Sentenza Nº 50505 della Corte Suprema di Cassazione, 07-11-2018

Presiding JudgeMICCOLI GRAZIA
ECLIECLI:IT:CASS:2018:50505PEN
Date07 Novembre 2018
Judgement Number50505
CourtQuinta Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
FERRARO FRANCESCO PAOLO nato a PAGANI il 04/06/1989
avverso la sentenza del 30/03/2017 della CORTE ASSISE APPELLO di SALERNO
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALESSANDRINA TUDINO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PASQUALE FIMIANI
che ha concluso chiedendo
Penale Sent. Sez. 5 Num. 50505 Anno 2018
Presidente: MICCOLI GRAZIA
Relatore: TUDINO ALESSANDRINA
Data Udienza: 13/09/2018
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza impugnata, la Corte d'Assise d'appello di Salerno ha
confermato la decisione della Corte d'Assise in sede del 30 giugno 2016 che
ha affermato la responsabilità penale di Francesco Paolo Ferraro in ordine
all'omicidio preterintenzionale di Dario Ferrara, aggravato dalla
premeditazione e dalla futilità dei motivi, così qualificata l'originaria
imputazione di omicidio volontario, rideterminando le statuizioni accessorie.
2. I fatti oggetto di contestazione riguardano la morte di Dario Ferrara,
sopravvenuta il 28 aprile 2015 in seguito all'aggressione subita dal medesimo
tre giorni prima quando, nel corso di una discussione intercorsa con Francesco
Paolo Ferraro riguardo il preteso pagamento di una partita di stupefacente, il
Ferrara aveva riportato lesioni al capo che ne avevano dapprima determinato
l'immediato ricovero presso il nosocomio di Nocera Inferiore e, in seguito alla
irreversibilità del quadro clinico traumatico, il decesso.
Gli accertamenti medico-legali eseguiti in seguito all'autopsia, avevano
ricondotto il decesso ad un grave trauma cranico fratturativo in regione
parietale sinistra con ematomi collaterali, riconducibile ad una violenta
compressione, impressa con meccanismo dall'esterno verso l'interno e da
sinistra a destra, che aveva determinato la violenta compressione del cervello
contro la superficie ossea controlaterale, con emorragia cerebrale e
pluritraumatismo fratturativo evidenziante due lesioni ovoidali.
Le indagini avevano consentito di accertare come la vittima avesse
avuto un diverbio con Francesco Paolo Ferraro - con il quale era intercorso un
precedente alterco sempre riconducibile alla pretesa di pagamento del debito -
il pomeriggio del 25 aprile 2015 presso un parco cittadino, dove il Ferraro era
giunto a bordo di un ciclomotore, all'esito del quale era caduta in terra e,
immediatamente soccorsa dal medesimo Ferraro, trasportata dagli operatori
del 118 in codice rosso nell'ospedale cittadino.
La disponibilità di un casco da motociclista - dal medesimo Ferraro
consegnato agli inquirenti - e la compatibilità del medesimo con il quadro
lesivo avevano determinato l'elevazione dell'imputazione di omicidio
i
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