Sentenza Nº 45672 della Corte Suprema di Cassazione, 17-11-2015

Presiding JudgePALLA STEFANO
ECLIECLI:IT:CASS:2015:45672PEN
Date17 Novembre 2015
Judgement Number45672
CourtQuinta Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
LUBRINA ANTONIO N. IL 11/09/1958
ROVEDA FRANCO N. IL 23/05/1946
MANIGRASSO GIANNI N. IL 04/11/1966
OSTE' ALBERTO N. IL 11/10/1966
avverso la sentenza n. 3124/2013 CORTE APPELLO di MILANO, del
05/02/2014
visti gli atti, la sentenza e il ricorso
udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/10/2015 la relazione fatta dal
Consigliere Dott. ANGELO CAPUTO
.
.
Penale Sent. Sez. 5 Num. 45672 Anno 2015
Presidente: PALLA STEFANO
Relatore: CAPUTO ANGELO
Data Udienza: 01/10/2015
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte
di cassazione dott. A. Galasso, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi. Uditi
altresì: per la parte civile, l'avv. P. Farinoni, che si è associata alle conclusioni del
P.G., depositando conclusioni e nota spese; per Lubrina l'avv. M. C. A. Boretti,
che ha concluso per l'accoglimento dei motivi di ricorso; per Ostè, l'avv. M.
Lugano, che ha concluso per l'accoglimento dei motivi di ricorso; per Roveda,
l'avv. R. Dell'Atti, in sostituzione dell'avv. A. Misfud, che ha insistito per
l'accoglimento del ricorso; per Manigrasso, l'avv. R. Sforza, in sostituzione
dell'avv. F. Bonoli, che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza deliberata il 06/11/2011, il Tribunale di Milano, per quanto
è qui di interesse, ha dichiarato Lubrina Antonio, Roveda Franco, Manigrasso
Gianni e Osté Alberto colpevoli - Lubrina quale presidente del c.d.a. e consigliere
delegato, Roveda, quale consigliere delegato e capo Ufficio pianificazione e
controllo, Manigrasso quale consigliere delegato e Area Manager per il Centro,
Ostè qual consigliere e capo Uffici servizi nazionali di Servizi on Site s.p.a. (d'ora
in poi, S.O.S.), dichiarata fallita il 21/02/2008 - dei reati di seguito indicati:
- Capo A: fatti di bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione di
somme quantificabili in almeno 617 mila euro circa (Al); fatti di bancarotta
fraudolenta documentale, perché, al fine di procurare a sé e ad altri un ingiusto
profitto e di arrecare pregiudizio ai creditori, occultavano o comunque tenevano i
libri e le altre scritture contabili in modo da non consentire la ricostruzione del
patrimonio e degli affari (A2); causazione del dissesto della società e abusivo
ricorso al credito indicando nel bilancio al 31/12/2005 il valore del patrimonio
netto in 819.693 euro anziché perdite per euro 1.644.168 ed esponendo fatti
materiali non corrispondenti al vero con riferimento a varie voci (A3); causazione
del dissesto attraverso le operazioni dolose
sub
B) (A4).
- Capo B): nelle qualità sopra indicate e in concorso con altri, truffa
pluriaggravata e continuata, per aver promosso un articolato sistema di frode in
danno di Hewlett Packard s.r.l. (d'ora in poi, H.P.) in relazione ai rapporti
contrattuali con la stessa e relativi alla fornitura del sevizio di assistenza ai
clienti, sistema basato sulla fatturazione di prestazioni inesistenti e su molteplici
artifici e raggiri, così inducendo in errore H.P. circa l'effettivo volume delle
prestazioni effettuate da S.O.S. e procurandosi un ingiusto profitto pari ad
almeno 3.988.857 euro.
Applicate a Roveda, Manigrasso e Ostè le circostanze attenuanti generiche
equivalenti alle contestate circostanze aggravanti, gli imputati venivano
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Per continuare a leggere

RICHIEDI UNA PROVA

VLEX uses login cookies to provide you with a better browsing experience. If you click on 'Accept' or continue browsing this site we consider that you accept our cookie policy. ACCEPT