Sentenza Nº 55161 della Corte Suprema di Cassazione, 29-12-2016

Presiding JudgeBIANCHI LUISA
ECLIECLI:IT:CASS:2016:55161PEN
Judgement Number55161
Date29 Dicembre 2016
CourtQuarta Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
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sul ricorso proposto da:
ABATE ANTONIO nato il 08/03/1978 a SALERNO
CAPONE CLAUDIO nato il 12/07/1988 a SALERNO
CIAGLIA EMILIO nato il 01/11/1978 a SALERNO
CORSINI UGO nato il 16/08/1976 a SALERNO
DI GIACOMO ANTONIO nato il 15/01/1960 a CATANIA
RAIA DONATO nato il 01/01/1984 a SALERNO
ROMANO ANIELLO nato il 10/10/1986 a SALERNO
VERDEZZA BERNARDINO nato il 11/05/1988 a TORRE ANNUNZIATA
avverso la sentenza del 19/06/2015 della CORTE APPELLO di SALERNO
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/10/2016, la relazione svolta dal Consigliere
UGO BELLINI
Udito il Procuratore Generale in persona del PIETRO GAETA
che ha concluso per
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Penale Sent. Sez. 4 Num. 55161 Anno 2016
Presidente: BIANCHI LUISA
Relatore: BELLINI UGO
Data Udienza: 04/10/2016
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Salerno con sentenza pronunciata in data 19
Giugno 2015, sull'appello proposto tra l'altro da tutti gli odierni ricorrenti
Abate Antonio, Capone Claudio, Ciaglia Emilio, Corsini Ugo, Di Giacomo
Antonio, Marseglia Paolo Oronzo, Raia Donato, Romano Aniello e Verdezza
Bernardino, dato atto che gli appellanti Corsiní, Ciaglia, Capone, Marseglia,
Di Giacomo e Raia avevano fatto rinuncia ai motivi di gravame ad
eccezione di quelli relativi al trattamento sanzíonatorio, in parziale riforma
della sentenza del GUP del Tribunale di Salerno che li aveva giudicati in
relazione al reato di cui all'art. 74 Dpr 309/90, e a plurimi episodi di
detenzione, fornitura e spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish,
cocaina e canapa indiana, nonché per un fatto di rapina aggravata in
concorso limitatamente al Corsini, e porto di arma in luogo pubblico,
limitatamente al Corsini e al Ciaglia, esclusa nei confronti di Corsini Ugo e
di Ciaglia Emilio la aggravante della recidiva reiterata specifica di cui
all'art.99 comma IV e modificato nei loro confronti il giudizio di
bilanciamento tra circostanze, riconoscendo la prevalenza delle circostanze
attenuanti generiche sulla recidiva semplice già ritenuta, e riconosciuta in
relazione a Di Giacomo Antonio la continuazione tra tutti í reati oggetto del
presente giudizio con quelli giudicati dalla Corte di appello del 15 Luglio
2013, rideterminava le pene nei confronti di Corsini Ugo in anni nove e
mesi quattro di reclusione, nei confronti dì Ciaglia Emilio in anni cinque e
mesi sei di reclusione e nei confronti di Di Giacomo Antonio nella misura di
anni sette di reclusione complessivi, tenuto conto della continuazione con i
fatti separatamente giudicati. Riconosceva a Romano Aniello il beneficio
della sospensione condizionale della pena.
Confermava nel resto la gravata sentenza la quale aveva riconosciuto
colpevoli gli imputati, ad eccezione del Romano, dei reato associativo e di
molte delle specifiche contestazioni relative alle sostanze stupefacenti ed,
esclusa dall'art. 74 Dpr 309/90 l'aggravante del numero delle persone e
della associazione armata, nonché quella dell'ingente quantitativo delle
sostanze trattate, previa derubricazione del ruolo ricoperto dal Marseglia e
dal Ciaglia a quello di meri partecipi, aveva condannato gli altri imputati:
a)Abate Antonio alla pena di anni quattro mesi sette giorni dieci di
reclusione con il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche
prevalenti sulla contestata aggravante comune;
b) Capone Claudio alla pena di mesi nove giorni dieci di reclusione da porsi
in continuazione con una precedente condanna del Tribunale di Salerno,
1
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Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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