Sentenza Nº 57951 della Corte Suprema di Cassazione, 21-12-2018

Presiding JudgeIASILLO ADRIANO
ECLIECLI:IT:CASS:2018:57951PEN
Date21 Dicembre 2018
Judgement Number57951
CourtPrima Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI REGGIO CALABRIA
dalla parte civile P.C. ARIMARE IOLANDA MARIA C/ LAURENDI F. PIÙ 3 nato a
REGGIO CALABRIA il 25/02/1978
nel procedimento a carico di:
LUPPINO FRANCESCO nato a GIOIA TAURO il 07/02/1979
SURACE RAFFAELE nato a SANT'EUFEMIA D'ASPROMONTE il 15/06/1960
LUPPINO FRANCESCO
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nel procedimento a carico di questi ultimi
LAURENDI FRANCESCO nato a SCILLA il 03/09/1991
LUPPINO STEFANO nato a SCILLA il 06/09/1991
CREA FABIO ti.
avverso la
la sentenza del 07/06/2017 della CORTE ASSISE APPELLO di REGGIO
CALABRIA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIACOMO ROCCHI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GIOVANNI DI LEO
che ha concluso chiedendo:
in riferimento all'omicidio, il rigetto dei ricorsi proposti dal P.G. e della parte civile nei
confronti di Crea e Laurendi e il rigetto dei ricorsi di Surace Raffaele, Luppino Stefano,
Penale Sent. Sez. 1 Num. 57951 Anno 2018
Presidente: IASILLO ADRIANO
Relatore: ROCCHI GIACOMO
Data Udienza: 04/10/2018
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
Luppino Francesco; l'accoglimento del motivo proposto da Surace in relazione alle armi
e
cioè con assorbimento del reato di detenzione di arma comune in quello di arma
clandestina; i
n
riferimento al tentato omicidio, l'annullamento senza rinvio della sentenza
impugnata e di quella di primo grado con trasmissione atti al Procuratore della
Repubblica di Locri per la riformulazione del capo di imputazione in quanto fatto
diverso emerso in dibattimento in relazione agli imputati Surace, Laurendi, Luppino
Francesco e Luppino Stefano; l'accoglimento del motivo relativo alla illegittima
disposta perizia tecnica e alla conseguente acquisizione dei vari atti, rigetto nel resto
di tutti i ricorsi.
udito il difensore
E presente l'avvocato CERAVOLO GIULIO del foro di PALMI in difesa della parte civile
ARIMARE IOLANDA MARIA che conclude per l'annullamento con rinvio delle sentenze
impugnate. Deposita conclusioni scritte e nota spese.
E' presente l'avvocato ARANITI GIOVANNA del foro di REGGIO CALABRIA in difesa di
LUPPINO STEFANO che conclude per l'accoglimento dei motivi di ricorso e per
l'inammissibilità del ricorso del P.G.
E' presente l'avvocato TRIPODI ANTONINO del foro di PALMI in difesa di CREA FABIO
che conclude per l'inammissibilità dei ricorsi del P.G. e della parte civile.
E' presente l'avvocato CIANFERONI LUCA del foro di ROMA in difesa di LAURENDI
FRANCESCO, LUPPINO FRANCESCO e SURACE RAFFAELE che conclude per
l'accoglimento dei motivi di ricorso, anche in relazione alla pena da rideterminarsi,
applicando la continuazione tra le due sentenze oggi riunite, ad opera della Corte ai
sensi dell'art. 620 lett. I c.p.p., e per il rigetto del ricorso del P.G..
E' presente l'avvocato ROTUNDO SERGIO del foro di CATANZARO in difesa di LUPPINO
FRANCESCO e SURACE RAFFAELE che conclude per l'accoglimento dei motivi di ricorso
e
per l'inammissibilità dei ricorsi del P.G. e della parte civile.
E' presente l'avvocato ARICO' GIOVANNI del foro di ROMA in difesa di LUPPINO
STEFANO e LUPPINO FRANCESCO che conclude per l'annullamento della sentenza
impugnata e per l'inammissibilità dei ricorsi del P.G. e della parte civile.
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RITENUTO IN FATTO
1.1. La presente sentenza è stata emessa dopo la riunione dei procedimenti
n. 5293/2018 RG, relativo ai ricorsi proposti avverso la sentenza della Corte di
Assise di appello di Reggio Calabria n. 12 del 2017 del 7/6/2017, e n. 7816/18
RG, relativo ai ricorsi proposti avverso la sentenza della Corte di assise di appello
di Reggio Calabria n. 8/2017 del 4/4/2017. Le due sentenze hanno, infatti, ad
oggetto il medesimo fatto storico.
Si premette, quindi, una sintetica ricostruzione della vicenda che ha portato
alle imputazioni giudicate con le due sentenze.
1.2. Secondo la ricostruzione dei giudici di merito (come si vedrà nel
prosieguo, per buona parte non contestata sotto il profilo del succedersi
oggettivo degli avvenimenti e delle condotte), Surace Francesco, che aveva
subito il furto di un vitello ed era convinto che l'autore fosse Princi Bernardo,
aveva organizzato una spedizione punitiva: dopo aver concordato con Princi di
trovarsi presso una casetta dove erano posizionate le apparecchiature delle
telecamere di sorveglianza della proprietà del Princi, per visionare insieme i
filmati, aveva chiesto al genero Luppino Francesco di intervenire subito dopo,
come dimostravano i tabulati telefonici; Luppino Francesco, a sua volta, aveva
coinvolto Luppino Stefano, Laurendi Francesco e Crea Fabio.
Surace era giunto alla proprietà del Princi con la sua autovettura, portando
con sé una pistola (che avrebbe estratto in una fase successiva) ed era entrato
con Princi nella casetta; un minuto dopo, era giunta sul posto l'autovettura con a
bordo Luppino Francesco, Luppino Stefano, Laurendi Francesco e Crea Fabio: i
primi tre si erano subito diretti verso la casetta, mentre Crea era rimasto fuori.
Appena entrato nell'edificio, Surace - secondo il racconto della persona
offesa - aveva rivelato a Princi di non essere interessato a visionare le
registrazioni delle telecamere di sorveglianza, perché lo voleva uccidere; erano
entrati nell'immobile i due Luppino e Laurendi ed era iniziato un pestaggio
violentissimo di Princi da parte di tutti, con Surace che incitava gli altri a
scannare la persona offesa per poi buttarne il cadavere.
Si era affacciata all'ingresso della stanza Arimare Iolanda classe '77, dopo
avere sentito le urla; alla sua vista, Surace l'aveva afferrata per il collo e l'aveva
minacciata con la pistola; la giovane era fuggita in cerca di aiuto.
Secondo il racconto di Princi, quando Surace aveva detto di scannarlo,
Luppino Francesco aveva tirato fuori un coltello e glielo aveva indirizzato alla
gola, ma Princi gli aveva dato un calcio al volto facendolo cadere per terra e si
era dato alla fuga; Surace gli aveva sparato due colpi di pistola, il primo dei quali
aveva colpito lo stipite della porta-finestra dalla quale era uscito mentre il
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