Sentenza Nº 40122 della Corte Suprema di Cassazione, 01-10-2019
Presiding Judge | TARDIO ANGELA |
ECLI | ECLI:IT:CASS:2019:40122PEN |
Judgement Number | 40122 |
Date | 01 Ottobre 2019 |
Court | Prima Sezione (Corte Suprema di Cassazione di Italia) |
Subject Matter | PENALE |
SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
BALICE IVAN (RINUNCIANTE) nato a MARINO il 07/01/1974
GAROFALO ILARIA nato a BENEVENTO il 03/05/1982
avverso la sentenza del 06/03/2018 della CORTE APPELLO di ROMA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere FILIPPO CASA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GIUSEPPINA CASELLA
che ha concluso chiedendo
IN
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G-eerreftrete
-
criTERIEnclo che sia dichiarato inammissibile il ricorso di BALICE IVAN per
intervenuta rinuncia e il rigetto del ricorso di GAROFALO ILARIA.
udito il difensore
E presente l'avvocato LUCCONE SINUHE del foro di LATINA in difesa di: GAROFALO
ILARIA il quale conclude chiedendo raccoglimento dei motivi di ricorso.
Penale Sent. Sez. 1 Num. 40122 Anno 2019
Presidente: TARDIO ANGELA
Relatore: CASA FILIPPO
Data Udienza: 16/05/2019
Corte di Cassazione - copia non ufficiale
RITENUTO IN FATTO
1.
Con sentenza resa in data 15.6.2017 in esito a giudizio abbreviato susseguente a
decreto di giudizio immediato, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Rieti
dichiarava BALICE Ivan e MARCHESE Vito responsabili, in concorso tra loro e con altro soggetto
rimasto non identificato, del reato di incendio pluriaggravato e, esclusa per entrambi
l'aggravante di cui all'art. 112, n. 1), cod. pen., applicata a ciascuno la recidiva, condannava
BALICE Ivan alla pena di cinque anni di reclusione e MARCHESE Vito alla pena di cinque anni,
cinque mesi e dieci giorni di reclusione.
Applicava, inoltre, agli imputati le pene accessorie di legge e la misura di sicurezza
dell'assegnazione a una casa di lavoro per due anni; dichiarava, inoltre, i medesimi delinquenti
abituali.
Con la stessa sentenza dichiarava GAROFALO Ilaria responsabile del reato di cui all'art.
378 cod. pen., così qualificato il fatto a lei ascritto, e la condannava alla pena di un anno di
reclusione, con il beneficio della sospensione condizionale.
1.1. Il procedimento traeva origine dall'evento verificatosi nella notte tra 1'11 e il
12.6.2016, quando, all'interno del piazzale di proprietà della Autotrasporti Cantelmi s.r.1., con
sede ubicata in Fiano Romano, loc. Prato Risacco s.n.c., si sviluppò un incendio propagatosi
sino ad attingere ben dieci automezzi, che vennero completamente distrutti, per un danno
patrimoniale stimato in circa euro 800.000,00.
L'attività d'indagine si svolse, dopo l'escussione della persona offesa, mediante l'analisi
del traffico telefonico generato dalle utenze dei soggetti inizialmente monitorati, seguita
dall'acquisizione delle utenze che avevano impegnato la cella irradiante il territorio, teatro
dell'evento criminoso; individuati i soggetti presenti sul territorio in orario compatibile con
quello dell'evento, ancorché residenti in zone molto distanti da Fiano Romano, vennero
sottoposte a intercettazione le relative utenze.
Dall'ascolto delle conversazioni telefoniche ed ambientali intercettate era stato possibile
addivenire alla individuazione di MARCHESE Vito, BALICE Ivan e D'AGOSTINO Emanuela, poi
giudicata separatamente, quali responsabili dell'incendio in questione.
Il tutto risultò avvalorato dal tenore delle dichiarazioni rese da GAROFALO Ilaria (in data
21.11.2016), D'AGOSTINO Emanuela e GALLOTTI Manuel.
Nei confronti della GAROFALO, peraltro, gli elementi di prova acquisiti consentirono di
ritenere dimostrata solo la condotta di favoreggiamento, consistita, in un primo tempo, nel
recarsi a Fiano Romano a bordo della propria autovettura unitamente alla D'AGOSTINO allo
scopo di recuperare i due esecutori materiali del delitto e, nei giorni successivi, nel condizionare
le persone che dovevano essere sentite dalla P.G. (GALLOTTI Manuel, SALVATI Cristina e
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