Sentenza Nº 47108 della Corte Suprema di Cassazione, 20-11-2019

• Presiding Judge: PETRUZZELLIS ANNA
• ECLI: ECLI:IT:CASS:2019:47108PEN
• Date: 20 Novembre 2019
• Judgement Number: 47108
• Court: Sesta Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
• Subject Matter: PENALE

SENTENZA

sui ricorsi proposti da:

Bombardino Giuseppe, nato a Pagani il 18/03/1963

Di Rosa Gennaro, nato a Torre del Greco il 01/02/1955

Perfetto Luciana, nata a Pagani il 15/03/1960

Mainardi Emilio, nato ad Angri il 01/07/1962

Mainardi Alberto, nato ad Angri il 02/06/1965

avverso la sentenza del 20/12/2018 della Corte di appello di Salerno

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Antonio Costantini;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Marco Dall'Olio

che ha concluso per l'annullamento con rinvio con rideterminazione della pena

per Di Rosa Gennaro e Bombardino Giuseppe e l'inammissibilità per i restanti

ricorsi;

uditi i difensori: avvocato Maurizio Toscano, difensore di Di Rosa Gennaro, che

si riporta ai motivi di ricorso; avvocato Antonio Boffa, difensore di Bombardino

Giuseppe, che si riporta ai motivi di ricorso;

Penale Sent. Sez. 6 Num. 47108 Anno 2019

Presidente: PETRUZZELLIS ANNA

Relatore: COSTANTINI ANTONIO

Data Udienza: 08/10/2019

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

RITENUTO IN FATTO

1. Bombardino Giuseppe, Di Rosa Gennaro, Perfetto Luciana, Mainardi Emilio

e

Mainardi Alberto ricorrono avverso la sentenza della Corte di appello di Salerno

che, in riforma della decisione del Tribunale di Nocera Inferiore appellata dal P.M.

e

dagli imputati ha dichiarato, per quel che in questa sede rileva:

-

Di Rosa Gennaro colpevole per il delitto di cui al capo S), (artt. 110, 73 e

80 d.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309), esclusa la continuazione, concesse le

attenuanti generiche ritenute equivalenti alla contestata aggravante, alla pena di

anni otto ed euro 26.000 di multa;

-

Bombardini Giuseppe colpevole dei delitti di cui ai capi S) e Z) (art. 629

cod. pen. ed att. 7, d.l. 13 maggio 1991, n. 152, convertito, con modificazioni,

dalla I. 12 luglio 1991, n. 203), riuniti ai sensi dell'art. 81 cod. pen. ed esclusa la

continuazione interna al capo S), concesse le attenuanti generiche ritenute

equivalenti all'aggravante di cui all'art. 7, d.l. cit., alla pena di anni nove di

reclusione ed euro 27.000 di multa.

Ha confermato per il resto l'impugnata sentenza nei confronti di Perfetto

Luciana, già condannata dal Tribunale, previo riconoscimento delle circostanze

attenuanti generiche, alla pena di anni quattro e mesi sei di reclusione in ordine

al delitto di cui all'art. 629 cod. pen. e 7 dl. cit. di cui al capo O), Mainardi Emilio

e

Minardi Alberto, già condannati rispettivamente, previo riconoscimento per

entrambi le circostanze generiche ritenute prevalenti alla contestata aggravante,

alla pena di anni tre e mesi quattro di reclusione ed euro 600 di multa ciascuno

in ordine al delitto di cui agli artt. 110, 629, primo e secondo comma, in

relazione all'art. 628, terzo comma, cod. pen. di cui al capo L).

2.

Bombardino Giuseppe,

ritenuto responsabile di essersi illegalmente

ricevuto, in concorso con Di Rosa Gennaro la quantità di circa tre chilogrammi di

sostanza stupefacente del tipo cocaina, tra il gennaio ed il novembre 2003 (capo

S) e di aver, con minacce evocativ.atdell'appartenenza alla criminalità organizzata

di Angri, minacciato i fratelli D'Andria, titolari di un bar, costringendoli a versare

una somma di euro 1.500 al mese (capo Z), deduce i motivi di seguito indicati.

2.1. Vizi cumulativi di motivazione e violazione di legge in ordine alla

ritenuta responsabilità per i capi S) e Z).

2.1.1. Con rifermento al delitto di illecita detenzione di cocaina di cui capo S)

erronea risulterebbe la ritenuta attendibilità

ex

art. 192, comma 3, cod. proc.

pen. dell'imputato in procedimento connesso Selvino Pietro; non costituirebbero

riscontri esterni individualizzanti la presenza fisica del ricorrente all'interno del

portone di Savarese Augusto e il suo evidenziato stato di agitazione alla vista

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