Sentenza Nº 51219 della Corte Suprema di Cassazione, 19-12-2019

Presiding JudgeLIBERATI GIOVANNI
ECLIECLI:IT:CASS:2019:51219PEN
Date19 Dicembre 2019
Judgement Number51219
CourtTerza Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti da
1.
Buccarello Mario, nato a Castrignano del Capo il 10/11/1960
2.
Colella Michelina Grazia, nata a Patù il 08/09/1964
3.
Maggiore Massimo, nato a Castrignano del Capo il 08/06/1960
4.
Pirelli Fortunato, nato a Castrignano del Capo il 04/12/1956
5.
Russo Massimo, nato a Tricase il 05/10/1980
6.
Ricciardi Lucio, nato a Lecce il 02/05/1968
7.
Pennetta Walter Cosimo, nato a Taurisano il 16/01/1963
avverso la sentenza in data 22/10/2018 della Corte d'appello di Lecce
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Antonio Corbo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto procuratore generale Paolo
Canevelli, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza
impugnata per essere i reati estinti per prescrizione;
udito, per i ricorrenti, l'avvocato Matteo Di Perna, in sostituzione dell'avvocato
Alessandro De Matteis, difensore di fiducia di Ricciardi e Pennetta, e
Penale Sent. Sez. 3 Num. 51219 Anno 2019
Presidente: LIBERATI GIOVANNI
Relatore: CORBO ANTONIO
Data Udienza: 07/11/2019
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
dell'avvocato Giuseppe Fersini, difensore di fiducia di Buccarello, Colella, Pirelli,
Maggiore e Russo, il quale ha concluso chiedendo l'accoglimento dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa in data 22 ottobre 2018, la Corte di appello di
Lecce, in parziale riforma della sentenza emessa dal Tribunale di Lecce, per
quanto di interesse in questa sede, ha: 1) confermato la dichiarazione di penale
responsabilità di Mario Buccarello, Michelina Grazia Colella, Fortunato Pirelli e
Massimo Russo per i reati di cui agli artt. 44, comma 1, lett. c), d.P.R. n. 380 del
2001 e 181, comma 1, d.lgs. n. 42 del 2004; 2) dichiarato la penale
responsabilità per i medesimi reati di Massimo Maggiore, Lucio Ricciardi e Walter
Cosimo Pennetta, assolti in primo grado da tali imputazioni; 3) dichiarato la
penale responsabilità di Mario Buccarello, Michelina Grazia Colella, Massimo
Maggiore e Walter Cosimo Pennetta per il reato di falsità ideologica commessa
dal pubblico ufficiale in certificati o autorizzazioni amministrative; 4) confermato
la pena di sei mesi di arresto e 35.000 euro di ammenda irrogata a Fortunato
Pirelli e Massimo Russo; 5) aumentato la pena nei confronti di Mario Buccarello e
Michelina Grazia Colella, rideterminandola in complessivi sette mesi di
reclusione; 6) inflitto a Massimo Maggiore e Walter Cosimo Pennetta la pena di
sette mesi di reclusione e a Lucio Ricciardi la pena di sette mesi di arresto. A
tutti gli imputati è stato negato il beneficio delle circostanze attenuanti
generiche.
Secondo la sentenza impugnata, Mario Buccarello, Michelina Grazia Colella,
Fortunato Pirelli, Massimo Maggiore, Massimo Russo, Lucio Ricciardi e Walter
Cosimo Pennetta sono concorsi nei reati di cui agli artt. 44, comma 1, lett. c),
d.P.R. n. 380 del 2001 e 181, comma 1, d.lgs. n. 42 del 2004, i primi due quali
comproprietari e committenti dei lavori, il terzo ed il quarto quali progettisti (il
quarto anche come direttore dei lavori), il quinto come titolare dell'impresa
esecutrice dei lavori, il sesto quale responsabile del procedimento e del rilascio
del permesso di costruire n. 46 del 31 marzo 2008, ed il settimo come
responsabile del procedimento e del rilascio del permesso di costruire n. 176 del
29 novembre 2011. Detti reati sarebbero stati commessi, con condotta
perdurante fino al giorno 11 novembre 2013, realizzando, nel Comune di
Castrignano del Capo, in Puglia, su un lotto ubicato in zona di particolare pregio
ambientale dichiarato di notevole interesse pubblico e in area agricola, con indice
di fabbricabilità pari a 0,03 mc/mq, e sul quale sarebbe stato possibile realizzare
una volumetria pari a circa 63,60 mc, una costruzione di volumetria pari a
128,35 mc utilizzando volumetria di altri fondi ubicati in area agricola distanti
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Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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