'Non c'è sicurezza, senza diritto'. La permanenza dello straniero sul territorio nazionale ed il processo penale

AutoreIrene Scordamaglia
Pagine341-353
IRENE SCORDAMAGLIA
“NON C’È SICUREZZA, SENZA DIRITTO”1.
LA PERMANENZA DELLO STRANIERO
SUL TERRITORIO NAZIONALE
ED IL PROCESSO PENALE
SOMMARIO: – 1. Le condizioni del soggiorno dello straniero sul territorio nazionale. – 2. L’e-
spulsione dello straniero coinvolto nella commissione di reati come condizione atipica
d’improcedibilità. – 3. L’autorizzazione a rientrare in Italia per l’esercizio del diritto di
difesa ex art. 17 d.lgs. 286/1998. – 4. Il permesso di soggiorno per motivi di giustizia di
cui all’art. 11 co. 1 lett. c - bis) d.p.r. 394/1999. – 5. Il permesso di soggiorno per motivi
di protezione sociale ex art. 18 d.lgs. 286/1998. – 6. Il programma speciale di assistenza
per la vittima, anche straniera, del reato di cui agli articoli 600 e 601 c.p.
1. La questione relativa alle condizioni che legittimano il soggiorno dello
straniero sul territorio dello Stato acquisisce una valenza del tutto peculiare
nell’ipotesi in cui questi venga a trovarsi coinvolto in un procedimento o in un
processo penale, venendo la stessa ad intersecarsi con quella relativa all’effettivo
riconoscimento in favore dello straniero dei diritti fondamentali della persona, in
specie quelli all’uguaglianza dinanzi alla legge, alla difesa e ad un giusto pro-
cesso2.
La disciplina vigente dell’immigrazione pare, invero, avere regolamentato la
materia dell’ingresso e della permanenza dello straniero sul territorio dello Stato
avendo di mira, in maniera precipua, l’affermazione dell’interesse dello Stato
alla tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico3.
1 Corte suprema di Israele, sentenza del 30 giugno 2004, H.C.J. 2056/04, in www.court.gov.it
Beit Sourik Villane Council c. The Government of Israel and the Commander of the IDF Forces in
the West Bank, par. 86, in G. TROPEA, Homo sacer? Considerazioni perplesse sulla tutela proces-
suale del migrante, in Diritto amministrativo, 2008, p. 839.
2 G. TUCCI, A. DI MURO, Diritti fondamentali, principio di eguaglianza e riforma della nor-
mativa in materia di immigrazione, in Rivista critica di diritto privato, 2003, p. 179.
3 Infatti, ad esempio, il cittadino extracomunitario espulso per motivi di ordine pubblico e
di sicurezza dello Stato non può beneficiare della norma di favore di cui all’art. 19 d.lgs. 286/1998,
che prevede il divieto di espulsione dello straniero se convivente con parenti in Italia entro il
4°grado, poiché le esigenze di ordine pubblico devono ritenersi prevalenti su quelle dell’unità
familiare. Sul punto A. ALGOSTINO, Lo straniero “sospeso” fra tutela dei diritti fondamentali

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