Sentenza Nº 51265 della Corte Suprema di Cassazione, 19-12-2019

Presiding JudgeTARDIO ANGELA
ECLIECLI:IT:CASS:2019:51265PEN
Date19 Dicembre 2019
Judgement Number51265
CourtPrima Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
1)
Mantineo Alessio,
nato a Messina il 18/10/1991;
Avverso la sentenza emessa il 09/01/2019 dalla Corte di appello di Messina;
Sentita la relazione del Consigliere don, Alessandro Centonze;
Sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale dott. Luigi Orsi, che
ha chiesto l'inammissibilità del ricorso;
Sentito per il ricorrente l'avv. Salvatore Silvestro, cha ha chiesto
raccoglimento del ricorso;
Penale Sent. Sez. 1 Num. 51265 Anno 2019
Presidente: TARDIO ANGELA
Relatore: CENTONZE ALESSANDRO
Data Udienza: 14/11/2019
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RITENUTO IN FATTO
1.
Con sentenza emessa il 10/01/2018 il Giudice dell'udienza preliminare del
Tribunale di Messina, procedendo con rito abbreviato, giudicava l'imputato
Alessio Mantineo colpevole del reato ascrittogli, ai sensi degli artt. 56, 575, 577,
comma primo,
nn.
3 e 4, cod. pen., condannandolo alla pena di dodici anni di
reclusione.
L'imputato, inoltre, veniva condannato alle pene accessorie di legge e al
pagamento delle spese processuali e di mantenimento durante la custodia in
carcere.
2.
Con sentenza emessa il 09/01/2019 la Corte di appello di Messina,
pronunciandosi sull'impugnazione proposta dall'imputato, in riforma della
decisione impugnata, esclusa la premeditazione, riduceva il trattamento
sanzionatorio applicato ad Alessio Mantineo, irrogandogli la pena di dieci anni di
reclusione.
La sentenza impugnata, nel resto, veniva confermata.
3.
Da entrambe le sentenze, che divergevano nei termini sanzionatori di cui
si è detto, emergeva che l'imputato Alessio Mantineo, nelle prime ore
dell'08/01/2017, tentava di uccidere l'ex fidanzata Ylenia Grazia Bonavera,
cospargendola di liquido infiammabile e provocandole ustioni sparse, che
coprivano il 13 % del corpo della persona offesa, che veniva salvata solo grazie
al suo tempestivo ricovero presso N Policlinico Universitario "G. Martino" di
Messina.
In seguito all'aggressione incendiaria patita per mano dell'imputato la
vittima riportava ustioni di secondo e terzo grado sul fianco destro; ustioni di
secondo grado superficiali sui glutei; ustioni di secondo grado superficiali e
profonde nella parte superiore di entrambe le gambe; ustioni di secondo e terzo
grado sulla caviglia destra; ustioni di secondo grado sulla mano destra; ustioni di
terzo grado sull'area dorsale.
L'aggressione incendiaria si concretizzava nei pressi dell'abitazione dove la
vittima risiedeva, ubicata nel complesso Case Gialle del Villaggio Bordonaro di
Messina, come accertato dal personale della Squadra Mobile della Questura dì
Messina, nel corso dì un sopralluogo eseguito alle ore 6.25 dell'08/01/2017. Nel
corso del sopralluogo, le forze dell'ordine riscontravano i postumi di un incendio
su una rampa di scale dello stabile dove era ubicato l'appartamento della vittima
e, all'interno di esso, nell'ingresso e nella cucina.
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Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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