Sentenza Nº 46174 della Corte Suprema di Cassazione, 10-11-2014

Presiding JudgeSQUASSONI CLAUDIA
ECLIECLI:IT:CASS:2014:46174PEN
Judgement Number46174
Date10 Novembre 2014
CourtTerza Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
nel procedimento nei confronti di :
Cosco Giuseppe, n. a Petilia Policastro il 22/09/1964;
Cosco Carlo, n. a Petilia Policastro il 11/07/1970;
Curcio Rosario, n. Petilia Policastro il 29/08/1976;
Plado Renata, n. a Varese il 02/02/1971;
Cosco Vito, n. a Petilia Policastro il 28/05/1969;
udita la relazione svolta dal consigliere Gastone Andreazza;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore
generale G. Izzo, che ha concluso per l'inammissibilità dei ricorsi;
udite le conclusioni dei Difensori di fiducia, Avv. F. M. Guaitoli per Cosco
Giuseppe e Plado Renata, Avv.R. Bava, in sostituzione dell'Avv. S. Staiano per
Curcio Rosario , che hanno concluso riportandosi ai motivi;
RITENUTO IN FATTO
1.
Cosco Giuseppe, Cosco Carlo, Cosco Vito, Curcio Rosario e Plado Renata
hanno proposto ricorso avverso la sentenza della Corte d'Appello di Milano che,
Penale Sent. Sez. 3 Num. 46174 Anno 2014
Presidente: SQUASSONI CLAUDIA
Relatore: ANDREAZZA GASTONE
Data Udienza: 01/10/2014
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
••
p
,
riconosciuta alla Plado la circostanza attenuante di cui all'art. 114 c.p., e
rideterminata nei suoi confronti la pena, ha per il resto confermato la sentenza
del G.u.p. presso il Tribunale di Milano di condanna per i reati di cui agli artt. 73
del d.P.R. n. 309 del 1990, 644 c.p., e 56 e 629 c.p..
2.
Con un unico motivo ha proposto anzitutto ricorso, per il tramite del
Difensore, Cosco Carlo in relazione al reato di cui all'art.644, commi 1 e 5, n.3 e
4 c.p. per violazione di legge penale processuale, e, segnatamente, degli artt.
125 e 192 c.p.p.. In particolare lamenta che i giudici non hanno fornito idonea
motivazione in ordine da un lato alla eccepita insufficienza delle dichiarazioni di
Carlino Maurizio e dall'altro alla sussistenza, in esse, di plurime anomalie,
discrasie ed incoerenze anche logiche; la Corte si è limitata a recepire le
assertive argomentazioni del primo giudice che ha ritenuto dette dichiarazioni
confermate dalle dichiarazioni di Rizzi circa il fatto che ad un prestito ne segue
necessariamente un altro e che i successivi mutuanti gravitavano comunque
nell'orbita della famiglia Cosco. Sennonché tali dichiarazioni di Rizzi hanno
descritto meccanismi usurari di carattere generale senza alcun riferimento a
Cosco, da Rizzi neppure conosciuto. Né è sufficiente il riferimento della sentenza
impugnata anche ad una non ben definita omogeneità di comportamenti che
Cosco avrebbe attuato anche nei confronti di Tuminello, posto che le
dichiarazioni di quest'ultimo non riguardano in alcun modo il ricorrente. Censura
inoltre l'argomentazione secondo cui l'attendibilità di Carlino quanto ai fatti in
materia di stupefacenti significherebbe, per ciò solo, sua credibilità anche in
relazione alle differenti condotte di usura.
3.
Ha proposto ricorso anche Cosco Vito, che, con un primo motivo lamenta
l'erronea applicazione dell'art. 73 del d.P.R. n. 309 del 1990, in particolare con
riferimento al diniego dell'attenuante del comma quinto, non essendo possibile
formulare alcuna valutazione in ordine a qualità e quantità, non essendo stata
individuata materialmente alcuna attività di cessione di stupefacente. Quanto poi
all'elemento dei mezzi e delle modalità della condotta, è emersa una condotta
modesta e completamente rudimentale, indice di un'attività non professionale e
non organizzata. Evidenzia inoltre una palese contraddizione in termini logici
laddove viene affrontato il tema della responsabilità penale in particolare con
riguardo alla prova dell'attività di spaccio dal 2005 al 2008 posto che, secondo la
stessa sentenza, le dichiarazioni di Carlino, che ha riferito che anche nel 2005
Cosco vendeva cocaina, sarebbero solo una conferma dell'attività investigativa
svolta tra il 2009 e il 2010. Contesta inoltre la valutazione della Corte in ordine
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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