Sentenza Nº 50395 della Corte Suprema di Cassazione, 07-11-2018

Presiding JudgeIASILLO ADRIANO
ECLIECLI:IT:CASS:2018:50395PEN
Judgement Number50395
Date07 Novembre 2018
CourtPrima Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti da
1.
D'Aversa Nico, nato a Martina Franca il 09/06/1985
2.
Montanaro Giuseppe, nato a Martina Franca il 17/07/1985
3.
Luprano Andrea, nato a Martina Franca il 15/05/1991
4.
De Vito Fabiana, nata a Putignano il 23/03/1993
5.
Luprano Luigi, nato a Martina Franca il 19/04/1962
avverso la sentenza del 21/12/2016 della Corte di assise di appello di Taranto
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Francesco Centofanti;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Mario
Maria Stefano Pinelli, che ha concluso chiedendo rigettarsi i ricorsi di Montanaro,
Luprano Andrea e Luprano Luigi e dichiararsi inammissibili i ricorsi di D'Aversa e
De Vito;
uditi, per la parte civile Bruno Luca, l'avvocato Francesco Ricci, che ha concluso
chiedendo la conferma della sentenza impugnata, nonché, per la parte civile Cito
Emanuela, l'avvocato Giuseppe Chiarelli, che ha concluso riportandosi alle
conclusioni scritte;
Penale Sent. Sez. 1 Num. 50395 Anno 2018
Presidente: IASILLO ADRIANO
Relatore: CENTOFANTI FRANCESCO
Data Udienza: 28/06/2018
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
udito, per gli imputati D'Aversa e De Vito, l'avvocato Giuseppe Mazza, in
sostituzione dell'avvocato Biagio Leuzzi, che ha concluso riportandosi ai motivi di
ricorso;
udito, per gli imputati Luprano Andrea e Luprano Luigi, l'avvocato Salvatore
Maggio, che ha concluso chiedendo l'accoglimento dei motivi di ricorso;
udito, per l'imputato Montanaro, l'avvocato Angelo Colucci, che ha concluso
chiedendo l'accoglimento dei motivi di ricorso;
'tn
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza 21 luglio 2015 la Corte di Assise di Taranto, per quanto
tuttora di rilievo in questa sede, all'esito del dibattimento giudicava:
-
Nico D'Aversa, Giuseppe Montanaro e Andrea Luprano colpevoli dei delitti
di rapina aggravata, all'interno dell'abitazione di Marianna Brigida e ai suoi
danni, e dell'omicidio della donna, commesso al fine di consumare la rapina e
assicurarsi l'impunità (in Martina Franca, la notte tra il 6 e il 7 maggio 2013, capi
A e B della rubrica);
-
D'Aversa e Montanaro colpevoli di rapina aggravata, avente ad oggetto
una pistola a salve, e di lesione personale grave, alla prima funzionale, ai danni
di Luca Bruno (in Martina Franca, in data 11 maggio 2013, capi C e D), nonché di
furto aggravato di carburante, di proprietà del Comune di Martina Franca (la
notte tra il 14 e il 15 maggio 2013, capo E);
-
D'Aversa, Montanaro e Fabiana Devito colpevoli di tentato furto aggravato
ai danni dei partecipanti ad una manifestazione sportiva (in Martina Franca, il 24
maggio 2013, capo F);
-
D'Aversa, Montanaro, Devito e Andrea Luprano colpevoli di tentato furto
continuato e aggravato, all'interno dell'abitazione di Paolo Fumarola, detto «zio
Paoluccio», zio di Montanaro (in Martina Franca, il 26 e 27 maggio 2013, capo
G);
-
Luigi Luprano colpevole del delitto d'incendio, appiccato in prossimità
dell'abitazione di Angela Zigrino e ad un'autovettura di proprietà di lei (in Martina
Franca, il 19 ottobre 2013, capo H).
2.
Agli imputati, tranne che a Luigi Luprano, erano concesse le attenuanti
generiche, prevalenti rispetto alle aggravanti.
Previo riconoscimento della continuazione, D'Aversa era condannato alla
pena di ventitré anni di reclusione, Montanaro a ventuno anni, Andrea Luprano a
venti anni; Devito ad un anno di reclusione e 400 euro di multa, pene per lei
condizionalmente sospese.
Luigi Luprano era condannato a tre anni di reclusione.
3.
Di seguito la descrizione delle condotte addebitate e l'indicazione degli
elementi di prova apprezzati dalla Corte di primo grado.
Quanto ai fatti sub A) e B), D'Aversa e Andrea Luprano (quest'ultimo
travisato) erano di notte penetrati in casa Brigida, previa effrazione della porta
d'ingresso; sorpresi dalla vittima, l'avevano aggredita, e in particolare Luprano,
3
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT