Sentenza Nº 52513 della Corte Suprema di Cassazione, 21-11-2018

Presiding JudgeTARDIO ANGELA
ECLIECLI:IT:CASS:2018:52513PEN
Date21 Novembre 2018
Judgement Number52513
CourtPrima Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
1)
Lo Russo Carlo,
nato il 22/09/1990;
2)
Lo Russo Mario,
nato il 23/08/1956;
3)
Napello Valerio,
nato il 04/08/1976;
4)
Pompeo Luciano,
nato il 13/07/1985;
Avverso la sentenza emessa il 06/02/2017 dalla Corte di appello di Napoli;
Sentita la relazione fatta dal Consigliere dott. Alessandro Centonze;
Sentite le conclusioni del Procuratore generale, in persona del dott. Roberto
Aniello, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi degli imputati;
Sentita l'avv. Annalisa Senese per i ricorrenti Luciano Pompeo, Carlo Russo
e Valerio Nappello, che ha concluso per l'accoglimento dei ricorsi dei suoi
assistiti;
Penale Sent. Sez. 1 Num. 52513 Anno 2018
Presidente: TARDIO ANGELA
Relatore: CENTONZE ALESSANDRO
Data Udienza: 14/06/2018
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RILEVATO IN FATTO
1.
Con sentenza emessa il 19/11/2015 il G.U.P. del Tribunale di Napoli,
procedendo con rito abbreviato, per quanto di interesse, emetteva le seguenti
statuizioni nei confronti degli imputati Mario Lo Russo, Carlo Lo Russo, Valerio
Nappello e Luciano Pompeo.
L'imputato Mario Lo Russo veniva giudicato colpevole del reato ascrittogli al
capo D (artt. 110 cod. pen., 12, 14 legge 14 ottobre 1974, n. 497, 7 del decreto-
legge 13 maggio 1991, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 12
luglio 1991, n. 203) e - ritenuta la continuazione tra la detenzione e il porto di
una pistola, applicati gli aumenti per la recidiva e la continuazione, disposta la
riduzione per il rito - veniva condannato alla pena di 6 anni e 8 mesi di
reclusione e 1.000,00 euro di multa.
L'imputato Carlo Lo Russo veniva giudicato colpevole del reato ascrittogli al
capo C (artt. 110, 81, 56-575, 577, comma primo, n. 4, in relazione all'art. 61,
n. 1, cod. pen.) e - esclusa la premeditazione, ritenuta l'aggravante dei motivi
abietti e disposta la riduzione per il rito - veniva condannato alla pena di 8 anni
di reclusione.
Gli imputati Valerio Nappello e Luciano Pompeo venivano giudicati colpevoli
del reato loro ascritto allo stesso capo C e - esclusa l'aggravante della
premeditazione, ritenute le attenuanti generiche equivalenti con l'aggravante dei
motivi abietti e disposta la riduzione per il rito - venivano condannati alla pena di
6 anni di reclusione ciascuno.
Tutti gli imputati, infine, venivano condannati alle pene accessorie di legge
e alle spese processuali e di mantenimento durante la custodia cautelare in
carcere.
2.
Con sentenza emessa il 06/02/2017 la Corte di appello di Napoli,
decidendo sulle impugnazioni proposte dagli imputati Mario Lo Russo, Carlo Lo
Russo, Valerio Nappello e Luciano Pompeo, emetteva le seguenti statuizioni
processuali.
L'imputato Mario Lo Russo - in riforma della decisione impugnata e concesse
le attenuanti generiche prevalenti sulla contestata recidiva - veniva condannato
alla pena di 4 anni di reclusione e 600,00 euro di multa.
A tali statuizioni conseguiva la sostituzione della pena accessoria
dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici con quella dell'interdizione per 5 anni
e la revoca dell'interdizione legale durante l'esecuzione della pena e della libertà
vigilata.
2
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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