La sfida della costruzione di un sistema giuridico che resista alla prova del tempo nel settore della cooperazione informativa

AutoreTeresa Magno
Pagine287-296
TERESA MAGNO
LA SFIDA DELLA COSTRUZIONE
DI UN SISTEMA GIURIDICO CHE RESISTA
ALLA PROVA DEL TEMPO NEL SETTORE
DELLA COOPERAZIONE INFORMATIVA
L’evoluzione dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia
attraverso la cooperazione tra forze di polizia e tra autorità giudiziarie
La cooperazione tra forze di polizia e tra autorità giudiziarie costituisce lo
strumento principe mediante il quale l’Unione Europea persegue la realizzazione
dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia oggetto del titolo V del Trattato di
Lisbona.
La disciplina del settore contenuta nel Trattato sul Funzionamento dell’U-
nione Europea (TFUE) rappresenta il punto di arrivo di un percorso ventennale1.
Notevoli progressi sono stati compiuti sia nel rafforzamento dello spazio, che
trovò la sua prima consacrazione pattizia nel trattato di Amsterdam, entrato in
vigore il 1° maggio 1999, sia nel potenziamento dello scambio di informazioni
tra le autorità di law enforcement.
L’Accordo concluso a Schengen il 14 giugno 1985 dal gruppo di Stati mem-
bri costituito da Francia, Germania, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi, finaliz-
zato alla graduale eliminazione dei controlli alle frontiere interne, e attuato con
la Convenzione di applicazione sottoscritta il 19 giugno 1990 nella città lussem-
burghese dai medesimi paesi, costituì, nonostante le sue imperfezioni e lacune, il
primo e più importante cantiere di sperimentazione dell’integrazione europea e
gettò le basi per la progressiva realizzazione della libera circolazione delle per-
sone all’interno dei territori degli Stati firmatari.
Questi ultimi focalizzarono contestualmente la loro attenzione sulla sicurezza
dei propri cittadini, come evidenziato dalle disposizioni in materia di coopera-
zione di polizia dettate dalla Convenzione agli artt.39 e ss. e istituirono il Sistema
1 Come ricorda L. SALAZAR, in La costruzione di uno spazio di sicurezza, libertà e giustizia
dopo il Consiglio Europeo di Tampere, Cassazione Penale, 2000, p. 1114, l‘ideazione del concetto
è da attribuirsi al presidente francese Valery Giscard d’Estaing, che nel 1976 si riferì a uno “spazio
giudiziario europeo” in occasione della presentazione da parte della Commissione delle Comunità
Europee al Consiglio delle prime proposte di strumenti penali in materia di contrasto delle frodi
comunitarie e di responsabilità e tutela penale dei funzionari comunitari.

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