Sentenza Nº 44879 della Corte Suprema di Cassazione, 05-11-2019

Presiding JudgeFIDELBO GIORGIO
ECLIECLI:IT:CASS:2019:44879PEN
Judgement Number44879
Date05 Novembre 2019
CourtSesta Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
1.
Carbone Claudio nato a Roma il 29/10/1957
2.
Tocca Carlo nato a Roma il 18/05/1963
3.
Calì Antonino nato a Roma il 25/10/1953
4.
Paponcini Yari nato ad Ancona il 22/03/1975
5.
Basti Massimiliano nato a Tivoli il 01/01/1973
6.
Fundarò Alessio nato a Roma il 14/11/1976
7.
dammaruconi Claudio nato a Latina il 13/05/1948
8.Portocarrero Maria Soccorro nata in Colombia il 22/12/1971
9. Guevara Zoila Betty nata a Iquitos (Perù) il 27/10/1966
avverso la sentenza del 28/10/2016 della Corte d'Appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Mirella Agliastro;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Mariella De Masellis
che ha concluso chiedendo il rigetto di tutti i ricorsi.
uditi i seguenti difensori:
l'avv. Adolfo Scalfati, in difesa di Paponcini Yari, che si riporta ai motivi e ne chiede
Penale Sent. Sez. 6 Num. 44879 Anno 2019
Presidente: FIDELBO GIORGIO
Relatore: AGLIASTRO MIRELLA
Data Udienza: 14/11/2018
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
l'accoglimento;
l'avv. Giosuè Naso, in difesa di Tocca Carlo e Fundarò Alessio, che insiste per
l'accoglimento dei motivi, con particolare riferimento alla inutilizzabilità delle
intercettazioni telefoniche per gravi violazioni;
l'avv. Eliana Furlan, in difesa di Guevara Zolla Betty, che si riporta ai motivi di ricorso;
l'avv. Vincenzo Assante, in difesa di Ciammaruconi Claudio e Portocarrero Maria
Soccorro, che si riporta ai motivi di ricorso;
l'avv. Sandro D'Aloisi, in difesa di Carbone Claudio, che insiste per l'accoglimento dei
motivi di ricorso;
l'avv. Walter De Agostino, in difesa di Basti Massimiliano, che chiede l'accoglimento dei
motivi di ricorso;
l'avv. Giulio Gasparro, in difesa di Cali Antonino, che insiste per l'accoglimento dei
motivi di ricorso;
l'avv. Giovanni Aricò, in difesa di Carbone Claudio e Cali Antonino, che chiede
l'annullamento senza rinvio per l'esclusione del reato consumato e l'annullamento con
rinvio in accoglimento degli altri motivi di ricorso.
2
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RITENUTO IN FATTO
'1
i.
1. Con sentenza in data 28/10/2016 la Corte di appello di Roma, Seconda
Sezione Penale, in riforma della sentenza del Tribunale di Roma in data
11/6/2015, assolveva gli imputati Portocarrero Maria Soccorro, Basti
Massimiliano, Tocca Carlo, Ciammaruconi Claudio e Carbone Claudio dalla
imputazione di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti di cui al capo f)
perchè il fatto non sussiste. Assolveva gli imputati Blasi Valter e Lombardi
Serafino dal reato di cui al capo e) per non averlo commesso, assolveva gli
imputati Carbone Claudio, Tocca Carlo e D'Alessandro Massimo dal reato loro
ascritto al capo b) perché il fatto non sussiste. Assolveva Paolini Massimo dal
reato a lui ascritto al capo a) per non avere commesso il fatto;
-
riduceva la pena a Portocarrero Maria Soccorro e Ciannmaruconi Claudio
per il residuo reato loro ascritto ad anni dieci di reclusione ed euro 10.000,00 di
multa;
-
riduceva la pena a Carbone Claudio per i residui reati a lui ascritti ad anni
quattordici di reclusione ed euro 27.000,00 di multa;
-
riduceva la pena a Basti Massimiliano per i residui reati a lui ascritti ad
anni undici di reclusione ed euro 27.000,00 di multa;
-
riduceva la pena a Tocca Carlo per i residui reati a lui ascritti ad anni
quattordici e mesi sei di reclusione ed euro 27.500,00 di multa;
-
riduceva la pena a Fundarò Alessio per il reato a lui ascritto ad anni nove
di reclusione ed euro 26.000,00 di multa;
-
riduceva la pena a Can Antonino per il reato a lui ascritto ad anni undici di
reclusione ed euro 26.000,00 di multa;
-
confermava la sentenza impugnata nei confronti degli imputati Paponcini
Yari e Guevara Zoile Betty, già condannati rispettivamente alla pena di anni
quattro di reclusione ed C12.000,00 di multa il primo; di anni sei di reclusione ed
C 26.000,00 di multa, la seconda.
Il giudice dell'udienza preliminare di Roma aveva fondato la decisione di
condanna sullo scenario di sequestri di droga eseguiti:
-
il 10/06/2009 ad Alghero: chilogrammi 259 di sostanza occultati
sull'imbarcazione "Linnet" in relazione al capo a) della rubrica, capo oggi
addebitato al solo Fundarò;
-
il 23/01/2012: chilogrammi 26 di sostanza stupefacente acquistati in Cile a
fini di importazione in Italia attraverso la Spagna, occultati in quattro tavole da
surf in relazione al reato sub c);
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