, Applications, ha riguardato l'analisi di alcune applicazioni concrete. Marius J.A, Duker18 ha descritto i problemi relativi all'impiego di un sistema di Supporto Decisionale recentemente introdotto in Olanda ad uso di giudici e pubblici ministeri, Emilia Bellucci19 haPage 34 presentato il prototipo di un sistema di supporto decisionale che dovrebbe operare nell'ambito del diritto di famiglia australiano, John Yearwood20 ha presentato un modello di sistema di supporto decisionale, operante nell'ambito del diritto australiano relativo allo status di rifugiato politico, in cui alle tradizionali capacità di reperimento delle informazioni si aggiungono alcune potenzialità logiche per assistere l'utilizzatore nel mettere a fuoco le proprie pretese e successivamente trasfonderle in un documento.

La sesta e la settima sessione hanno affrontato il tema dell'Information Retrieval, ossia delle tecniche di reperimento delle informazioni, Khalid Al-Kofahi, Brian Grom e Peter Jackson, della casa editrice West Group21, hanno descritto un metodo che dovrebbe aiutare ad estrarre dai precedenti giurisprudenziali i giudìzi di valore espressi dalle corti su altri casi citati come precedenti. Tania C. D'Agostini Bueno ed altri dottorandi della Federai University of Santa Caterina (Brasile) hanno proposto una organizzazione interna delle banche dati che mira a ridurre i tempi di ricerca22. Erich Schweighofer e Dieter Merkl23 hanno presentato uno studio, frutto delle loro ricerche sulle neural networks, per riconoscere in via automatica il significato dei testi memorizzati in un archivio giuridico. Resina Weber24 ha proposto dei criteri di indicizzazione dei casi giuridici per agevolarne il reperimento con tecniche di Intelligenza Artificiale. James Osborn e Leon Sterling25 hanno presentato il sistema JUSTICE, che propone un "etichettamento" dei documenti in linguaggio XML26, per poterli successivamente utilizzare con maggiore precisione. Un gruppo di ricercatori olandesi ha infine chiuso le sessioni dedicate all'infotmation retrieval27 descrivendo un sistema (LIS, Legal Information Server), in corso diPage 35 costruzione, che sì propone non solo di reperire, ma anche di applicare le norme concernenti concrete situazioni proposte dall'utente.

L'ultima sessione dei lavori della conferenza è stata dedicata alle tecniche di ragionamento giuridico. Due ricercatori giapponesi28 hanno presentato un sistema che, ispirandosi al metodo teleologico, dovrebbe aiutare a reperire le regole appropriate da applicare al caso concreto. Yaakov HaCohen Kerner, Uri Schild29 e John Zeleznikow30 hanno esposto i risultati del confronto fra due sistemi (Judge's Àpprentice e SplitUp31), preordinato a valutarne comparativamente le capacità logiche ed esplicative. Karl Branting32 ha infine concluso i lavori della conferenza descrivendo il modello di un sistema per la stesura automatica dei documenti capace di spiegare all'utente le ragioni delle scelte di compilazione ed impostazione del testo, effettuate dal programma.

Al termine della Conferenza, il 18 giugno, è seguito l'International Workshop on Judicial Decision Support Systems (JDSS), tutto incentrato sui Sistemi di Supporto per le Decisioni Giudiziali33. Il principale promotore di questa iniziativa è Cyrus Tata del Centre for Sentencing Research, Law School, Strathclyde University, Glasgow, UK (quest'anno affiancato da Stein Schjolberg34) e le relazioni presentate al Workshop sono in via diPage 36 pubblicazione. Qui se ne da conto molto succintamente seguendo l'ordine degli interventi.

Il primo intervento è stato di Uri Schild, che ha riferito taluni dettagli applicativi del suo sistema, già presentato alla Conferenza sotto un profilo più tecnico-teorico35. Egli ha fornito anche talune informazioni riguardanti il tipo di collaborazione che il suo progetto ha raccolto fra i giudici e i pubblici ministeri israeliani, sottolineando in particolare come all'apparato giudicante premesse un taglio molto pragmatico e poco incline a suggerimenti sociologici o criminologici.

Il filosofo Ralph Henham36 ha svolto una serie di riflessioni sui problemi implicati dall'introduzione di sistemi di supporto decisionale in campo giuridico, che in sostanza hanno messo in discussione l'efficacia dei procedimenti informatici.

Cyrus Tata ha illustrato il sistema realizzato in Scozia presso il Centre for Sentencing Research dell'Università di Strathdyde37. Esso prevede che l'utente (nel caso di specie, l'organp giudicante), sia invitato a fornire alla macchina una serie di informazioni che si rifanno, a sua scelta, o alle categorie tipizzate del codice penale o a categorie empiriche derivate dalla vita quotidiana e ricorrenti nella prassi delle Corti (ad es.: "rubare borsette"). Il sistema fornisce informazioni statistiche su sentenze emanate precedentemente in casi che, sulla base delle informazioni fornite, sono considerati simili. Gli autori del sistema scozzese sottolineano come essi abbiano cercato di organizzare le banche dati in modo flessibile e, soprattutto non rigidamente formale: di qui l'importanza attribuita alla possibilità di accedere alle informazioni archiviate anche attraverso categorie empiriche emerse in via spontanea, nell'esperienza di lavoro, come...

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT