Sentenza Nº 58434 della Corte Suprema di Cassazione, 28-12-2018

Presiding JudgeFIDELBO GIORGIO
ECLIECLI:IT:CASS:2018:58434PEN
Judgement Number58434
Date28 Dicembre 2018
CourtSesta Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti da
Cioffi Lazzaro, nato a Caserta il 30/12/1962
D'Albenzio Emilia, nata a Caserta il 14/10/1967
avverso l'ordinanza del 07/05/2018 del Tribunale del riesame di Napoli
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Anna Criscuolo;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore
generale luigi Orsi, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;
uditi i difensori, avv. Goffredo Grasso per Cioffi Lazzaro e Saverio Campana per
Cioffi Lazzaro e D'Albenzio Emilia, che hanno concluso per l'accoglimento dei
ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale del riesame di Napoli ha confermato l'ordinanza emessa il 4
aprile 2018 dal G.i.p. del medesimo Tribunale con la quale era stata applicata a
Cioffi Lazzaro la misura custodiale per il reato di partecipazione ad associazione
Penale Sent. Sez. 6 Num. 58434 Anno 2018
Presidente: FIDELBO GIORGIO
Relatore: CRISCUOLO ANNA
Data Udienza: 04/12/2018
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
per delinquere finalizzata all'acquisto, trasporto, commercio e cessione di ingenti
quantitativi di cocaina, contestato al capo A) della rubrica, con le aggravanti
della transnazionalità e di agevolazione dell'attività dell'organizzazione
camorristica Sautto-Ciccarelli, egemone in Caivano, nonché per i reati di cui agli
artt. 12
quinquies
I. 356/92, oggetto del capo L), 648-ter cod. pen., oggetto del
capo O) e 319-321 cod. pen., oggetto del capo P), tutti aggravati dall'art. 7
1.203/91, ed alla D'Albenzio la misura degli arresti domiciliari per i delitti di cui
agli artt. artt. 12
quinquies
I. 356/92, oggetto del capo L), 648-ter cod. pen.,
oggetto del capo M), aggravati dall'art. 7 1.203/91.
La gravità indiziaria è stata desunta dagli esiti delle intercettazioni,
ambientali e telefoniche, dai sequestri di alcune partite di cocaina (17,710 kg di
cocaina il 22 ottobre 2017, kg 7,450 il 25 novembre 2017), dai servizi di
osservazione e controllo, e dalle dichiarazioni dei collaboratori Lollo Andrea e
Montesano Nunzio, appartenenti ad organizzazioni diverse, che in tempi diversi
hanno riferito in modo convergente dell'esistenza dell'associazione, diretta da
Fucito Pasquale, dei rapporti con il clan Ciccarelli, operante in Caivano, della
composizione del gruppo, cui apparteneva anche un brigadiere dei CC, che
forniva informazioni sulle indagini e sulle operazioni di polizia in corso, nonché
delle modalità operative del gruppo, che acquistava ingenti quantitativi di
stupefacente dall'Olanda, ove il Fucito si recava settimanalmente per organizzare
il trasporto in Italia e la successiva distribuzione nel Parco Verde di Caivano.
Il Tribunale ha dato atto dell'attendibilità delle chiamate in reità,
autonome e indipendenti, precise sul ruolo del ricorrente, brigadiere in servizio a
Castello di Cisterna, detto Marcolino, le cui condotte infedeli hanno trovato ampi
riscontri nelle conversazioni intercettate, che documentano i rapporti
confidenziali con il Fucito, gli interventi effettuati in suo favore anche mentre era
in congedo, i suggerimenti dati al Fucito per evitare intercettazioni, le
informazioni riservate fornite sulle indagini in corso e su operazioni di polizia
imminenti, l'omissione di atti di ufficio, la percezione di uno stipendio mensile e
di regali nonché l'aver favorito il reinvestimento di capitali illeciti, vendendo al
Fucito l'attività di ristorazione, intestata alla moglie ed alla figlia, a prezzo doppio
rispetto al valore reale, consentendone la fittizia intestazione al nipote del Fucito.
Il Tribunale ha ritenuto riferibili ai ricorrenti le aggravanti contestate e
sussistenti le esigenze cautelari presunte per legge, desunte dalla gravità e
reiterazione delle condotte.
2. Avverso l'ordinanza hanno proposto ricorso i difensori del Cioffi e della
D'Albenzio.
Nell'interesse del Cioffi l'avv. Campana articola i seguenti motivi:
2
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