Sentenza Nº 54606 della Corte Suprema di Cassazione, 06-12-2018

Presiding JudgeBONITO FRANCESCO MARIA SILVIO
ECLIECLI:IT:CASS:2018:54606PEN
Date06 Dicembre 2018
Judgement Number54606
CourtPrima Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
DI LAURO COSIMO che chiede l'accoglimento dei motivi di ricorso.
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
DI LAURO COSIMO nato il 08/12/1973 a NAPOLI
avverso l'ordinanza del 09/11/2017 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI
sentita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO STANI;
-ledete
-
Mentite le conclusioni del PG ANTONIETTA PICARDI
Il PG chiede il rigetto del ricorso.
Udito il difensore:
E' presente l'avvocato SENESE SAVERIO del foro di NAPOLI in difesa di:
Penale Sent. Sez. 1 Num. 54606 Anno 2018
Presidente: BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO
Relatore: SIANI VINCENZO
Data Udienza: 24/04/2018
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, resa il 9 - 17 novembre 2017, il Tribunale di
Napoli, investito della richiesta di riesame proposta nell'interesse di Cosimo Di
Lauro, ha confermato l'ordinanza con cui il Giudice per le indagini preliminari
dello stesso Tribunale in data 11 ottobre 2017 aveva applicato al ricorrente la
misura cautelare della custodia in carcere per il reato di cui agli artt. 110, 575-
577, nn. 3 e 4, in relazione all'art. 61, n. 1, cod. pen. e 7 d.l. n. 152 del 1991,
relativamente all'omicidio di Mariano Nocera, contestato come commesso in
Napoli, il 2 settembre 2004, in qualità di mandante e in concorso con Claudio
Salierno (deceduto il 28 ottobre 2004) e con altri soggetti in corso di
identificazione (capo A), nonché per il reato di cui agli artt. 61, n. 2, cod. pen.,
10, 12 e 14 legge n. 497 del 1974, 7 di. n. 152 del 1991, in ordine al concorso
nella detenzione e nel porto illegali dell'arma con cui era stato perpetrato
l'omicidio, un revolver calibro 38 Sp1/357 magnum (capo B).
1.1. L'omicidio di Nocera era stato classificato come appartenente alla
categoria degli omicidi di camorra per auto-epurazione e, secondo la
ricostruzione dell'accusa, era indicato come eseguito materialmente da Salierno
nel Bar Caffetteria San Paulo di Via Monterosa di Napoli, poco prima delle ore
20:00 della suddetta data, quando Nocera, entrato nel bar, era stato avvicinato
da una persona di sesso maschile di circa 25/30 anni, indossante una maglietta a
fasce e a volto scoperto, persona che aveva esploso all'indirizzo della vittima
diversi colpi di pistola, sette dei quali andati a segno, cagionandogli ferite che ne
avevano determinato la morte immediata.
Il reato omicidiario contempla fra le circostanze aggravanti quella di avere
agito - gli autori - avvalendosi delle condizioni di cui all'art. 416-bis cod. pen. e
al fine di agevolare le attività dell'associazione criminale comunemente
denominata clan Di Lauro, operante in Napoli, di cui l'indagato faceva parte in
qualità di capo e promotore.
1.2. Valutate le doglianze svolte nell'interesse degli impugnanti il Tribunale
ha - per quanto ancora rileva in questa fase - rigettato l'opposizione
all'acquisizione del verbale di dichiarazioni di Gennaro Notturno; ha altresì
respinto le questioni di invalidità del titolo cautelare a cagione della dedotta
nullità dell'interrogatorio di garanzia.
Quanto alla gravità indiziaria a carico del'indagato, il Tribunale del riesame,
premessa la naturale integrazione dell'ordinanza resa con quella emessa in via
genetica dal G.i.p., ha ritenuto essere stata correttamente desunta dalle
dichiarazioni rese da diversi collaboratori di giustizia, dalla cui analisi - effettuata
con riferimento a ciascuna fonte dichiarativa - emergevano gravi indizi di
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