La sfida per l'università

AutoreRomano, Aldo
Pagine61-86
3.
LA SFIDA PER L’UNIVERSITÀ
Nel quadro degli elementi richiamati in precedenza, la università
post-fordista sarà parte di una vasta infrastruttura della conoscenza
orientata al cambiamento, che si articola in tutti i luoghi nei quali
fare ed apprendere fanno parte dei medesimi processi.
Per questo motivo l’infrastruttura della conoscenza, tradizional-
mente intesa come baricentrata nei luoghi della Formazione e della
Ricerca, dovrà essere disposta a migrare in tutti i luoghi nei quali si
opera per innovare: nelle istituzioni che governano con politiche in-
novative e ne controllano i risultati; nelle imprese che aspirano a
competere sulla capacità di innovare; nelle Scuole e nelle Università
e nella Ricerca dove formazione e generazione di conoscenze sono
contestuali a processi innovativi.
Le Università, naturali leve strategiche per la creazione di capita-
le intellettuale, attraversano una fase di crisi di identità e di riposi-
zionamento strategico.
Emerge la necessità di approfondire i caratteri della crisi di iden-
tità del sistema universitario rispetto ai nuovi paradigmi emergenti
nella società della conoscenza. Per la verità segnalavamo la crisi di
identità dell’Università già nel 1976, in un saggio1 dedicato alla
politica della ricerca e della formazione dei quadri. Tali crisi di iden-
1 A. R – (1976) – Politica della Ricerca e Formazione dei Quadri – Ri-
vista “Economia e Territorio”
62 COSTRUIRE L’UNIVERSITÀ POST-FORDISTA
tità veniva evidenziata sia rispetto ai cambiamenti esterni identifica-
bili in:
“...
modificazione della struttura, della dinamica e del ritmo di svi-
luppo dei settori industriali ed agricoli
emergenza di nuovi campi di conoscenza
cambiamenti sostanziali nella struttura della forza-lavoro
crescente domanda di istruzione superiore, che tende a trasfor-
marsi in istruzione di massa
...”
sia rispetto ai cambiamenti interni identificabili in:
“...
sviluppo di nuove discipline di insegnamento
organizzazione di insegnamenti interdisciplinari
introduzione di nuove metodologie didattiche, capaci di recupe-
rare i benefici dei mezzi tecnologici e che tengono conto dei
cambiamenti della composizione sociale del corpo studentesco
apertura a nuovi campi di ricerca interdisciplinare e di nuovi pro-
cessi di management
...”
ma anche rispetto alla complessità dei nuovi rapporti con la so-
cietà:
“...
Estensione delle responsabilità nei confronti della società
Diversificazione della preparazione di specialisti altamente qua-
lificati
Aumento del volume e delle diversificazioni delle attività di ri-
cerca da realizzare in collaborazione con organismi esterni
all’università
Ruolo determinante nel guidare e gestire i processi di educazione
permanente
...”.
Oggi, a distanza di oltre 30 anni, la crisi di identità del sistema
universitario è esplosa al punto da doversi rifare ancora a processi di
“creazione” del “nuovo” paralleli e coerenti con processi di “distru-
zione” di quanto di “vecchio” oggi è tuttora basato sui paradigmi
costitutivi dell’università “fordista”.
Siamo abituati a vedere il futuro dell’Università attraverso le len-
ti deformanti del quadro finanziario e delle sue ristrettezze, oppure
dell’accesso e della progressione nelle carriere.

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