Sentenza Nº 43371 della Corte Suprema di Cassazione, 23-10-2019

Presiding JudgeRAGO GEPPINO
ECLIECLI:IT:CASS:2019:43371PEN
Judgement Number43371
Date23 Ottobre 2019
CourtSeconda Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia)
Subject MatterPENALE
SENTENZA
sui ricorsi proposti da
SAUCHELLA ANTONIO, nato Benevento il 29.9.1975
CERULO IVAN, nato a Benevento il 20.7.1981
MARI MAURIZIO, nato ad Altavilla Salentina il 19.2.1971
BALDINI FABIO, nato a Boscoreale 1'8.12.1983
GAROFALO PAOLO, nato ad Aversa il 7.1.1977
avverso la sentenza n. 4640/2018, emessa dalla Corte d'Appello di Napoli il
29.5.2018
Visti gli atti, la sentenza e i ricorsi;
Udita nella pubblica udienza del 5.7.2019 la relazione fatta dal Consigliere
Giuseppina Anna Rosaria Pacilli;
Udito il Sostituto Procuratore Generale in persona di Gianluigi Pratola, che ha
concluso chiedendo di rigettare i ricorsi;
Uditi l'avv. Roberto Mariani, difensore di Garofalo Paolo, l'avv. Immacolata
Spina, difensore di Mari Maurizio e in, sostituzione dell'avv. Dimitri Monetti,
difensore di Sauchella Antonio e Cerulo Ivan, nonché l'avv. Alessandro De
Angelis, in sostituzione dell'avv. Angelo Leone, difensore di Baldini Fabio, che
hanno chiesto l'accoglimento dei ricorsi
Penale Sent. Sez. 2 Num. 43371 Anno 2019
Presidente: RAGO GEPPINO
Relatore: PACILLI GIUSEPPINA ANNA ROSARIA
Data Udienza: 05/07/2019
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RITENUTO IN FATTO
La Corte di Appello di Napoli, con sentenza del 28 gennaio 2016 - decidendo
sull'appello proposto, tra gli altri, da Mari Maurizio, Sauchella Antonio, Cerulo
Ivan, Baldini Fabio e Garofalo Paolo avverso la sentenza del giudice per l'udienza
preliminare del Tribunale della stessa città, che il 6 dicembre 2013 li aveva
condannati in sede di giudizio abbreviato per il reato di associazione finalizzata al
traffico di stupefacenti e (ad eccezione che per Garofalo) per numerosi reati fine,
relativi a violazioni dell'art. 73 D.P.R. n. 309/1990 - ha così statuito:
-
per MARI MAURIZIO, esclusa la qualità di promotore, ha ridotto la pena ad
anni 12 di reclusione;
-
per SAUCHELLA ANTONIO, esclusa la qualità di promotore nonché la
circostanza aggravante di cui agli artt. 3 e 4 della L n. 146/2006, concesse le
attenuanti generiche equivalenti alle contestate aggravanti, ha ridotto la pena ad
anni 16 di reclusione;
-
per CERULO IVAN, previa concessione delle attenuanti generiche prevalenti
sulle contestate aggravanti, ha ridotto la pena ad anni 6 e mesi 8 di reclusione;
- per BALDINI FABIO, previa concessione delle attenuanti generiche
equivalenti all'aggravante, ha ridotto la pena ad anni 5 di reclusione ed euro
8.000,00 di multa;
-
per GAROFALO PAOLO ha ridotto la pena ad anni 3 e mesi 4 di reclusione
ed euro 6.000,00 di multa.
Secondo i giudici di merito, l'attività di indagine, finalizzata alla repressione
della criminalità organizzata, operante nel territorio di Torre del Greco, aveva
consentito di scoprire un traffico di stupefacente, gestito da Di Palma Antonio, il
quale, unitamente alla convivente Di Palma Liberata e al cognato Di Palma
Felice, rivendeva cocaina e hashish ad una pluralità di spacciatori di droga; con
alcuni di tali soggetti l'attività era stabile e continuativa, ritenendosi sussistere,
quindi, anche un'associazione ex art. 74 D.P.R. n. 309/1990 tra i Di Palma ed i
loro acquirenti abituali.
Avverso la menzionata pronuncia della Corte d'appello i difensori degli
imputati avevano proposto ricorsi per cassazione e con sentenza n. 575 del 6
aprile 2017 la Suprema Corte di cassazione - per ciò che rileva in questa sede -
ha annullato la sentenza impugnata nei confronti di Sauchella Antonio e rinviato
per nuovo giudizio ad altra sezione della Corte di Appello di Napoli; ha annullato
la sentenza impugnata nei confronti di Cerulo Ivan e Mari Maurizio,
limitatamente alla loro ritenuta partecipazione al reato associativo di cui al capo
A), rinviando per nuovo giudizio sul punto ad altra sezione della Corte di Appello
di Napoli e rigettando nel resto i ricorsi dei predetti imputati. Ha annullato la
sentenza impugnata nei confronti di Baldini Fabio e Garofalo Paolo,
2
Corte di Cassazione - copia non ufficiale

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