Sentenza Nº 46401 della Corte Suprema di Cassazione, 21-11-2013

Presiding JudgeGIORDANO UMBERTO
ECLIECLI:IT:CASS:2013:46401PEN
Date21 Novembre 2013
Judgement Number46401
CourtPrima Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI
SALERNO
nei confronti di:
PRESUTTO ELIO N. IL 23/01/1935
DE SIMONE ANTONIO N. IL 01/07/1951
DE ROSA ANTONIO N. IL 03/08/1950
inoltre:
DE ROSA ANTONIO N. IL 03/08/1950
ADELIZZI GIUSEPPE ( RINUNCIANTE ) N. IL 19/09/1966
CAMPIONE ANTONIO N. IL 03/03/1952
CERRONE ANGELO N. IL 13/02/1958
CHIEFFO GIUSEPPE N. IL 06/01/1962
CIARDI DOMENICO N. IL 27/01/1964
D'AMBROSI ANGELO N. IL 17/05/1961
GRECO IORIO ANTONIO N. IL 23/01/1969
LAMBERTI ALFONSO N. IL 08/10/1950
MAIALE MODESTO N. IL 29/05/1960
MAIORANO VITTORIO N. IL 29/03/1950
MATONTI ARCANGELO N. IL 13/08/1947
MESSORI DAMIANO N. IL 05/03/1960
PICENTINO BRUNO N. IL 12/11/1950
PIROZZI ANTONIO N. IL 15/04/1954
ROMANO BENITO N. IL 10/11/1947
ROMANO DOMENICO N. IL 21/12/1963
ROSSI UMBERTO N. IL 15/06/1947
avverso la sentenza n. 1972/2008 CORTE APPELLO di SALERNO, del
30/11/2011
visti gli atti, la sentenza e il ricorso
udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/10/2013 la relazione fatta dal
Consigliere Dott. GIUSEPPE LOCATELLI
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. 5.0"...01Q_ect:oeul.
EoL40".ciol,
Penale Sent. Sez. 1 Num. 46401 Anno 2013
Presidente: GIORDANO UMBERTO
Relatore: LOCATELLI GIUSEPPE
Data Udienza: 25/10/2013
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
che ha concluso per
Al
Lam....)
n
01
0
14K
C
'A(oAry
L,9-4
o
o(in,'
A
/h
' cJ
CHI
Fo
e_
airm:
CffltPiarVe &
Co
eAAA
Udito, per la parte civile,
l'Avv
643^.A
,
PLut-
eadd ,
Uditi difensor Avv.
t'
7
1
2
-emek.e.
i
c(x; htsuk-QtAA.
0
,
(
1
"YY 't-
2
-
MIM
I
A-
nivvesuuuz..,
, 2
6.249Ni Paerec. )
P i i t
.0* TU/e/2a-
) o
I
. é ,
, )99- /
C
) n'A' o vu.do e
PO
A
o
'1k.u.0 f
LPAA'
g.-4
-
3
,
f
t
ck, c ectLjit., ujo
An: (D'vri •
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza del 30.11.2011 la Corte di appello di Salerno, in
parziale riforma della sentenza emessa dal Tribunale di Salerno in data 3
settembre-26 ottobre 2007, nonché della sentenza emessa dal Tribunale
di Salerno il 3 ottobre 2008: 1) dichiarava non doversi procedere nei
confronti di
Presutto Elio
perché, concesse circostanze attenuanti
generiche prevalenti sulle aggravanti contestate ed esclusa la recidiva,
erano estinti per prescrizione il reato ascrittogli con il decreto n.829/95
( delitto associativo previsto dagli artt.81,110 416 e 416 bis cod.pen. per
avere fatto parte della associazione confederativa mafiosa denominata
"Clan Alfieri Galasso" capeggiato da Alfieri Carmine e Galasso Pasquale,
operante nella regione Campania e nella provincia di Salerno, dal 1980
condotta tuttora perdurante) nonché il reato di cui al capo 20 del decreto
n.559/95 del 12.9.1997 (concorso in tentata estorsione aggravata
perché compiva atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere
Esposito Pasquale, titolare della ditta G.M. Italia aggiudicataria
dell'appalto per la fornitura dei pasti presso l'ospedale di Eboli, alla
dazione di una tangente.In Eboli nell'autunno del 1991); 2) assolveva
De
Rosa Antonio
dai reati ascrittigli ai capi 2),3),10), e 24) relativi ad
episodi di concorso in estorsione, per non aver commesso il fatto;
dichiarava non doversi procedere in ordine al reato di cui al capo
1(concorso esterno in associazione di tipo mafioso capeggiata da Maiale
Giovanni) perché estinto per prescrizione; 3) assolveva
De Simone
Antonio
dai reati ascrittigli ai capi 2),3) e 10), relativi ad episodi di
estorsione, per non aver commesso il fatto; dichiarava non doversi
procedere in ordine al capo 1 (concorso esterno nell' associazione di tipo
mafioso capeggiata da Maiale Giovanni) perché estinto per prescrizione;
4) dichiarava non doversi procedere nei confronti di
Adelizzi Giuseppe
in ordine al reato ascrittogli al capo 45 del decreto 13.3.1997 n.
691/1996 perché estinto per intervenuta prescrizione, e rideterminava in
anni 5 mesi 2 di reclusione ed euro 1350 di multa la pena relativa alle
residue imputazioni descritte nel medesimo decreto ai capi 4 ( estorsione
in danno dell'impresario ing. Brancaccio commessa nell'anno 1989),10
(estorsione continuata aggravata in danno dell'imprenditore Ferraro
Giovanni subappaltatore dei lavori pubblici relativi alla realizzazione della
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT