Sentenza Nº 51844 della Corte Suprema di Cassazione, 05-12-2016

Presiding JudgeCAVALLO ALDO
ECLIECLI:IT:CASS:2016:51844PEN
Judgement Number51844
Date05 Dicembre 2016
CourtPrima Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
ADAMO FERDINANDO N. IL 27/12/1972
CIRELLA RAFFAELE N. IL 02/06/1972
DE LUCA BOSSA ANTONIO N. IL 28/11/1971
MARFELLA GIUSEPPE N. IL 01/06/1964
ROMANO SALVATORE N. IL 13/07/1974
SARNO GIUSEPPE N. IL 25/03/1958
SARNO VINCENZO N. IL 31/05/1970
avverso la sentenza n. 6/2014 CORTE ASSISE APPELLO di NAPOLI,
del 24/03/2015
visti gli atti, la sentenza e il ricorso
udita in PUBBLICA UDIENZA del 31/05/2016 la relazione fatta dal
Consigliere Dott. ANTONIO CAIRO
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott.
che ha concluso per
Udito, per la parte civile, l'Avv
Penale Sent. Sez. 1 Num. 51844 Anno 2016
Presidente: CAVALLO ALDO
Relatore: CAIRO ANTONIO
Data Udienza: 31/05/2016
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
Uditi
il P.M. dott. Massimo Galli, sostituto procuratore generale della Repubblica
presso questa Corte che ha chiesto dichiararsi inammissibili tutti i ricorsi;
i Difensori:
-
nell'interesse di Adamo Ferdinando, avvocato Del Grosso Maria, che si è
riportata ai motivi di ricorso e ne ha chiesto l'accoglimento;
-
nell'interesse di Cirella Raffaele, avvocato Gigliotti Teresa, che si è riportata ai
motivi di ricorso e ne ha chiesto l'accoglimento;
-
nell'interesse di Sarno Vincenzo, avvocato Civita Di Russo sostituita ex art. 102
cod. proc. pen. dall'avvocato Giorgio Colangeli che si è riportata ai motivi di ricorso e
ne ha chiesto l'accoglimento;
RITENUTO IN FATTO
1.La Corte d'Assise di Napoli, con sentenza in data 19-7-2013, per quanto rileva
ai fini del presente giudizio, affermava la pena responsabilità di:
-
De Luca Bossa Antonio per i reati di cui ai capi A, Al ed A2, limitatamente
all'ipotesi del porto d'arma e lo condannava alla pena dell'ergastolo con isolamento
diurno per la durata di mesi tre; lo dichiarava, altresì, colpevole dei delitti ascritti ai
capi B, B1 e B2 e lo condanna alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno per mesi
tre ed applicato il criterio moderatore di cui all'art. 72 cod. pen. determinava la pena
in quella dell'ergastolo con isolamento diurno per mesi sei;
-Marfella Giuseppe e Romano Salvatore che condannava alla pena dell'ergastolo
con isolamento diurno per mesi tre.
Concessa la circostanza attenuante di cui all'ad 8 d.l. 13 maggio 1991, n. 152
conv. con modif. in L. 12 luglio 1991, n. 203 dichiarava colpevoli, altresì, Adamo
Ferdinando e Cirella Raffaele e li condannava alla pena di anni quattordici di reclusione
ciascuno; Sarno Giuseppe, Sarno Pasquale e Sarno Vincenzo alla pena di anni quindici
di reclusione ciascuno.
La Corte d'assise d'appello di Napoli in data 24 marzo 2015:
-
assolveva De Luca Bossa Antonio dai reati ascritti ai capi B, B1 e B2 per non
aver commesso il fatto;
-
riteneva assorbita la circostanza aggravante di cui all'art 61 n. 1 cod. pen. per
i capi A e B in quella di cui all'art 7 d.l. 13 maggio 1991, n. 152 conv. con modif. in L.
12 luglio 1991, n. 203;
-
dichiarava non doversi procedere per il reato di cui al capo B1 per prescrizione;
escludeva l'aumento per la continuazione in relazione al capo A2 già prescritto per
Sarno Giuseppe e Sarno Pasquale;
-
concedeva agli imputati Marfella Giuseppe e Romano Salvatore le circostanze
attenuanti generiche con valutazione di equivalenza rispetto alla recidiva ed alle altre
2
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