Sentenza Nº 47518 della Corte Suprema di Cassazione, 29-11-2013

Presiding JudgeMILO NICOLA
ECLIECLI:IT:CASS:2013:47518PEN
Judgement Number47518
Date29 Novembre 2013
CourtSesta Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
ABBATE GIOVANNI N. IL 15/11/1951
ASPRI BENEDETTO N. IL 25/09/1961
GIORGI DOMENICO N. IL 15/09/1971
avverso la sentenza n. 723/2004 CORTE APPELLO di MESSINA, del
05/12/2012
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/10/2013 la relazione fatta dal
Consigliere Dott. BENEDETTO PATERNO' RADDUSA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Oscar
CEDRANGOLO che ha concluso per l'inammissibilità del ricorso di
Giorgi Domenico; il rigetto degli altri due ricorsi.
Udito, per la parte civile, l'Avv
Uditi i difensori Avv.to DI PIETRO per Abbate che si richiama ai
motivi di ricorso; Avv. VENETO per Giorgi che chiede l'accoglimento
del ricorso; Avv. SILVESTRO e TRACLO' che si richiamano ai ricorsi
per Aspri.
Penale Sent. Sez. 6 Num. 47518 Anno 2013
Presidente: MILO NICOLA
Relatore: PATERNO' RADDUSA BENEDETTO
Data Udienza: 16/10/2013
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
1.
Abbate Giovanni , Aspri Benedetto, Giorgi Domenico , sono stati giudicati ,
insieme a diversi altri coimputati , e ritenuti responsabili dal Gup presso il
Tribunale di Messina ( sentenza del 13 maggio 2002 ) per diverse imputazioni .
Tutti per l'ipotesi associativa di cui all'art 74 Dpr 309/90 ( di cui ai capi 1 e 2 della
rubrica) nonché per alcuni reati fine riconducibili all'egida dell'alt 73 ( l'Abbate il
3, il 4; l'Aspri solo il 4 ; il Giorgi per i capi 3, 4, 4 bis , 5, 12) ; l'Abbate anche per
favoreggiamento ( capo 8) e per il reato di cui all'art 455 cp ( capo 14 ) . IL Gup ,
nel comminare le pene ritenute di giustizia, riconosciute le generiche , riconosceva
la continuazione tra i diversi reati contestati e riscontrati con riferimento alla
posizione dell'Abbate limitatamente ai capi 3 e 4 e , quanto a quella del Giorgi,
solo tra i reati fine ( capi 3, 4, 4 bis , 5, 12).
Interposto appello , la posizione degli odierni ricorrenti veniva stralciata e
separatamente giudicata rispetto a quella degli altri coimputati , molti dei quali
coinvolti nella contestazione associativa, giacchè la richiesta di definizione
patteggiata della pena articolata dai primi ai sensi dell'allora vigente art 599 cpp ,
non veniva accolta. Le ulteriori posizioni diverse da quelle in esame ,
separatamente giudicate, sono state definite nel merito nonché in sede di
legittimità ( con la sentenza nr 7292/06 di questa Corte ).
2.
Con la sentenza di appello , oggetto dell'odierno gravame , la Corte di Appello
di Messina ha confermato il giudizio di responsabilità reso con riferimento ai reati
contestati ex artt 74 e 73 Dpr 309/90 ; ha dichiarato l'intervenuta estinzione per
prescrizione del reato contestato all'Abbate ex art 378 cp ; ha confermato la
responsabilità dello stesso per l'ipotesi di cui all'ad 455 cp, dichiarando
interamente condonata la pena; ha riconosciuto la continuazione tra tutte le
ipotesi in contestazione ascritte ai diversi imputati.
3.
Propongono ricorso per Cassazione l'Abbate Giovanni tramite il fiduciario
avvocato Di Pietro ; l'Aspri Benedetto con due diversi gravami , una a firma
dell'avvocato Traclò , dell'avvocato Silvestro; il Giorgi Domenico mediante il
fiduciario avvocato Veneto.
4.
Ricorso Abbate . Nove i motivi .
4.1
Vilazione di legge ( avuto riguardo agli artt 597 comma III e 442 comma II
cpp ) e vizio di motivazione in punto all'aumento apportato per la continuazione,
superiore a quello dettato in primo grado, e alla mancata riduzione per il rito per
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT