Sentenza Nº 48878 della Corte Suprema di Cassazione, 25-10-2018

Presiding JudgeSABEONE GERARDO
ECLIECLI:IT:CASS:2018:48878PEN
Date25 Ottobre 2018
Judgement Number48878
CourtQuinta Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
1.
MIRACOLA JUNIO nato a MESSINA il 04/10/1977
2.
SCOTTO GIUSEPPE nato a MESSINA il 15/06/1967
3.
GALLO SENIO nato a MESSINA il 06/07/1978
4.
LA MAZZA CARLO nato a MESSINA il 20/08/1959
5.
SIGNORINO CLAUDIO nato a MESSINA il 14/10/1981
6.
ALLERUZZO FRANCESCO nato a MESSINA il 31/07/1955
7.
DELACQUA LUIGI nato a MESSINA il 08/11/1971
8.
BASILE LUIGI nato a MESSINA il 14/09/1972
avverso la sentenza del 25/11/2016 della CORTE di APPELLO di MESSINA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Elisabetta Maria Morosini;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Antonietta
Picardi, che ha concluso chiedendo l'inammissibilità dei ricorsi;
uditi i difensori, avv. Salvatore Silvestro per Miracola Junio, Scotto Giuseppe, Gallo Senio
e Delacqua Luigi, avv. Giuseppe Abbadessa per Alleruzzo Francesco e Signorino Claudio,
che hanno concluso chiedendo l'accoglimento dei ricorsi.
Penale Sent. Sez. 5 Num. 48878 Anno 2018
Presidente: SABEONE GERARDO
Relatore: MOROSINI ELISABETTA MARIA
Data Udienza: 17/09/2018
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di appello di Messina, per quanto qui
interessa, ha confermato la condanna:
-
di Miracola Junio, Alleruzzo Francesco e Gallo Senio, per il reato di
associazione per delinquere (capo 1), assegnando tuttavia ad Alleruzzo la qualità
di mero partecipe in luogo di quella di organizzatore riconosciutagli in primo grado;
-
dei predetti imputati e di Scotto Giuseppe per alcuni dei furti costituenti i
delitti - scopo del sodalizio, loro rispettivamente ascritti ai capi 2), 3) e 4);
-
di Lamazza Carlo e Signorino Claudio, per una ulteriore associazione
criminosa, dedita alla commissione di furti in autovetture (capo 5), costituita con
la partecipazione anche di Niosi Salvatore, estraneo al presente procedimento,
nonché per la realizzazione di vari reati - scopo (capi da 6 a 21);
-
di Delacqua Luigi per aver concorso con Lamazza nella perpetrazione del
furto di cui al capo 19);
-
di Basile Luigi per aver ceduto, in più occasioni, piccoli quantitativi di
sostanza stupefacente a Lamazza Carlo e Niosi Salvatore (capo 23), nonché per
aver ricevuto da Lamazza Carlo, a fine di profitto, un'autoradio di provenienza
delittuosa (capo 23), fatto ricondotto alla fattispecie attenuata di cui all'art. 648
secondo comma cod. pen..
2.
Avverso la sentenza ricorrono tutti i predetti imputati, per il tramite dei
rispettivi difensori.
3.
Miracola Junio e Scotto Giuseppe, con un unico atto a firma del comune
difensore, articolano tre motivi.
3.1 Con il primo deducono violazione di legge e vizio di motivazione in ordine
alla ritenuta partecipazione al furto di cui al capo 4).
Secondo i ricorrenti la Corte di appello non avrebbe risposto ai motivi di
gravame, ma si sarebbe limitata a recepire acriticamente la sentenza di primo
grado, disattendendo le risultanze probatorie.
La pronuncia di condanna si fonderebbe soltanto sul contenuto di due
intercettazioni telefoniche, dal significato non univoco, peraltro interpretate in
maniera parziale, senza tener conto del tenore complessivo delle conversazioni.
In sostanza non vi sarebbero elementi certi per riferire i colloqui proprio al
furto di cui al capo 4), considerata peraltro la mancata coincidenza tra gli elementi
del fatto - reato e quelli ricavabili della conversazione: utilizzo di una mazza di
venticinque chilogrammi, effettivo valore della merce sottratta.
o
2
q-
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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