Sentenza Nº 54535 della Corte Suprema di Cassazione, 22-12-2016

Presiding JudgeCONTI GIOVANNI
ECLIECLI:IT:CASS:2016:54535PEN
Date22 Dicembre 2016
Judgement Number54535
CourtSesta Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti da
1.
Passanisi Luigi, nato a Vizzini il 17/07/1943
2.
Barbagallo Gabriella, nata a Lentini il 12/01/1948
3.
Matacena Amedeo Gennaro Raniero, nato a Catania il 15/09/1963
4.
Politi Martino Antonio, nato a Reggio Calabria il 23/12/1967
5.
Giglio Cesare, nato a Reggio Calabria il 22/08/1938
avverso la sentenza del 31/03/2015 della Corte di appello di Reggio Calabria
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Anna Criscuolo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Mario
Maria Stefano Pinelli, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio per i
capi A) e B) per tutti i ricorrenti e l'inammissibilità nel resto per la Barbagallo;
uditi i difensori, avv. Fabio Lattanzi anche in sostituzione dell'avv. Piero Amara
per Passanisi Luigi e Barbagallo Gabriella, avv. Enzo Caccavari e avv. Giuseppe
Verdirame per Matacena Amedeo Gennaro Raniero, avv. Corrado Politi per Politi
Martino e in sostituzione dell'avv. Aldo Labate per Cesare Giglio, che hanno
Penale Sent. Sez. 6 Num. 54535 Anno 2016
Presidente: CONTI GIOVANNI
Relatore: CRISCUOLO ANNA
Data Udienza: 04/11/2016
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
concluso chiedendo l'accoglimento dei rispettivi ricorsi; in subordine l'avv. Politi
per Politi e Giglio ha chiesto dichiararsi la prescrizione del reato.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Reggio Calabria, in parziale riforma della sentenza
emessa 18 ottobre 2012 dal locale Tribunale nei confronti di Passanisi Luigi-
dichiarato colpevole del reato di cui all'art. 319 ter cod. pen., oggetto del capo a)
dell'imputazione-, di Barbagallo Gabriella - dichiarata colpevole dei reati di cui
agli artt. 48, 61 n. 2, 110 e 615 ter, commi 1, 2 n. 1) e 3) cod. pen., oggetto del
capo c) dell'imputazione e del reato di cui agli artt. 110, 61 n.2 cod. pen. e 12
1.121/81, oggetto del capo d)-, di Matacena Amedeo Gennaro Raniero, Politi
Martino Antonio, Giglio Cesare e Pratticò Giuseppe - dichiarati colpevoli del reato
di cui agli artt. 110-321, in riferimento agli artt. 319 e 319 ter cod. pen., oggetto
del capo b)-, ha assolto il Pratticò dal reato ascrittogli per non aver commesso il
fatto; ha dichiarato non doversi procedere nei confronti di Barbagallo Gabriella
per il reato ascrittole al capo d) perché estinto per intervenuta prescrizione,
rideterminando la pena in 1 anno e 4 mesi di reclusione, e ha confermato nel
resto la sentenza appellata.
I giudici di merito hanno ritenuto provato, sulla scorta delle intercettazioni
telefoniche ed ambientali, degli accertamenti di p.g. nonché della
documentazione acquisita e delle testimonianze assunte, il concorso degli
imputati Matacena, Politi e Giglio nel reato di corruzione in atti giudiziari, ascritto
al Passanisi, per avere quest'ultimo, in qualità di Presidente della Sezione
distaccata del Tar di Reggio Calabria, accettato la promessa della somma di 200
mila euro allo scopo di favorire il Matacena ed il suo gruppo societario nei ricorsi
162/2005 e 946/2005, presentati dalla compagnia di navigazione Amadeus
s.p.a. avverso il provvedimento del 20/12/2014 con il quale l'Ufficio locale
Marittimo di Villa San Giovanni aveva rigettato la richiesta di accosto presso lo
scivolo "0" del porto di Villa San Giovanni ed avverso il decreto del 19/11/2014
con il quale la Prefettura di Roma aveva attestato il rischio di contaminazione
mafiosa nei confronti della società istante.
Richiamata la ricostruzione, contenuta nella sentenza di primo grado, del
complesso iter processuale dei precedenti ricorsi presentati dalla società del
gruppo Matacena avverso il provvedimento di diniego del gennaio 2001
dell'Ufficio marittimo di Villa San Giovanni, la Corte di appello ha dichiarato
inutilizzabili le intercettazioni di conversazioni del 2, 5 e 13 ottobre 2005, in
quanto acquisite nell'ambito di altro procedimento per la ricerca di un latitante,
ma ha ritenuto ugualmente idonee le ulteriori risultanze probatorie acquisite,
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Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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